Bonus assunzioni da 10.000 euro: nuova opportunità per creare posti di lavoro e puntare sulle eccellenze italiane
Dal 1° luglio è attivo un nuovo Bonus dal valore di 10.000 euro, che verrà erogato ai datori di lavoro che decideranno di assumere nuovi dipendenti entro il 31 dicembre 2026. Si tratta di un’occasione imperdibile per consentire a tantissimi lavoratori di ottenere un contratto a tempo indeterminato e, allo stesso tempo, alle aziende di dotarsi di professionisti altamente specializzati e qualificati. Ma in che modo verrà riconosciuto il beneficio economico e quali sono i requisiti previsti dalla normativa?
Bonus nuove assunzioni da 10.000 euro: a chi è rivolto?
Il Decreto Legge n. 45 del 2025, convertito in Legge n. 79 del 2025, ha introdotto un Bonus da 10.000 euro , attivo da luglio, che consentirà di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro a una platea di soggetti più ampia, aiutando i precari a stipulare un contratto a tempo indeterminato. I destinatari del beneficio saranno i ricercatori, categoria molto spesso penalizzata, nonostante il ruolo della ricerca sia essenziale, soprattutto negli ambiti scientifici e tecnologici. Il vantaggio sarà duplice: non solo verranno aumentati i posti di lavoro stabili ma le aziende avranno la straordinaria opportunità di innovarsi e crescere, senza investimenti eccessivamente onerosi.
L’agevolazione sostituisce l’esonero contributivo introdotto dal Decreto Legge n. 13 del 2023, in favore delle imprese che assumevano nuovo personale qualificato. La misura, purtroppo, non ha avuto il successo sperato e ammontava a soli 3.750 euro annui, per una durata massima di due anni. Per questo motivo, il Governo ha deciso di modificare l’agevolazione e di introdurre un credito di imposta del valore di 10.000 euro per i datori che, dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2026, assumeranno a tempo indeterminato almeno un dottore di ricerca o una persona che ha svolto, con contratto di lavoro subordinato, attività di ricerca, didattica, didattica integrativa e servizi agli studenti presso un’università.
Per la misura sono stati stanziati 150 milioni di euro e si stima che verranno creati circa 15.000 assunzioni stabili. Il credito d’imposta non concorrerà alla formazione del reddito d’impresa e della base imponibile IRAP (aspetto che rende molto vantaggioso il Bonus per i datori di lavoro), ma le aziende beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi.
Procedura per la richiesta del Bonus
Il credito di imposta verrà erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Anche se dal 1° luglio il beneficio è ufficialmente attivo, si attende ancora l’emanazione del Decreto attuativo dal parte del MUR, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. I dettagli sulla modalità per presentare richiesta del Bonus, dunque, si conosceranno solo dopo la pubblicazione del provvedimento. Al momento, è certo che il Bonus di 10.000 euro potrà essere usato non oltre il 31 dicembre 2026 in compensazione, usando il Modello F24. Nelle prossime settimane sarà possibile accedere a informazioni più approfondite.
Si segnala, infine, che per le aziende che assumono è attiva anche questa agevolazione.
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