Microcredito

per le aziende

 

Pnrr, il punto di vista di Assoeuro


La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

A un anno dalla scadenza, servono pragmatismo e visione strategica

A meno di dodici mesi dalla conclusione del Recovery and Resilience Facility (Rrf), il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) si avvicina a un crocevia cruciale. Entro agosto 2026 dovranno essere completati tutti gli obiettivi e traguardi previsti, mentre entro dicembre dovranno essere erogate le risorse rimanenti. In questo quadro, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita la Commissione europea a considerare un’estensione delle scadenze di 18 mesi, proposta accolta con interesse ma anche cautela.

La Commissione europea, dal canto suo, ha ribadito l’importanza di rispettare i tempi stabiliti, pur riconoscendo i ritardi accumulati in diversi Stati membri: ad oggi, infatti, ben il 68 per cento delle scadenze europee non risulta ancora raggiunto. Il nostro Paese si trova in una posizione apparentemente favorevole, ma con molte ombre. Come sottolinea Fabrizio Canetto, presidente nazionale di Assoeuro ‒ l’Associazione Italiana Europrogettisti ‒ Eu Project Manager: “L’Italia è tra i Paesi più avanzati nell’attuazione del proprio Pnrr, ma ha speso finora solo un terzo delle risorse disponibili”.

Gli avanzamenti conseguiti sono stati in parte possibili grazie a ben cinque revisioni del piano, mentre una sesta modifica è già prevista per l’autunno. Per evitare il disimpegno automatico delle risorse non utilizzate, Bruxelles ha suggerito alcune ipotesi: la rinuncia a parte dei fondi presi in prestito, il definanziamento delle misure più in ritardo o la riallocazione delle risorse verso nuove priorità strategiche, tra cui la difesa comune europea. Quest’ultimo punto ha suscitato un acceso dibattito, anche all’interno del nostro Paese. “Il Pnrr – prosegue Canetto – è una straordinaria occasione di rilancio per l’Italia, ma anche un banco di prova per la nostra classe dirigente. Progettare, attuare e rendicontare investimenti strategici richiede competenze specializzate, una struttura efficiente e un forte coordinamento multilivello”.

Assoeuro ribadisce la centralità della figura dell’Eu Project Manager e dell’Europrogettista come professionisti chiave per la buona riuscita del piano. Allo stesso tempo, accoglie con prudenza la proposta di dirottare risorse verso la difesa: “È necessario attendere chiarimenti per valutarne coerenza e opportunità. Non possiamo sacrificare gli obiettivi originari del Next Generation EU, come la coesione sociale, la digitalizzazione e la transizione ecologica”.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Infine, Assoeuro invita la Commissione europea a valutare con lungimiranza l’ipotesi di una proroga al 2027. “Non per giustificare ritardi, ma per trasformare l’impegno economico e politico sin qui profuso in risultati concreti e duraturi”, rilancia il presidente Fabrizio Canetto.

Assoeuro chiede un approccio realistico, ma ambizioso, per portare a termine con efficacia gli investimenti previsti dal Piano.

Aggiornato il 08 luglio 2025 alle ore 11:11



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.