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Cloud e intelligenza artificiale accelerano la trasformazione digitale delle imprese


L’intelligenza artificiale è una dei protagonisti del processo di trasformazione digitale che le aziende stanno attraversando: la sua adozione è trasversale nei vari comparti economici. L’altra tecnologia che assume un ruolo di primo piano in questo percorso evolutivo è il cloud computing, che fornendo risorse di calcolo on demand attraverso la rete permette alle organizzazioni di sfruttare l’IA garantendo scalabilità, flessibilità e costi ridotti.

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Le potenzialità della trasformazione digitale

Le aziende a livello globale stanno cavalcando questa nuova ondata di innovazione rappresentata dall’intelligenza artificiale. Secondo lo studio Technology and Innovation Report 2025 di UN Trade and Development (Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo), oggi il valore di mercato dell’IA nel mondo è pari a circa 189 miliardi di dollari: una fetta consistente del mercato totale delle tecnologie innovative, che raggiunge 2,5 migliaia di miliardi e che comprende, tra le altre, soluzioni IoT, auto elettriche, blockchain, big data e 5G. Questo mercato dovrebbe raggiungere 16,4 migliaia di miliardi di dollari nel 2033: ed entro quella data, la quota dell’intelligenza artificiale ne diventerà la fetta più grande, per un valore di 4,8 migliaia di miliardi di dollari (circa il 30% del totale).

Tra le soluzioni di intelligenza artificiale, quelle di IA generativa occupano una posizione di primo piano: l’implementazione di queste applicazioni è pressoché universale attraverso le varie industrie, evidenzia la ricerca di Google CloudState of AI infrastructure‘. Dai servizi finanziari a quelli sanitari, dal retail all’IT, l’indagine mostra che il 98% delle aziende stanno attualmente utilizzando, sviluppando o sperimentando la GenAI nelle loro attività, e sottolinea l’importanza che questa tecnologia riveste nelle operazioni di business secondo i leader aziendali. I casi d’uso sono diversi e spaziano dall’analisi dei dati all’automazione di alcune attività di customer service, in modo da liberare risorse per compiti a maggior valore, fino alla creazione di sistemi intelligenti che ottimizzano i processi interni.

La leva del cloud

In questo contesto, il cloud computing svolge una funzione importante: le applicazioni di IA infatti richiedono spesso una grande potenza di calcolo e significative quantità di storage per gestire e analizzare i volumi di dati che le fanno funzionare. Attraverso la Nuvola, le aziende possono accedere a queste risorse a seconda delle loro esigenze, pagando solo per i servizi effettivamente utilizzati, senza dover investire in infrastrutture fisiche. In particolare, come chiarisce l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, si distinguono tre tipologie di servizi cloud: quelli infrastrutturali (Infrastructure as a Service – IaaS), dove il fornitore offre all’utente risorse di calcolo su cui installare e gestire autonomamente le proprie applicazioni; il modello Software as a Service (SaaS), dove vengono invece fornite applicazioni pronte all’uso gestite su un’infrastruttura Cloud; e infine il modello Platform as a Service (PaaS), dove il provider mette a disposizione dell’utente piattaforme preconfigurate ottimizzate per lo sviluppo, il testing e l’erogazione di applicazioni personalizzate.

Tra gli approcci al cloud, il modello ibrido – basato sulla combinazione di un’infrastruttura in sede e di risorse di cloud pubblico – garantisce flessibilità nello sviluppo di soluzioni di IA generativa, si legge nella ricerca di Google Cloud che evidenzia una forte preferenza per questo tipo di modello da parte del campione intervistato (oltre 500 business leader a livello globale) per due ragioni in particolare: da un lato, il cloud ibrido consente alle imprese di scegliere l’ambiente ottimale per ciascun carico di lavoro, bilanciando performance, costi e considerazioni di sicurezza; dall’altro, in alcuni casi, i requisiti normativi potrebbero stabilire come necessaria la residenza dei dati all’interno delle infrastrutture aziendali: il modello ibrido consente di soddisfare questa esigenza dando anche la possibilità di sfruttare i vantaggi di un cloud pubblico.

