Oltre nove milioni per sostenere la produzione cinematografica e audiovisiva a Roma e nel Lazio. La commissione regionale Cultura ha dato il via libera al Piano 2025, con un impegno totale di risorse pari a nove milioni e 117.800 euro.
Una cifra inferiore rispetto all’anno scorso, quando per gli interventi in materia di cinema e audiovisivo furono stanziati 10.6 milioni.
Da qui le polemiche dell’opposizione, con la consigliera Pd, Eleonora Mattia, che denuncia: “Il piano prevede una riduzione di un milione in meno e 850mila euro complessivi non spesi, perché la Regione non ha fatto ancora partire gli avvisi pubblici”.
Tutti gli interventi nel dettaglio
Degli oltre nove milioni messi in campo per il piano, tre milioni di euro sono stati destinati alla partecipazione della Regione alla Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio, mentre altri tre milioni e mezzo andranno agli avvisi pubblici per la produzione cinematografica e audiovisiva.
E poi: 829mila euro saranno destinati al sostegno di progetti, come festival, rassegne e premi che promuovano la diffusione del cinema e del patrimonio audiovisivo. Si prevede, in particolare, la realizzazione di avvisi pubblici con contributi a fondo perduto di progetti rivolti alla realizzazione di attività culturali.
Altri 793mila euro saranno impiegati per la partecipazione della Regione Lazio alla Fondazione Cinema per Roma; 500mila euro per il sostegno alla distribuzione cinematografica e audiovisiva e alla promozione dell’esercizio cinematografico; e altri 200mila euro per l’avviso pubblico per il sostegno alla scrittura di sceneggiature.
Infine, 170.800 euro finanzieranno prestazioni specialistiche e professionali per la gestione integrata delle iniziative e degli avvisi pubblici in materia di cinema e audiovisivo e altri 125mila le azioni di promozione e comunicazione.
Il Pd: “Manca una visione del cinema”
Il piano ha incassato il via libera della commissione Cultura e tornerà ora in giunta per l’approvazione definitiva. Le critiche più dure sono arrivate dalla consigliera dem Mattia: “Manca una visione del cinema che stimoli la partecipazione dal basso delle persone, che dovrebbero essere i suoi primi fruitori e sostenitori – è l’attacco -. Ad esempio, trasformando le sale cinematografiche nei cosiddetti ‘terzi luoghi’, come veri e propri hub culturali in grado di creare aggregazione con spazi per attività teatrali, musicali, artistiche, piccolo commercio e sale letture. Per questo ho proposto di destinare più fondi per sale cinematografiche, festival e rassegne sui territori, oltre che per la post produzione, dalla formazione dei lavoratori per l’uso dell’Intelligenza Artificiale all’accessibilità per i disabili”.
Osservazioni che sono state tutte bocciate dalla maggioranza: “Il dato più scandaloso – è la denuncia di Mattia – è la bocciatura dell’emendamento che stanziava i fondi per rendere accessibili le opere cinematografiche e audio visive anche alle persone con disabilità, mediante sottotitolazione e audiodescrizione, e che era già stato approvato dal Consiglio regionale all’interno del Documento programmatico triennale 2024-2026. Un atto irresponsabile che interviene retroattivamente su una decisione già votata dall’assemblea regionale”.
Dalla maggioranza, invece, il presidente della commissione Cultura, Luciano Crea, ha assicurato “una conduzione imparziale che rispetta le opinioni di tutti”. Mentre da FdI, Laura corrotti ha sottolineato “l’esigenza di ridurre gli sprechi, come si sta facendo anche a livello nazionale, rispetto ai finanziamenti a pioggia per produzioni che spesso non venivano proprio realizzate”.
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