La passeggiata era stata riproposta nel 2024 dopo un ventennio di assenza. Franceschini allo scontro: «Quest’inverno non verranno aperte le piste da fondo sui terreni di nostra proprietà»
Niente «Giro delle quattro malghe» sul Monte Bondone: la passeggiata quest’anno non si farà. A renderlo ufficiale, la riunione di mercoledì sera nella sala circoscrizionale del Bondone, alla presenza dei rappresentanti della Pro Loco, delle associazioni interessate e dell’Asuc di Sopramonte. A pesare è l’opposizione di altre due Asuc, quella di Vigolo Baselga e quella di Baselga del Bondone, in aperta polemica con il Comune di Trento. I loro presidenti non hanno infatti concesso il patrocinio all’iniziativa. Anzi, Flavio Franceschini (Vigolo Baselga) alza il tiro: «Non daremo la struttura della malga e la possibilità di mettersi all’esterno. E quest’inverno non verranno aperte le piste da fondo sui terreni di nostra proprietà, così come rimane chiuso il centro sportivo».
Il nodo Trilacum
La struttura a cui Franceschini si riferisce è ovviamente Trilacum, di recente nel mirino di Palazzo Thun per via dell’Imis non riscosso, dal valore di circa 300 mila euro. Per questo si è arrivati a nominare un commissario provinciale per trovare una soluzione specifica al problema. Franceschini ribadisce di avere chiesto per iscritto la ristrutturazione del debito, così come ribadisce che i rapporti con il Comune sono il motivo principale del diniego del patrocinio al Giro delle quattro malghe: «Non vogliamo essere presi in giro e non abbiamo altri mezzi — spiega il presidente dell’Asuc —. È da agosto che cerco un appuntamento con il Comune, dopo che è stato chiesto il commissario. Da un lato ci attaccano, e dall’altro la circoscrizione (che è un’emanazione del Comune) ci chiede il patrocinio. Non è così che funziona: le Asuc sono sopra sia Comune che Provincia». Un segnale, dunque, che con tutta probabilità sarà reiterato in inverno con il diniego della messa a disposizione delle piste da fondo sulle proprietà dell’Asuc.
Senza il patrocinio e la possibilità di avere accesso alle malghe di Vigolo Baselga e Baselga del Bondone, il Giro delle quattro malghe si sarebbe trovato azzoppato.
Si guarda al 2026
Per questo motivo gli organizzatori, la Pro Loco e una trentina di associazioni (tra cui Avis, Anffas, Vigili del fuoco e Alpini) hanno deciso rinunciarvi e guardare all’anno prossimo: «Nell’assemblea di mercoledì sera abbiamo però deciso che nel 2026 il Giro si farà con le stesse modalità — spiega il presidente della Pro Loco Monte Bondone, Marco Conotter —. Valuteremo se cambiare il percorso». Per cui, l’ipotesi è quella di sostituire le malghe di Vigolo Baselga e Mezavia con Sant’Anna e Candriai. Del giro classico rimarrebbero la Brigolina e il Malghet, gestite dall’Asuc di Sopramonte, sempre favorevole all’iniziativa. Il Giro delle quattro malghe è stato riproposto la prima volta nel 2024, dopo un ventennio di assenza. In poche ore sono state raccolte 750 adesioni da parte di visitatori e cittadini, a cui si aggiungono i 250 organizzatori. L’anno scorso sono stati raccolti 5 mila euro, poi destinati al Villaggio del Fanciullo in beneficenza. La prossima raccolta fondi dovrà attendere il 2026.
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