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Accordo quadriennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria: 200 miliardi alle imprese


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Da sinistra: Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo

200 miliardi di euro alle imprese, di cui 14 miliardi dedicati al Lazio, da parte di Intesa Sanpaolo grazie al nuovo accordo quadriennale con Confindustria.

L’obiettivo è cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e delle nuove tecnologie di frontiera, come l’AI e la robotica, integrando le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

Nuovi modelli produttivi da finanziare

In occasione dell’incontro di presentazione a Roma, Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati con gli imprenditori laziali su robotica, digitalizzazione e intelligenza artificiale quale leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico.

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Sono state presentate inoltre misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.

Nel dettaglio, le novità riguardano:

  • gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale, con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita;
  • l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili;
  • l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati;
  • piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana;
  • la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno.

In 15 anni, 450 miliardi alle imprese

Il protocollo nazionale presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse.

«La transizione digitale e l’intelligenza artificiale rappresentano certamente delle opportunità di crescita e sviluppo per l’economia del Paese, ma per coglierle è importante mantenere centrale capitale umano e formazione – ha dichiarato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Per questo sarà fondamentale aumentare le assunzioni dei giovani nelle aziende, provvedere a programmi di formazione e specializzazione, garantire il loro welfare a beneficio del Paese. Il Gruppo Intesa Sanpaolo sta guardando con attenzione a quelle aziende che investono in nuove tecnologie e creano nuovi posti di lavoro: intendiamo contribuire con le nostre politiche di credito alla crescita della loro competitività e produttività, ma anche al supporto di nuova occupazione».

«In un contesto geopolitico segnato da profonde tensioni e molteplici fronti aperti nel commercio globale, l’industria italiana deve manifestare visione strategica e determinazione – ha affermato Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria. Oggi più che mai è necessario calibrare le risposte su scala nazionale ed europea, ponendo al centro competitività, sicurezza energetica e coesione sociale. Serve coraggio e lungimiranza nell’adozione di misure strutturali per famiglie e imprese. Proprio per questo stiamo lavorando a un Piano Industriale Straordinario fondato su tre leve: stimolo degli investimenti, rilancio della competitività e creazione di un contesto attrattivo. In quest’ambito, proporremo interventi tesi a mobilitare il risparmio delle famiglie e degli investitori istituzionali verso il sistema produttivo domestico, per assicurare crescita e benessere per tutti. E il nuovo Accordo con Intesa Sanpaolo si inserisce nel solco come sostegno concreto per affrontare le sfide della transizione digitale e green, ma anche per valorizzare il nostro capitale industriale. In questa prospettiva anche il Piano per l’Abitare Sostenibile promosso da Confindustria rappresenta un altro pilastro essenziale. Non è solo una risposta alla sfida abitativa, ma un volano per rendere la filiera produttiva italiana più attrattiva per figure con competenze qualificate – soprattutto giovanili – e favorire un radicamento dei talenti nei nostri territori. Un investimento che parla di futuro, innovazione e comunità».



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