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Bonus impianti climatizzazione 2025: come funziona, domanda


Nel 2025 è possibile chiedere il bonus per gli impianti di climatizzazione.

Dopo lo stop al bonus caldaia, l’agevolazione può essere richiesta per pompe di calore elettriche o a gas ad assorbimento, sistemi ibridi fabbricati appositamente (pompa di calore + caldaia) e caldaie a biomassa.

L‘incentivo può essere richiesto nel 2025 nell’ambito degli interventi ammessi all’Ecobonus oppure tramite il bonus ristrutturazioni o Superbonus.

Vediamo come funziona, quanto spetta con il bonus e come ottenerlo.

COME FUNZIONA IL BONUS PER GLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE NEL 2025

Come chiarito dalla circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 19 giugno 2025, il bonus per gli impianti di climatizzazione può essere richiesto nell’ambito dell’Ecobonus oppure del bonus ristrutturazione o del Superbonus.

In pratica, chi acquista un nuovo impianto di climatizzazione, tra quelli ammessi, può:

  • richiedere una detrazione del 65% delle spese grazie al Superbonus, ma solo se la sostituzione o l’installazione del climatizzatore viene fatta insieme a un intervento trainante che prevede un miglioramento di due classi energetiche dell’edificio oggetto di riqualificazione;

  • richiedere una detrazione dal 36% al 50% grazie all’Ecobonus, ma solo per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus e se il nuovo impianto serve a migliorare l’efficienza energetica della casa;

  • richiedere il bonus ristrutturazione, ovvero una detrazione al 50% dei costi sostenuti se i lavori riguardano le prime case, che scende al 36% per le seconde case, se l’acquisto e l’installazione del climatizzatore fanno parte di un progetto più ampio di ristrutturazione dell’abitazione, come manutenzioni straordinarie, restauri o risanamenti conservativi.

La scelta tra l’una o l’altra dipende dalle caratteristiche specifiche dell’intervento che si intende realizzare.

COSA È CAMBIATO, NOVITÀ 2025

Il bonus per gli impianti di climatizzazione sostituisce il bonus caldaia dopo lo stop. Con la Direttiva Case Green, infatti, dal 1° gennaio 2025 sono cambiate in modo sostanziale le regole per richiedere le agevolazioni spettanti per l’acquisto e/o installazione degli impianti climatizzazione.

Con importanti novità introdotte dalla Legge di bilancio 2025 e chiarite nella circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate, queste modifiche rispondono agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni, sulla prestazione energetica degli edifici, che vietano agli Stati membri di concedere incentivi per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.

Per questo motivo, fino al 2027 sono escluse dagli incentivi fiscali tutte le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili. In altre parole, interventi come l’installazione di caldaie a condensazione a gas naturale non potranno più beneficiare né dell’Ecobonus, né del bonus ristrutturazione, né tanto meno del bonus mobili o del Superbonus.

INTERVENTI AMMESSI

Tra gli interventi ammessi, per cui si può richiedere il bonus, rientrano le spese per l’acquisto e l’installazione di:

  • pompe di calore elettriche, in quanto non considerate caldaie uniche e altamente efficienti;

  • pompe di calore ad assorbimento a gas, che funzionano con un ciclo diverso dalle caldaie e utilizzano un’energia con un elevato grado di rinnovabilità;

  • sistemi ibridi fabbricati appositamente (pompa di calore + caldaia), se usati come soluzione di transizione;

  • sistemi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, se assemblati in fabbrica e pensati per funzionare in abbinamento.

  • caldaie a biomassa, poiché soggette a un regolamento specifico sull’etichettatura energetica, che le colloca nelle classi di efficienza più elevate;

  • microcogeneratori, anche se alimentati da combustibili fossili;

INTERVENTI ESCLUSI

Sono stati esclusi dall’agevolazione:

  • le caldaie a condensazione alimentate a gas, gasolio o altre fonti fossili;

  • i generatori d’aria calda a condensazione alimentati a combustibili fossili.

Secondo la direttiva europea Direttiva Case Green:

  • un impianto è considerato “caldaia unica alimentata a combustibili fossili” se brucia fonti non rinnovabili come gas, petrolio o carbone, e se non è combinato con un altro generatore a energia rinnovabile che fornisca una quota significativa dell’energia prodotta;

  • se la rete del gas locale trasporta prevalentemente gas naturale, le caldaie a gas sono considerate alimentate a fossili e quindi non incentivabili.

Inoltre, come chiarito dalla circolare n. 8/E le spese sostenute dal 1° gennaio 2025 per interventi di sostituzione con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili non potranno più essere portate in detrazione, né con Ecobonus, né con il bonus per il recupero edilizio, né con il Superbonus.

Tuttavia, se le spese sono state sostenute fino al 31 dicembre 2024, restano ammesse agli incentivi anche se i lavori si concludono dopo il 1° gennaio 2025.

Per esempio, per il Superbonus, se entro il 31 dicembre 2024 è stata presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o l’istanza per il titolo abilitativo, l’intervento di sostituzione può ancora essere considerato valido ai fini del miglioramento delle classi energetiche richieste dal Superbonus, anche se la sostituzione avviene nel 2025.

COME RICHIEDERE IL BONUS PER GLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

Per richiedere il bonus per gli impianti di climatizzazione ammessi, nel 2025,

  • effettuare i pagamenti con bonifico parlante, indicando causale, codice fiscale del beneficiario e partita IVA o codice fiscale del fornitore;

  • conservare la documentazione tecnica, come fatture, schede prodotto e attestazioni di prestazione energetica;

  • trasmettere all’ENEA i dati dell’intervento entro 90 giorni dalla fine dei lavori, accedendo a questa sezione del sito.

A questo punto, è possibile indicare la detrazione nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui sono state sostenute le spese. Quindi, non è necessario fare una vera e propria domanda, poiché la misura potrà essere fruita semplicemente  con la presentazione del modello 730 o del 730 precompilato.

GUIDA AI BONUS EDILIZI

Per approfondire l’argomento, vi consigliamo di consultare la nostra guida sui bonus edilizi che si possono richiedere nel 2025. Mettiamo a vostra disposizione anche l’elenco aggiornato dei bonus casa attivi.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere poi l’articolo sui nuovi bonus edilizi per le case green nel 2025 e la guida ai bonus prima casa.

Mettiamo a vostra disposizione anche la guida ai bonus casa.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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