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Guerra Iran, si alza il livello di allerta. Quali sono i luoghi a rischio in Italia – Il Tempo



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Si alza il livello dell’allerta in Italia, dopo l’attacco statunitense all’Iran e la risposta di Teheran, che ha lanciato missili sulle città israeliane. Sono 29mila i siti sotto massima sorveglianza. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. Occhi puntati sulle basi Usa in Italia e sul Vaticano, dove già dalla mattina di domenica sono state intensificate le misure di sicurezza. A Roma, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha convocato il Comitato analisi strategica antiterrorismo. E ha riunito anche il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, con la partecipazione dei vertici di intelligence e forze di polizia e delle strutture preposte alla cybersicurezza. All’esito del Comitato nazionale, su impulso di Piantedosi, sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo. Durante la riunione del Casa, sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medioriente e dal deterioramento del quadro geopolitico.

 

 

 

 

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Ambasciate, consolati, residenze diplomatiche e sedi rappresentative dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medioriente – in particolare Israele, Iran e Stati Uniti – sono ora sottoposti a misure straordinarie di controllo e protezione. Il livello di allerta era già stato innalzato a metà giugno, in seguito a un vertice al Viminale, ma è stato ulteriormente incrementato dopo l’attacco statunitense a siti nucleari in Iran. A Roma, la Prefettura ha disposto l’intensificazione della vigilanza sugli obiettivi americani e un potenziamento delle misure a tutela dell’ambasciatore Usa. I servizi di intelligence sono stati sensibilizzati in vista degli eventi previsti per la giornata di domenica nella Capitale e in Vaticano, tra cui la seconda giornata del Giubileo dei governanti. Da Aviano a Sigonella, è stata aumentata la sicurezza dei siti militari statunitensi in Italia. A Milano, la Prefettura ha disposto un’ulteriore intensificazione delle misure di sicurezza a tutela degli obiettivi sensibili presenti nel territorio, tra i quali gli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali, con particolare riferimento a quelli degli Stati coinvolti nella crisi internazionale. A Napoli, il prefetto Michele di Bari ha disposto il rafforzamento sulla massima vigilanza degli obiettivi sensibili, delle sedi consolari e dei luoghi più rappresentativi dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medioriente, con l’adozione delle misure di prevenzione e sicurezza già disposte fin dall’inizio della crisi in atto.



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