-PUBBLIREDAZIONALE-
Quali sono le principali caratteristiche della vostra azienda e come si struttura la sua attività?
IP Gruppo api è attiva dal 1933 nel settore dei carburanti e della mobilità. Con circa 1.600 dipendenti, una rete di oltre 4.500 punti vendita, una capacità annua di raffinazione di circa 10 Mton e una logistica presente in tutto il Paese, è il principale operatore privato del settore e il partner essenziale per la mobilità in Italia. Gestisce l’intero ciclo del downstream petrolifero, dall’approvvigionamento del greggio alla raffinazione, dalla logistica fino alla distribuzione e alla vendita. Opera con un sistema di logistica integrata che copre tutte le principali dorsali del Paese e rifornisce i principali porti e aeroporti italiani. Il Gruppo è impegnato in un percorso di transizione energetica, investendo in soluzioni più sostenibili per la mobilità del futuro.
Come si inserisce l’idrogeno nel vostro business?
L’idrogeno è individuato quale fonte energetica chiave per decarbonizzare l’industria europea e in grado di contribuire, insieme ad altre, a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e la neutralità climatica per il 2050. L’aumento della sua produzione implica la riduzione dell’uso di combustibili fossili nei processi industriali rispondendo alle esigenze dei settori difficili da elettrificare. IP Gruppo api sta lavorando a vario livello allo sviluppo di progettualità industriali basate sulla produzione di idrogeno da elettrolisi dell’acqua alimentata da energia elettrica da fonti rinnovabili.
In questo modo, quindi, l’idrogeno si inserisce nel sistema IP Gruppo api andando a ricoprire un significativo ruolo anche nella decarbonizzazione del trasporto, con l’obiettivo di diventare un player rilevante nella mobilità pesante che è difficile da elettrificare.
IP Gruppo api crede che l’idrogeno rappresenti una leva fondamentale per la competitività e la sostenibilità del settore.
Quale contributo ritenete di poter dare allo sviluppo della filiera dell’H2?
In merito alla filiera dell’H2 la partecipazione italiana ai progetti IPCEI e ai fondi PNRR ha rappresentato un importante stimolo per l’accelerazione di iniziative industriali sull’idrogeno nel territorio nazionale, aiutando gli imprenditori a finalizzare le decisioni di investimento.
Sebbene l’Italia abbia dimostrato di avere le competenze tecniche ed industriali per andare a completare la filiera investendo sugli anelli non previsti dalle linee di finanziamento, si è sofferto forse un tardivo sviluppo della strategia a livello nazionale.
Nonostante quanto sopra evidenziato IP Gruppo api, tramite la partecipazione combinata ai bandi “Hydrogen Valley” su Trecate e il bando HRS sulle stazioni di rifornimento di Piemonte e Lombardia, ha assunto un ruolo di primo piano avviando un’iniziativa che rappresenta per il nord-ovest del paese la creazione di uno dei primi ecosistemi per la produzione e la distribuzione dell’idrogeno.
Quali sono i principali progetti o iniziative di cui vi state occupando in questo momento, in relazione all’idrogeno?
Grazie anche alle risorse messe a disposizione dal PNRR, IP Gruppo api ha avviato nella Raffineria SARPOM di Trecate i lavori per lo sviluppo di una Hydrogen Valley al servizio del Nord Ovest del Paese. Entro il 2026 la Raffineria produrrà idrogeno verde da fonti rinnovabili. Il progetto di produzione di idrogeno prevede la realizzazione di un elettrolizzatore della potenza di 4MW e di due impianti fotovoltaici, nel raggio di circa 500 metri, con una potenza installata totale di picco di 6,7 MW e una produzione annuale stimata di quasi 9.000 MWh/anno di energia rinnovabile. La quantità di idrogeno verde prodotta annualmente con l’energia dei due impianti fotovoltaici è stimata in circa 200 tonnellate mentre la capacità produttiva totale può raggiungere le 600 tonnellate, necessarie per rifornire le aree di servizio IP di Piemonte e Lombardia in corso di conversione agevolando la mobilità sostenibile.
Infatti nel 2024, IP ha ricevuto contributi a fondo perduto per la conversione a idrogeno di due stazioni di servizio tese alla distribuzione a regime di oltre 250 tonnellate all’anno di idrogeno verde per il trasporto.
L’approvvigionamento di idrogeno verde avrà luogo presso la raffineria SARPOM di Trecate, attraverso la sinergia con le infrastrutture in corso di realizzazione per la Hydrogen Valley destinata alla decarbonizzazione della raffinazione.
La distribuzione dell’idrogeno rinnovabile avverrà in un territorio ad alta presenza di imprese e trasporto pesante: nel raggio di 30 km sono presenti importanti assi di trasporto stradale europei, 25 imprese “Hard to Abate”, 10 piattaforme logistiche e l’aeroporto di Malpensa.
Un ulteriore progetto sviluppato dal Gruppo è stato autorizzato dalle amministrazioni competenti e riguarda la produzione di idrogeno verde da fotovoltaico presso il sito di Falconara Marittima. Infine, una iniziativa del tutto analoga è in corso di sviluppo anche presso il polo logistico di Roma.
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