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progetto per la sostenibilità dei cantieri forestali


Santa Fiora (Grosseto). Prende il via il progetto “Sost-ForCe+” (Aumento della sostenibilità dei cantieri forestali su cedui castanili in aree montane), un’iniziativa innovativa della durata di 24 mesi finanziata dal Progetto regionale 8 “Sviluppo sostenibile in ambito rurale e agricoltura di qualità” del Defr 2022 della Regione Toscana, che punta a trasformare radicalmente l’approccio alla selvicoltura dei boschi cedui di castagno nella zona del Monte Amiata.

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Il progetto è guidato dalla società cooperativa agricola Silva come capofila, in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia – Dafne, attraverso un’Associazione temporanea di scopo che unisce competenze operative e know-how scientifico per affrontare le sfide moderne della selvicoltura sostenibile. Il tutto è coordinato dal dottor Giovanni Alessandri.

Il progetto verrà presentato domani, martedì 8 luglio, in un workshop tecnico presso la Madonna del Castagno a Marroneto di Santa Fiora. La giornata informativa e formativa, dalle 9 alle 13, rappresenterà un momento di confronto fondamentale tra operatori del settore, istituzioni e mondo accademico per condividere i primi risultati e le prospettive future del settore forestale amiatino.

L’evento, che riconoscerà crediti formativi professionali ai partecipanti iscritti all’Ordine dei Dottori agronomi e Dottori forestali, affronterà tematiche cruciali come le nuove tecnologie al servizio delle imprese forestali, l’applicazione pratica sui cantieri in ceduo castanile e le problematiche autorizzative del settore.

Il progetto

Attualmente, l’utilizzazione dei boschi cedui di castagno nell’area amiatina avviene alternando in maniera non programmata due sistemi di lavoro: il sistema Ctl (Cut-to-Length) con forwarding e il sistema Tls (Tree-Length-System) con skidding. La scelta del cantiere dipende spesso dalla disponibilità dei mezzi e dalle preferenze del personale, senza una valutazione strategica dei pro e contro di ciascun approccio.

Il progetto Sost-ForCe+ si propone di innovare il processo produttivo attraverso l’analisi dettagliata dei tempi di lavoro e delle emissioni inquinanti dei sistemi attuali, sviluppare un sistema di supporto alla decisione che consenta agli operatori di scegliere il sistema di lavoro più idoneo per ogni specifico cantiere, valutare l’introduzione di motoseghe elettriche per ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di abbattimento e creare buone pratiche per ottimizzare tempi, qualità del prodotto e sostenibilità ambientale.

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In linea con la New European Forest Strategy for 2030, il progetto abbraccia una visione completa della sostenibilità forestale che si articola su tre pilastri fondamentali. La sostenibilità economica punta alla massimizzazione dell’efficienza e al contenimento dei costi attraverso l’aumento della produttività. La sostenibilità ambientale mira alla riduzione degli impatti al suolo, nel soprassuolo residuo e delle emissioni di inquinanti. La sostenibilità sociale garantisce adeguati livelli di ergonomia e sicurezza sul lavoro per gli operatori.

I destinatari del progetto includono le aziende forestali del territorio, i gestori di boschi, gli amministratori locali e l’intera comunità dell’area amiatina. L’iniziativa mira a valorizzare l’unicità storica, sociale ed economica del territorio amiatino, creando un elemento distintivo non riproducibile altrove.

Le attività di ricerca e sperimentazione si baseranno su protocolli armonizzati a livello internazionale, garantendo rigore scientifico e riconoscibilità dei risultati. Questo approccio permetterà di evidenziare il valore aggiunto dei prodotti finali, fattore chiave per la competitività degli operatori e del territorio.

Il progetto, sostenuto dalla Regione Toscana attraverso il Defr 2022, si inserisce nel quadro delle azioni di sostegno ai processi di innovazione organizzativa e di processo produttivo nel settore della cooperazione agricola e nei consorzi forestali, rappresentando un modello replicabile per altre realtà forestali italiane ed europee.

L’iniziativa dimostra l’impegno della Regione Toscana nel promuovere lo sviluppo sostenibile in ambito rurale e l’agricoltura di qualità, investendo su progetti innovativi che coniugano ricerca scientifica, applicazione pratica e valorizzazione territoriale.



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