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Città medie – Manfredi: “Un ruolo strategico per la pianificazione territoriale di area vasta”


 Il presidente Anci all’incontro dell’Aquila con il ministro per le Politiche di coesione Tommaso Foti. Gli interventi dei sindaci Pierluigi Biondi (L’Aquila) e Giacomo Possamai (Vicenza)

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“Nell’agenda istituzionale di Anci le città medie hanno un rilievo significativo, una funzione strategica: sono indispensabili per creare una connessione molto stretta tra l’area vasta e le altre aree di influenza territoriale che ruotano intorno al Comune capoluogo”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, intervenendo in streaming all’incontro ‘I Comuni e la sfida del governo di area vasta’ all’Aquila, a cui ha partecipato il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. L’appuntamento, che segue quello di Torino dello scorso 17 aprile, dove è stata presentata l’Agenda dei Comuni e delle Città per la Coesione, è servito ad approfondire il ruolo dei Comuni come hub di servizi e di sviluppo per le aree vaste e le aree funzionali.

“Dobbiamo individuare politiche mirate per rafforzare un legame molto stretto che esiste già in molti settori, come la mobilità, i servizi sociali o quelli ambientali”, ha aggiunto Manfredi. “Già esistono strumenti di pianificazione ed un’esperienza simile è già stata realizzata con i progetti del Pnrr, nel settore dei piani urbani integrati. Come Anci stiamo lavorando ad un’agenda delle città medie, guardando sia alle possibili riforme che le aiutino ad esercitare il loro ruolo di collegamento rispetto agli altri territori, che la loro funzione come aggregatore di pianificazione per i piccoli Comuni”.

Il ministro Tommaso Foti ha ricordato che “le città medie sono strategiche per lo sviluppo della Nazione. Rappresentano contesti in cui la qualità della vita è nettamente superiore alla media nazionale e, oggi più che mai, offrono l’opportunità di esercitare un nuovo protagonismo su scala di area vasta. Sono infatti quei centri capaci di connettere territori e di colmare il vuoto lasciato dalle competenze sottratte alle Province, assumendo un ruolo centrale nella pianificazione e nella governance locale”.

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha evidenziato come “le città medie rappresentano l’asse portante del sistema Paese e devono tornare a essere protagoniste delle politiche di coesione, riconosciute per il ruolo che svolgono nel tenere insieme territori diversi e spesso complessi. Solo rafforzando la loro funzione strategica – ha aggiunto – potremo garantire servizi, opportunità e futuro anche ai piccoli comuni e alle aree più fragili, contrastando lo spopolamento e riducendo i divari. Serve una governance multilivello chiara, che riconosca ai Comuni il compito di attuare le politiche pubbliche, non solo di eseguire direttive. Dall’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026, rilanciamo un messaggio forte e unitario: costruire coesione significa ascoltare i territori, coinvolgerli, valorizzarli”, ha concluso Biondi.

“I capoluoghi devono poter svolgere un ruolo centrale nella governance dell’area vasta, diventando punti di riferimento per i territori contermini anche nell’accesso diretto ai fondi europei – commenta il sindaco di Vicenza e coordinatore della consulta Comuni capoluogo Anci, Giacomo Possamai, intervenendo all’incontro con il ministro per gli affari europei Tommaso Foti. Una richiesta che non vuole creare contrapposizioni, ma riconoscere il ruolo operativo e di prossimità che i Comuni capoluogo possono esercitare. In questo quadro – ha aggiunto Possamai – una delle grandi emergenze è la questione abitativa, che per molte città, anche di medie dimensioni, rappresenta un vero dramma. Per questo abbiamo proposto che una quota rilevante delle risorse europee venga

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destinata prioritariamente a fronteggiare questa esigenza concreta, affinché le Politiche di Coesione siano davvero uno strumento vicino ai bisogni delle persone”.

All’incontro sono intervenuti tra gli altri i sindaci: Marco Fioravanti (Ascoli Piceno), Daniele Silvetti (Ancona), Maria Luisa Forte (Campobasso) e Domenico Carbone (San Costanzo).

 


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