Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Data Center in Italia in espansione, ma non sottovalutiamo le sfide


In questo articolo, Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management di BCS Consultancy, individua le sfide principali legate all’esponenziale crescita del settore dei data center: sostenibilità, distribuzione geografica e governance. L’esperto spiega che “La vera opportunità non risiede solo nell’attrarre capitali, ma nel costruire un’infrastruttura digitale resiliente, sostenibile e distribuita”.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Buona lettura!

Data center in Italia: un’opportunità strategica tra crescita e sostenibilità. Il commento di BCS Consultancy

Il recente report “ItalIA, le ricadute dell’intelligenza artificiale sull’economia e sui territori”, realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in collaborazione con Microsoft, offre una fotografia illuminante dello sviluppo dei data center in Italia. Il focus è, in particolare, sulla Lombardia che oggi rappresenta il fulcro di questa espansione, ospitando oltre il 40% delle infrastrutture nazionali. Questo dato, lungi dall’essere casuale, riflette il consolidamento di Milano come epicentro dell’innovazione digitale italiana che, grazie a un ecosistema tecnologico e finanziario maturo, è capace di attrarre investimenti significativi.

La portata di questi ultimi – 5 miliardi di euro già registrati nel 2024 e ulteriori 10 miliardi previsti nel biennio 2025-2026 – evidenzia un trend in forte accelerazione che merita un’analisi approfondita. Questi numeri non rappresentano solo un’iniezione di capitale nel settore tecnologico, ma segnalano una trasformazione strutturale dell’economia digitale italiana, con ricadute stimate in 5,8 miliardi di euro di indotto economico e 790 milioni in entrate fiscali.

Particolarmente significativa è la correlazione, prossima al 90%, tra la presenza di data center e la proliferazione di startup innovative in ambito AI. Questo dato suggerisce che stiamo assistendo alla formazione di un ecosistema virtuoso in cui infrastrutture avanzate, competenze specializzate e capitale di rischio si alimentano reciprocamente, creando un circolo virtuoso di innovazione.

Tuttavia, questa crescita esponenziale porta con sé sfide complesse che non possono essere sottovalutate. Il consumo energetico dei data center, già pari al 3% del fabbisogno elettrico totale dell’Unione Europea, è destinato ad aumentare proporzionalmente alla loro diffusione. La sostenibilità ambientale diventa quindi una questione prioritaria, che richiede soluzioni innovative per l’efficienza energetica e l’integrazione con fonti rinnovabili.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Un secondo aspetto critico riguarda la distribuzione geografica di queste infrastrutture. Se Lombardia, Lazio e Veneto concentrano la maggior parte dei data center, regioni come Abruzzo, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta ne sono completamente prive. Questo squilibrio territoriale rischia di accentuare il divario digitale tra diverse aree del Paese, compromettendo l’obiettivo di una trasformazione digitale inclusiva.

La governance rappresenta un terzo elemento cruciale. L’imminente conclusione dell’iter legislativo sull’AI e l’adozione del Libro Bianco “Made in Italy 2030” costituiscono passi importanti, ma sarà fondamentale garantire un quadro normativo che bilanci innovazione e regolamentazione, incentivando gli investimenti senza compromettere sicurezza e privacy.

In conclusione, l’Italia si trova in una posizione privilegiata per capitalizzare questa ondata di investimenti in data center, ma il successo a lungo termine dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide energetiche, territoriali e normative con un approccio strategico e coordinato. La vera opportunità non risiede solo nell’attrarre capitali, ma nel costruire un’infrastruttura digitale resiliente, sostenibile e distribuita che possa fungere da fondamento per la prossima generazione di innovazioni tecnologiche. Solo attraverso una visione integrata che coinvolga istituzioni, imprese e centri di ricerca sarà possibile trasformare questi investimenti in un vantaggio competitivo duraturo per l’intero sistema Paese.

di Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale