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“Turismo e commercio hanno fermato la fuga dalle valli. No alle contrapposizioni”, i Commercianti al dettaglio sull’assestamento di bilancio: “La strada giusta è integrare”


TRENTO. “E’ sbagliato contrapporre i settori economici:  turismo e commercio hanno contribuito in questi anni di crescita a stabilizzare la fuga dalle valli, hanno permesso di innovare e di immettere capitali nelle imprese di tutto il territorio”. Usa queste parole Massimo Piffer per commentare le discussioni avvenute negli ultimi giorni in occasione della presentazione del Defp (Documento di economia e finanza provinciale) e dell’assestamento di bilancio della Giunta provinciale di Trento. 

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Il presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino, ha voluto sottolineare  positivamente l’impegno della Provincia in merito al Bando Qualità Trentino, prorogato nelle scadenze, ma anche di ribadire che lo sviluppo economico del Trentino non dev’essere inquadrato in una contrapposizione tra settori, industria, artigianato, commercio, turismo, terziario eccetera, ma va considerato in modo integrato, valorizzando il grande apporto che commercio e turismo offrono alle città e alle valli, non solo in termini economici diretti ma anche come garanzia contro lo spopolamento e l’abbandono.

 

“Desidero ringraziare la Giunta provinciale guidata dal presidente Fugatti – commenta Massimo Piffer  – e in particolare il nostro assessore di riferimento Roberto Failoni, perché è stato possibile prorogare i termini per la rendicontazione del Bando Qualità Trentino, che grazie agli 80 milioni di euro provinciali ha innescato investimenti per circa 270 milioni di euro: un intervento che ha permesso a centina di aziende del commercio e del turismo di ammodernarsi e farsi più competitive”.

 

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Piffer definisce “antiquate”  le discussioni che contrappongono i vari settori economici, “come se la strada corretta non sia invece quella di integrare – spiega – ogni vocazione territoriale in un driver di sviluppo per le imprese, il pubblico, i cittadini. Turismo e commercio hanno contribuito in questi anni di crescita a stabilizzare la fuga dalle valli, hanno permesso di innovare e di immettere capitali nelle imprese di tutto il territorio; inoltre – lo ribadiamo sempre – il commercio in particolare è un servizio essenziale per la comunità, sia per il suo valore economico che per quello sociale. Su questo tema, assistiamo con sempre maggiore frequenza ad un ripensamento da parte dei clienti sull’e-commerce delle grandi multinazionali, a favore di un commercio ‘dal volto umano’, fatto di relazioni, incontro, memoria. È sempre più evidente infatti che il commercio porta valore al territorio, e lo fa in maniera integrata e reciproca con le attività turistiche, che trovano giovamento dalla vivacità commerciale di un luogo, così come dalla presenza di bar, ristoranti e tutte quelle attività di intrattenimento caratteristiche di un certo modo di fare turismo”.

 

L’ Associazione commercianti al dettaglio del Trentino ha sottolineato come lo sviluppo economico del Trentino passa sicuramente per una valorizzazione delle vocazioni territoriali, senza snaturare il patrimonio culturale, umano, sociale e ambientale delle nostre valli. 

 

“La crescita del benessere del Trentino – conclude Piffer – è dovuta anche e soprattutto alla crescita del terziario, compresi commercio e turismo, che, negli anni passati, ad ulteriore dimostrazione, hanno avuto anche un ruolo anti-congiunturale che ha messo il Trentino al riparo da crisi economiche molto pesanti”.





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