La Commissione Europea ha lanciato una “Tabella di marcia verso i Nature Credits“, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti privati in azioni che proteggono e preservano la natura, premiando coloro che le realizzano e vi investono.
Cosa sono i crediti natura?
I crediti natura rappresentano un investimento in azioni positive per la natura da parte di un’azienda, un’istituzione finanziaria, un ente pubblico o un cittadino, che in cambio può beneficiare di ecosistemi più puliti, riduzione dei rischi, miglior reputazione e maggiore accettabilità sociale per i propri progetti. Tali azioni positive per la natura possono essere valutate e certificate da un’organizzazione indipendente, garantendo così credibilità agli investitori. Le azioni supportate dai crediti natura possono assumere forme diverse es. ripristino delle zone umide o l’estensione delle aree forestali.
Essendo i tre quarti delle imprese dell’area euro dipendenti dalla natura, i crediti natura stanno emergendo come uno strumento innovativo che cambia il modo in cui valutiamo la natura e come un asset capace di attrarre investitori. Rappresentano un’opportunità sia per le imprese che per la restaurazione della natura: rafforzeranno la biodiversità e preserveranno gli habitat, generando al contempo entrate per chi lavora per proteggere la natura e per gli investitori.
Prospettive future
La Tabella di marcia adottata dalla Commissione Europea e sviluppata con gli stakeholder propone un approccio dal basso verso l’alto che contribuirà a colmare l’attuale gap negli investimenti ecologici. I crediti natura integreranno i finanziamenti pubblici esistenti per la biodiversità come fonte aggiuntiva e volontaria di finanziamento per azioni positive per la natura.
La tabella di marcia mira a sviluppare standard chiari e una certificazione affidabile per queste azioni positive per la natura, rendendo i crediti natura efficaci e affidabili, evitando al contempo oneri amministrativi per chi aderisce a tali schemi. Si farà inoltre riferimento a standard già esistenti. Insieme a una governance solida, ciò è fondamentale per evitare il greenwashing.
L’UE si è impegnata a destinare il 10% del proprio bilancio alla biodiversità entro il 2026-2027 e a raddoppiare la spesa per la biodiversità esterna a 7 miliardi di euro. Considerando che sono necessari circa 65 miliardi di euro all’anno per gli investimenti nella biodiversità , la combinazione di finanziamenti pubblici e privati sarà essenziale per ottenere risultati su larga scala e rapidamente.
La Commissione invita tutte le parti interessate — imprese, scienziati, governi e società civile — a partecipare alla definizione di questa iniziativa tramite una consultazione aperta fino al 30 settembre 2025. Per garantire uno sviluppo coordinato e inclusivo di un mercato affidabile dei crediti natura, la Commissione istituirà un nuovo gruppo di esperti per promuovere un approccio dal basso, basato sul coinvolgimento diretto degli stakeholder interessati. Le candidature per la prima fase di selezione possono essere presentate entro e non oltre il 10 settembre 2025.
Fonte: Com. Stampa Commissione UE
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