La Camera di Commercio delle Marche ha stanziato un milione di euro in voucher per sostenere la trasformazione digitale e verde delle piccole e medie imprese. Questa mossa, attesa da lungo tempo negli ambienti economici regionali, punta a favorire investimenti in tecnologia e sostenibilità, cruciali per rilanciare le attività produttive in una regione con forti esigenze di aggiornamento digitale.
Caratteristiche dei voucher e destinatari
La nuova misura prevede un contributo a fondo perduto che copre fino al 70% delle spese ammissibili per micro e piccole imprese, con un tetto massimo di 7.000 euro. Per le medie imprese il sostegno scende al 50%, con limite a 5.000 euro, e sono ammesse domande per progetti dal valore minimo di 3.000 euro. Ogni azienda avrà diritto a una sola richiesta di voucher, ma potrà presentare iniziative che spaziano dalla robotica collaborativa all’interfaccia uomo-macchina, fino alla manifattura additiva e prototipazione rapida.
Settori chiave per la modernizzazione
Questi settori, fondamentali per modernizzare la produzione, sono al centro di una strategia che mira a colmare il gap digitale delle pmi marchigiane, spesso penalizzate da investimenti ridotti in innovazione tecnologica. Questo strumento, sviluppato dal servizio Punto Impresa Digitale , si inserisce nel filone di politiche già attive, e punta a catalizzare risorse private con un impulso pubblico mirato.
Le azioni precedenti e iniziative formative sul territorio
Il servizio Punto Impresa Digitale ha già registrato numeri importanti: sono state svolte 756 attività di valutazione, 180 assistenze personalizzate dai digital promoter, e promosso 96 iniziative di sensibilizzazione, formazione e diffusione di best practice aziendali. A questo si aggiungono laboratori realizzati con l’università politecnica delle Marche, che hanno coinvolto oltre 5.400 partecipanti.
Ampliamento delle iniziative
Le azioni si sono allargate anche all’orientamento professionale, con 320 interventi mirati, e alla distribuzione di voucher digitali per un valore di 1,7 milioni a favore di 347 imprese. Il Pid ha inoltre raggiunto oltre 7.000 aziende con i propri servizi, offrendo occasioni di aggiornamento e supporto continuo. Sul fronte ecologico, i voucher per la transizione green nel 2024 hanno toccato quota 880.000 euro, assegnati a 155 imprese in particolare per iniziative di economia circolare e efficientamento energetico, con 782 persone coinvolte in corsi e seminari.
Criticità e punti di forza dell’innovazione nelle marche
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Innovazione dell’università politecnica delle Marche, la spesa in ricerca e sviluppo nelle micro e piccole imprese della regione rimane bassa. Essa pesa sull’economia locale per l’1% del Pil, contro una media nazionale dell’1,5%. Anche la brevettazione segna un andamento stagnante, a differenza del trend nazionale che registra una crescita costante.
Mancanza di personale specializzato
La situazione si complica per la scarsa presenza di personale altamente qualificato nell’ambito digitale nelle aziende marchigiane, una debolezza che limita la capacità di innovare. Nonostante questo, sono stati segnalati miglioramenti nella qualità di prodotti e processi, che spesso nascono da collaborazioni con clienti e fornitori. Le firme marchigiane si distinguono per buone performance in registrazione marchi e nella protezione design, elementi che rafforzano la competitività.
Sostenibilità e divari nella digitalizzazione delle pmi
I dati sulla sostenibilità mettono in luce risultati positivi per la regione, che supera la media nazionale negli indicatori ambientali. Questo conferma un’attenzione crescente verso pratiche produttive eco-compatibili. Tuttavia si mantiene un divario significativo tra medie imprese e quelle più piccole sul fronte della digitalizzazione, anche per quanto riguarda l’e-commerce.
Le micro e piccole imprese tendono a innovare più nei processi produttivi che nei prodotti, un segnale che la trasformazione digitale è ancora in fase iniziale nel tessuto produttivo marchigiano. Politiche come i nuovi voucher mirano a ridurre queste disuguaglianze e a far crescere la capacità di competere di tutte le aziende sul mercato. La sfida resta aperta, ma l’investimento pubblico in risorse e formazione offre nuove opportunità per le imprese della regione.
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