Governatore Fontana a Confagricoltura Milomb: Difendere l’agricoltura dai pregiudizi ideologici dell’Europa
«Dobbiamo contrastare una narrazione che presenta l’agricoltura come un problema per l’ambiente, quando invece è parte della soluzione. Sono messaggi che nascono da un approccio ideologico, e vanno affrontati con chiarezza»». Con queste parole, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha aperto il suo intervento all’incontro organizzato da Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, martedì 8 luglio, all’Agriturismo da Pippo, a Cassignanica (Rodano). Presenti i membri del Consiglio direttivo, una rappresentanza dei soci, il Presidente dell’organizzazione interprovinciale, Francesco Pacchiarini, il Direttore, Luciano Nieto, e il Presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli.
Fontana ha affrontato i nodi critici dell’attualità agricola, soffermandosi in particolare sull’occupazione del suolo agricolo per fini energetici. «L’Europa ci impone obiettivi che, se non calati nel nostro territorio con intelligenza, rischiano di causare veri e propri scempi ambientali. Stiamo lavorando per individuare aree idonee, ma il TAR ha bloccato tutto, dichiarando ogni terreno potenzialmente disponibile. Coprire campi fertili con pannelli fotovoltaici rischia di compromettere intere economie locali: usiamo i tetti, le aree dismesse, non i suoli agricoli produttivi».
Forte la sottolineatura anche sul peso della burocrazia, una combinazione tra regole europee e italiane, che ostacola le imprese e la stessa azione amministrativa. Da qui l’appello a una maggiore autonomia per le Regioni: «Solo così potremo dare risposte rapide, efficienti e coerenti ai nostri territori», ha dichiarato il Governatore.
Nel corso dell’incontro, il Presidente Pacchiarini ha presentato un quadro ampio e concreto delle criticità e delle priorità del comparto agricolo locale. «Confagricoltura è il primo sindacato delle imprese, facciamo economia reale, con oltre 29 milioni di giornate lavorate all’anno in Italia. Le nostre aziende producono valore, occupazione e qualità e meritano una politica agricola che le rispetti e le sostenga».
Pacchiarini ha quindi ribadito l’assoluta necessità di mantenere due pilastri distinti nella Politica agricola comune (Pac) –pagamenti diretti e sviluppo rurale – affiancati da un terzo pilastro specifico per la gestione dei rischi e per i ristori da eventi climatici, con una dotazione finanziaria adeguata.
Tra i temi portati all’attenzione di Fontana anche la Peste Suina Africana (PSA). Pacchiarini ha chiesto a Regione Lombardia un ruolo ancora più incisivo, sollecitando risorse aggiuntive per il ristoro dei danni indiretti alle aziende suinicole, per l’indennizzo del deprezzamento dei capi allevati e per i maggiori costi sostenuti nelle zone soggette a restrizione, oltre a misure di sostegno per la ripresa delle attività nelle realtà che hanno sospeso la produzione. Infine, ha insistito sul rafforzamento degli interventi di contenimento della fauna selvatica, in particolare cinghiali, nutrie e corvidi, vettori di danni e potenziali rischi sanitari.
Al centro del confronto, la promozione delle nuove Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA), le preoccupazioni per un eccesso di regolazione in materia di fitofarmaci, la gestione delle risorse idriche, la direttiva nitrati, la certificazione dei crediti di carbonio, lo sviluppo del biometano, le sfide dei dazi internazionali, la revisione delle regole per i coadiuvanti familiari, e il rilancio del turismo rurale attraverso il recupero delle cascine abbandonate.
«Gli agricoltori sono i veri custodi del territorio», ha concluso il Presidente Fontana. «A loro devono essere lasciate le scelte su come tutelarlo, nel rispetto delle tradizioni e della sostenibilità. Regione Lombardia c’è e continuerà ad ascoltare e sostenere chi lavora la terra con competenza, passione e responsabilità».
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