Il “One Big, Beautiful Bill” penalizza gli immigrati e le loro famiglie

Il “One Big, Beautiful Bill”, disegno di legge fiscale promosso da Donald Trump, approvato questa settimana al Senato e attualmente in fase di riesame alla Camera, finanzia con centinaia di miliardi di dollari le misure di espulsione volute dal presidente.

Il disegno di legge prende inoltre di mira gli immigrati in modo diverso, creando un sistema fiscale a due classi. Una serie di norme si applica ai cittadini e alle famiglie statunitensi; un’altra alle famiglie con almeno un membro immigrato, indipendentemente dal fatto che sia in regola o meno.

Il “One Big, Beautiful Bill” crea “un sistema parallelo di diritti e opportunità che relega milioni di persone a uno status di seconda classe nella nostra società”, ha dichiarato a Fortune Indivar Dutta-Gupta, consulente di Community Change ed ex membro dello staff della Camera che si occupa di sicurezza del reddito.

“Il disegno di legge non solo tratterebbe molti immigrati regolari in modo più severo in una vasta gamma di politiche e programmi, ma punirebbe anche molti cittadini statunitensi, perché i nostri sistemi fiscali e di sicurezza economica in genere destinano le risorse alle famiglie, non ai singoli individui”, ha affermato.

La legislazione aumenta drasticamente le tasse per le pratiche burocratiche relative all’immigrazione, aumenta le tasse sui cittadini statunitensi con parenti immigrati e impone tasse sulle rimesse, ovvero il denaro inviato dagli Stati Uniti ad altri paesi.

Prendiamo ad esempio il Child Tax Credit, grazie al quale una famiglia può ricevere fino a 2.000 dollari per ogni figlio a carico. In base alla legge di riduzione delle imposte del 2017, che ha leggermente ampliato il credito, i figli dovevano avere un numero di previdenza sociale affinché i genitori potessero richiederlo, il che significava che i figli presenti illegalmente nel Paese non potevano beneficiarne. Il nuovo disegno di legge del Partito Repubblicano, che rende permanenti i tagli fiscali del 2017, richiede che uno o entrambi i genitori del bambino abbiano un numero di previdenza sociale per poter richiedere il credito.

Il Ctc è un credito d’imposta estremamente popolare che ha dimostrato di ridurre la povertà infantile e migliorare la salute e i risultati scolastici dei bambini.

Secondo una stima del Center for Migration Studies, la nuova norma escluderebbe dal credito 4,5 milioni di bambini cittadini statunitensi perché uno dei genitori non ha un numero di previdenza sociale.

Nel 2017, “quando il Congresso a maggioranza repubblicana e il presidente Trump hanno promulgato la nuova legge fiscale, hanno esaminato la questione e hanno detto: ‘Beh, se i bambini hanno un numero di previdenza sociale sono americani e vogliamo che ne beneficino’”, ha dichiarato in precedenza a Fortune Carl Davis, direttore di ricerca dell’Institute for Taxation and Economic Policy (ITEP).  Da allora, “sembra che molti membri del Congresso abbiano adottato una linea sempre più dura”.

Pagamento per i servizi

Il disegno di legge del Partito Repubblicano impone anche una serie di tasse agli immigrati che desiderano accedere alle tutele legali. I migranti che chiedono lo status di asilo dovranno pagare 100 dollari all’anno per presentare la domanda, quelli che chiedono il permesso di lavoro dovranno pagare 550 dollari e quelli con status di protezione temporanea 500 dollari.

“Si tratta di una misura senza precedenti: mai prima d’ora era stata imposta una tassa ai migranti in fuga dalle persecuzioni”, ha osservato il Los Angeles Times.

Anche le tasse pagate dai visitatori temporanei, dagli studenti e da alcuni lavoratori con visto aumentano in base al disegno di legge. Sono tassate anche le rimesse, ovvero il denaro inviato dagli Stati Uniti ad altri paesi. Ma la tassa, che dovrebbe fruttare 10 miliardi di dollari in dieci anni, colpirà sia gli immigrati che i cittadini statunitensi, dopo che è stata accantonata una precedente proposta di applicarla solo ai non cittadini.

Gli aumenti fiscali mirati agli immigrati hanno lo scopo di finanziare il sistema di immigrazione, che con il disegno di legge ottiene un drastico aumento dei fondi pari a 130 miliardi di dollari, distribuiti tra l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), la Customs and Border Protection e il Dipartimento della Sicurezza Interna.

La Commissione Giustizia della Camera aveva precedentemente affermato che l’insieme delle tasse avrebbe reso il sistema di immigrazione “autosufficiente”, dichiarando in un comunicato: “Stiamo trasferendo il costo dell’amministrazione giudiziaria nel sistema di immigrazione dai contribuenti americani agli stranieri”.

Esacerbare un sistema a doppia cittadinanza

Mentre il disegno di legge raddoppia l’obiettivo dell’amministrazione di punire gli immigrati attraverso il sistema fiscale, non è la prima volta che le tasse vengono utilizzate come arma.

Un sistema fiscale a due classi è, in un certo senso, una conseguenza naturale della decisione presa a febbraio di trasformare l’Internal Revenue Service da agenzia puramente fiscale a agenzia di controllo dell’immigrazione, quando l’IRS ha accettato di condividere dati precedentemente privati con il Dipartimento della Sicurezza Interna.

L’ITEP ha avvertito che il disegno di legge del Partito Repubblicano esacerberebbe ulteriormente l’uso dell’IRS come strumento di controllo.

Questo passaggio all’applicazione di codici fiscali sostanzialmente diversi a classi diverse di individui solleva anche preoccupazioni sul futuro orientamento della politica fiscale federale e sul fatto che essa inizierà ad essere utilizzata più frequentemente per punire i gruppi politicamente sfavoriti”, ha affermato.

Il disegno di legge del Partito Repubblicano dovrebbe aggiungere 2,8 trilioni di dollari al debito nazionale in un decennio. Ma ciò che non si sa, ha affermato Dutta-Gupta, è quanto danno a lungo termine causerà all’economia penalizzando e probabilmente scoraggiando l’immigrazione. “Gli immigrati integrano e amplificano il contributo economico di coloro che già vivono negli Stati Uniti e aumentano la quota dell’America nella produzione economica mondiale”, ha dichiarato a Fortune.

“Questo disegno di legge danneggia milioni di cittadini americani che hanno immigrati nelle loro famiglie e danneggia tutti gli altri perché la letteratura economica ha costantemente dimostrato, negli ultimi anni, che gli immigrati hanno contribuito ad aumentare il tenore di vita degli americani”.

L’articolo originale è stato pubblicato su Fortune.com