Il Payments Summit 2025, tenutosi a Milano e organizzato da Il Sole 24 Ore, si è confermato come un appuntamento di riferimento per chi opera nel settore dei pagamenti digitali. L’evento ha riunito esperti, istituzioni, aziende e professionisti per confrontarsi sui cambiamenti che stanno trasformando profondamente il modo in cui gestiamo il denaro, sia nella vita quotidiana dei cittadini sia nei processi economici e finanziari più complessi.
Tra i temi principali trattati al summit: l’adozione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di pagamento, le soluzioni per garantire maggiore sicurezza nelle transazioni, e soprattutto lo sviluppo dell’euro digitale, la nuova forma di moneta elettronica pubblica promossa dalla Banca Centrale Europea.
Proprio su questo fronte è intervenuta Alessia Vita, vice capo della Divisione Normativa e Ricerca della Banca d’Italia, che ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto dell’euro digitale. Si tratta, ha spiegato, di una nuova forma di moneta pubblica, che andrebbe ad affiancarsi alle banconote e monete fisiche già emesse dalla banca centrale, ma disponibile in forma digitale per essere usata nelle transazioni quotidiane, online e offline.
“L’euro digitale, quindi, non è una criptovaluta, né un sistema privato come i portafogli elettronici delle grandi aziende tecnologiche. È, invece, una vera e propria valuta emessa dalla banca centrale dell’Eurosistema, con tutte le garanzie di stabilità e fiducia che ne derivano. Secondo Vita, la necessità di uno strumento simile nasce dal fatto che sempre più persone utilizzano il denaro in forma digitale, mentre la moneta emessa dallo Stato è rimasta legata per lo più al contante. L’obiettivo è dunque colmare questo divario, offrendo ai cittadini uno strumento pubblico anche per i pagamenti elettronici“.
La Banca Centrale Europea e le banche centrali nazionali stanno lavorando da anni per definire le caratteristiche dell’euro digitale, il suo funzionamento e l’infrastruttura necessaria per renderlo operativo. Attualmente siamo nella fase di preparazione tecnica e normativa: si stanno selezionando i fornitori dell’infrastruttura tecnologica e si attende anche la pubblicazione del regolamento europeo che ne definirà l’inquadramento giuridico.
Se tutto procederà come previsto, una decisione definitiva sull’emissione dell’euro digitale potrebbe arrivare nei prossimi anni, con l’obiettivo di rendere disponibile questa nuova moneta entro il 2028. Non si tratterà di sostituire il contante o i sistemi privati, ma di integrare l’offerta con uno strumento digitale sicuro, stabile e garantito dalla banca centrale, che possa essere usato da tutti i cittadini europei con la stessa semplicità con cui oggi si usa una banconota.
L’intervento di Alessia Vita ha ribadito l’importanza strategica dell’euro digitale per rafforzare la sovranità monetaria europea nell’era digitale, offrire un’alternativa ai sistemi di pagamento privati e promuovere l’inclusione finanziaria. Un passo, quindi, che riguarda da vicino non solo il mondo bancario, ma anche quello dei cittadini e delle imprese, in un contesto sempre più interconnesso e digitale.
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