In Europa il mercato del cloud computing ha toccato gli 87 miliardi di euro nel 2022 e dovrebbe salire a 200 miliardi nel 2028, secondo l’analisi ‘Competition in the Provision of Cloud Computing Services‘ dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. In Italia, il settore ha raggiunto i 6,8 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 24% rispetto al 2023, segnala un’analisi dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano.

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L’alleanza tecnologica tra Dinova e Google Cloud

In questo contesto trasformativo, la tech company Dinova ha puntato su Google Cloud per fornire soluzioni e servizi che promuovano l’innovazione nelle aziende, aumentandone la produttività. Una partnership strategica che garantisce scalabilità e sicurezza, e che permette alla società di concentrarsi sul valore, e quindi sullo sviluppo di nuove funzionalità per rispondere alle esigenze dei propri utenti, mentre Google Cloud si occupa dell’infrastruttura tecnologica. Questa collaborazione ha contribuito allo sviluppo di Interacta, realtà che fa parte dell’ecosistema Dinova: una piattaforma AI driven che unisce comunicazione aziendale e gestione dei processi con l’obiettivo di generare valore misurabile e valorizzare l’esperienza delle persone in azienda.

La sinergia ha portato diversi benefici. In primo luogo, scalabilità e robustezza: l’architettura di Google Cloud consente a Interacta di offrire un’esperienza stabile e performante anche in contesti complessi e distribuiti, gestendo migliaia di utenti e volumi elevati di dati senza interruzioni, e con la garanzia di una piattaforma sempre pronta a crescere con le esigenze del business. Ancora, sicurezza e conformità by design, visto che l’infrastruttura è stata pensata dando priorità alla protezione dei dati, alla tracciabilità e al rispetto delle normative europee e internazionali, garantendo una difesa avanzata contro minacce esterne e interne, e la tutela della privacy. Un terzo vantaggio è l’integrazione nativa delle tecnologie di intelligenza artificiale di Google Cloud, che consente a Interacta di offrire funzionalità smart e intuitive, rendendo l’IA accessibile all’utente finale senza complessità aggiuntive. Infine, l’apertura e l’interoperabilità della piattaforma Google Cloud assicurano una piena integrazione con gli ambienti digitali aziendali esistenti, offrendo la flessibilità necessaria per adattarsi a ogni tipo di organizzazione.

Grazie a questa infrastruttura e ai servizi di IA di Google Cloud, Interacta ha implementato una strategia “AI-first” che punta a migliorare la produttività, costruire fiducia digitale e rendere il lavoro più efficace e intuitivo per ogni individuo. Le tecnologie di Google – tra cui Gemini, Vertex AI e Agent Space – sono state integrate nella piattaforma di Interacta, in modo da poter automatizzare attività ripetitive, suggerire contenuti pertinenti in modo proattivo e offrire analisi e intuizioni in tempo reale. Il risultato è un Human AI Workplace, che unisce comunicazione, gestione dei processi e conoscenza in un unico ambiente collaborativo e modulare, capace di evolversi con le esigenze dell’organizzazione: un sistema che si basa sulla potenza dell’IA, ma mette sempre al centro l’essere umano, con le sue decisioni, le sue esperienze e la sua unicità.

La collaborazione tra le due realtà si è consolidata nel tempo e a giugno del 2025 Interacta è anche presente nel Google Cloud Marketplace. “Portare Interacta su Google Cloud Marketplace aiuterà i clienti a implementare, gestire e far crescere rapidamente la soluzione sull’infrastruttura globale e affidabile di Google Cloud”, ha dichiarato Daryoush Goljahani, Head of Channel Sales Italy di Google Cloud. “Interacta può ora scalare in modo sicuro e supportare i clienti nel loro percorso di trasformazione digitale”. La presenza nel Marketplace consente alle aziende clienti di Google Cloud di integrare rapidamente Interacta nei propri ambienti digitali, beneficiando di una piattaforma pronta all’uso, sicura e compatibile con gli standard più avanzati in termini di governance, compliance e interoperabilità.



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