Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

I colloqui finali sulla spinta dell’UE per la difesa si concentrano sul ruolo degli appaltatori stranieri


I negoziati tra Parlamento e Consiglio sul Programma industriale europeo per la difesa (EDIP) proposto dall’UE saranno determinati soprattutto dalla quantità di denaro che potrà essere destinata alle aziende di difesa extraeuropee.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Giovedì inizieranno i colloqui tecnici del trilogo sul programma EDIP, in seguito a un primo ciclo di discussioni politiche tra eurodeputati e rappresentanti del Consiglio all’inizio di questa settimana sul piano da 1,5 miliardi di euro proposto dalla Commissione per rinnovare l’industria della difesa europea.

Secondo due fonti vicine alla vicenda, entrambe le parti puntano a una decisione definitiva in ottobre.

I negoziatori del Parlamento si oppongono alla deroga alle altrimenti rigide regole di ammissibilità per i produttori di missili e munizioni con sede al di fuori dell’UE, una concessione su cui diverse capitali dell’UE hanno insistito durante i negoziati prima di accettare di sostenere il programma.

Un testo di compromesso concordato dagli Stati membri due settimane fa esenterebbe i produttori di munizioni e missili dalle norme che richiedono la condivisione di tecnologia con le aziende europee per poter beneficiare dei finanziamenti EDIP, inclusa la cosiddetta “design authority”, che conferisce alle aziende con sede nell’UE il diritto di modificare e riprogettare i prodotti.

Il Parlamento si oppone fermamente a qualsiasi esenzione dai criteri di ammissibilità che disciplinano quali appaltatori e subappaltatori possono partecipare ai progetti di difesa finanziati dall’EDIP. Gli eurodeputati hanno approvato la loro versione del testo EDIP – che non include tali esenzioni – due mesi fa.

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Obiettivi divergenti sulla difesa

La Commissione ha presentato il piano per la prima volta più di un anno fa, ma i progressi sono stati lenti a causa di lunghe discussioni su quanto denaro EDIP possa essere destinato alle imprese esterne. Alcuni vogliono utilizzare il programma per rafforzare il settore della difesa europeo e orientare i finanziamenti verso le imprese nazionali, mentre altri ritengono prioritario l’acquisto di materiale militare necessario nel modo più rapido ed efficiente possibile.

Gli eurodeputati condividono in gran parte la prima opinione, considerando il programma come una tabella di marcia a lungo termine per ricostruire la base di difesa industriale europea e ridurre la dipendenza dai produttori di armi di paesi terzi, in particolare dagli Stati Uniti. Concedere l’accesso ai produttori di missili e munizioni extra-UE è considerato controproducente.

Alcuni eurodeputati hanno sostenuto che i paesi potrebbero attingere al bilancio del programma per la produzione europea, continuando comunque ad acquistare equipaggiamenti militari stranieri dai propri bilanci nazionali.

Più risorse?

Il Parlamento spera di raggiungere un importo molto più elevato rispetto agli attuali 1,5 miliardi di euro previsti per il programma. Tra coloro che si battono in tal senso ci sono i due correlatori francesi, François-Xavier Bellamy del Partito Popolare Europeo (PPE) di centro-destra e Raphaël Glucksmann dei Socialisti e Democratici (S&D) di centro-sinistra.

Anche l’ampliamento della dotazione proposta di 1,5 miliardi di euro dovrebbe essere una priorità. A marzo, gli eurodeputati hanno proposto una dotazione molto più elevata, che include 15 miliardi di euro aggiuntivi provenienti dal programma di prestiti SAFE (Security Action for Europe), che ammonta a 150 miliardi di euro. Potrebbe inoltre essere integrato da ulteriori 5 miliardi di euro in prestiti SAFE per l’industria della difesa ucraina e da acquisti da aziende ucraine.

La Danimarca, che ha assunto la presidenza del Consiglio dalla Polonia all’inizio di questa settimana, sta guidando i colloqui per conto degli Stati membri. Il Paese, che fino a soli due anni fa godeva di un regime di opt-out sulla politica di difesa dell’UE, ha posto il dossier tra le massime priorità della presidenza.

Venerdì seguiranno i colloqui tecnici e fino al 18 luglio sono previsti altri tre triloghi tecnici.

Leggi qui l’articolo originale.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio