Nonostante l’apertura della piattaforma per la presentazione delle domande, il Ministero del Lavoro non ha ancora trasmesso alcuna istanza del Fondo Nuove Competenze 2025 ai Fondi interprofessionali. La conferma ufficiale arriva da For.Te., che smentisce le notizie diffuse negli ultimi giorni. La situazione è bloccata per tutti i Fondi: ecco cosa devono sapere aziende ed enti di formazione.
Il Fondo Nuove Competenze (FNC), lo strumento promosso dal Ministero del Lavoro per sostenere la riqualificazione del personale aziendale, è ancora al centro dell’attenzione. Dopo l’apertura delle domande sulla piattaforma MyANPAL, molte imprese e operatori si aspettavano una rapida presa in carico da parte dei Fondi interprofessionali. Tuttavia, alla data odierna, non è avvenuto alcun trasferimento ufficiale delle istanze. La conferma arriva dal Fondo For.Te., che chiarisce la posizione e smentisce le informazioni errate circolate nei giorni scorsi.
La comunicazione ufficiale di For.Te.
In seguito a numerose richieste di chiarimento, il Fondo For.Te. ha diffuso una nota ufficiale con cui precisa che, fino all’11 giugno 2025, non ha ricevuto nessuna istanza relativa alla terza edizione del Fondo Nuove Competenze.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che dovrebbe trasmettere le domande pervenute tramite MyANPAL ai singoli Fondi, non ha ancora eseguito alcun passaggio tecnico in tal senso. For.Te. sottolinea che questa condizione non riguarda solo il proprio ente, ma è comune a tutti i Fondi.
Nessun Fondo ha ricevuto istanze
Come evidenziato dalla struttura tecnica del Ministero del Lavoro, nessun Fondo interprofessionale – né For.Te. né gli altri attori del sistema – ha ricevuto le domande presentate dalle aziende. Questo implica che nessuna valutazione è possibile e che i tempi di avvio effettivi delle attività formative sono, di fatto, sospesi.
Il messaggio è chiaro: le aziende che hanno caricato le istanze sulla piattaforma non devono aspettarsi risposte a breve, finché non verranno completati i passaggi tecnici necessari.
Le notizie circolate erano errate
Nei giorni scorsi, alcune fonti avevano diffuso informazioni non verificate riguardo l’inizio delle attività o l’approvazione dei progetti. For.Te. prende posizione in maniera netta: tali notizie non corrispondono alla realtà e rischiano di generare confusione tra imprese, enti e consulenti.
Solo i canali ufficiali – Ministero, ANPAL e i singoli Fondi – possono fornire informazioni attendibili e aggiornate sullo stato dell’iter.
Le aziende devono aspettare
Per le imprese che hanno già presentato domanda, non è richiesto alcun intervento. I progetti caricati su MyANPAL restano validi, ma non saranno presi in carico fino a quando il Ministero non li trasmetterà formalmente ai Fondi.
In questa fase, l’unica azione utile è quella di verificare la correttezza della documentazione inserita e prepararsi per eventuali richieste integrative o modifiche quando partirà la fase operativa.
Anche gli enti formativi restano in stand-by
La situazione coinvolge direttamente anche gli enti di formazione accreditati, molti dei quali hanno già predisposto progetti in collaborazione con aziende clienti. Fino alla trasmissione ufficiale delle istanze, però, non è possibile avviare alcuna attività o ottenere autorizzazioni.
Tuttavia, questo periodo può essere sfruttato per:
- Rivedere i contenuti dei percorsi formativi
- Valutare la coerenza degli obiettivi con le finalità del FNC
- Coordinarsi con i referenti aziendali per rafforzare la progettazione
Cosa finanzia il Fondo Nuove Competenze
Ricordiamo che il Fondo Nuove Competenze 2025 consente alle imprese di ottenere un rimborso del costo orario dei lavoratori coinvolti in attività formative, fino a un massimo di 200 ore per dipendente. I percorsi devono essere finalizzati a rafforzare le competenze in risposta ai cambiamenti organizzativi, tecnologici o produttivi.
L’incentivo non copre solo il costo dei corsi, ma anche quello dei salari, consentendo alle imprese di formare il personale senza aggravio economico diretto.
Quando ripartirà la procedura?
Ad oggi non ci sono date ufficiali per la trasmissione delle istanze. For.Te. e gli altri Fondi si sono detti pronti a intervenire non appena riceveranno le domande, ma il nodo resta al livello ministeriale.
L’ipotesi più plausibile è che entro l’estate possano arrivare aggiornamenti, ma molto dipenderà dalle tempistiche tecniche e dalla volontà politica di accelerare l’attuazione.
Nel frattempo, i soggetti interessati devono monitorare costantemente i canali istituzionali per essere pronti a intervenire tempestivamente.
Il rischio dei ritardi
Questo stop tecnico rischia di posticipare l’avvio concreto dei percorsi formativi al secondo semestre dell’anno. Le imprese che contavano su un avvio estivo dovranno rivedere i propri piani.
Per questo motivo, diventa cruciale agire ora, non appena ci saranno aperture operative, per essere tra i primi progetti ad essere valutati.
Consigli dell’esperto
Anche in una fase di blocco apparente, è possibile lavorare in ottica strategica. Le aziende possono preparare:
- Fabbisogni formativi personalizzati
- Mappature delle competenze attuali
- Calendari interni con finestre utili alla formazione
- Piani di coinvolgimento dei lavoratori
Per gli enti, è l’occasione ideale per rafforzare il rapporto con i clienti, offrendo supporto proattivo e contenuti coerenti con le finalità del FNC.
Non appena la situazione si sbloccherà, chi sarà già pronto partirà in vantaggio.
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