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In prefettura la firma del protocollo sullo sfruttamento sul lavoro


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È stato firmato in prefettura il Protocollo d’Intesa per la prevenzione dello sfruttamento lavorativo nel territorio provinciale. Alla presenza del Prefetto Cinzia Teresa Torraco e delle principali istituzioni locali, l’accordo sancisce un’alleanza tra enti pubblici, forze dell’ordine, parti sociali, datoriali e associazioni di categoria, per contrastare in modo strutturale e coordinato ogni forma di caporalato e lavoro irregolare.

Tra i promotori dell’iniziativa, Coldiretti Genova, rappresentata dal presidente Luca Dalpian e dal direttore Paolo Campocci, ha ribadito la necessità di un’azione “permanente” a tutela della legalità e dei diritti fondamentali. L’organizzazione agricola ha annunciato che proseguirà l’attività di assistenza alle imprese tramite gli sportelli territoriali, promuovendo l’adozione dei contratti di lavoro, il rispetto della normativa su salute e sicurezza, la trasparenza nelle assunzioni e l’accesso agli sgravi previsti per i datori di lavoro. Previsti anche seminari formativi e un monitoraggio attivo sulle aziende associate.

“Quella di oggi è una tappa importante nel percorso di tutela della legalità e dei diritti fondamentali nel mondo del lavoro”, hanno dichiarato Dalpian e Campocci.

“Coldiretti Genova conferma il proprio impegno concreto a fianco delle istituzioni per contrastare ogni forma di intermediazione illecita, promuovendo il rispetto del contratto provinciale di lavoro, delle norme sulla salute e sicurezza e dei principi di trasparenza che devono caratterizzare l’agricoltura ligure.”

L’organizzazione ha confermato la partecipazione attiva al nuovo tavolo di coordinamento e monitoraggio istituito presso la Prefettura, presieduto dal Prefetto, e ha annunciato che proseguiranno le attività di informazione e assistenza alle imprese agricole tramite gli sportelli territoriali. Focus sul supporto alla corretta applicazione del contratto di lavoro, sulle modalità di assunzione della manodopera stagionale e non, sulla normativa vigente e sugli eventuali sgravi contributivi.

Coldiretti Genova si impegna anche a promuovere seminari e percorsi formativi per diffondere la cultura della legalità nel settore agricolo, tutelando sia i lavoratori che le imprese virtuose. Continuerà inoltre l’attività di monitoraggio sulle imprese associate, con l’impegno a segnalare tempestivamente eventuali irregolarità.

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Il Protocollo, valido per quattro anni, rientra in una strategia condivisa sostenuta da Regione Liguria, con la presenza del presidente Marco Bucci, dalla Prefettura di Genova, dal Comune di Genova, dalle forze dell’ordine, dagli enti ispettivi e previdenziali, dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali.

Proprio Cgil, Cisl e Uil Genova e Liguria, firmatarie dell’accordo, hanno sottolineato il significato dell’iniziativa:

“Un cambio di passo anche rispetto alla cultura del contrasto allo sfruttamento”, dichiarano Igor Magni (segretario generale Cgil Genova), Paola Bavoso (segretaria regionale Cisl Liguria) e Giuseppe Gulli (segretario organizzativo Uil Liguria).

“Innanzi tutto, occorre dare piena efficacia agli strumenti già a disposizione per il contrasto allo sfruttamento. Con il protocollo affermiamo ancora una volta l’impegno quotidiano teso al miglioramento delle condizioni lavorative delle persone più esposte come, ad esempio, gli immigrati. Occorre vigilare sul rispetto dei contratti, su salute e sicurezza, sulla formazione, sul diritto alla casa e l’accesso alla sanità e ai servizi sociali” – proseguono i tre sindacalisti –

“Mettersi in rete con enti, istituzioni, associazioni e parti datoriali consentirà un cambio di passo anche rispetto alla cultura del contrasto allo sfruttamento lavorativo. Non è una sanzione che può migliorare le condizioni di vita dei lavoratori sfruttati, ma l’allontanamento dal mercato del lavoro di quelle imprese deleterie per la società che, con le loro azioni criminali, hanno agito in violazione dei diritti umani. Questo deve essere chiaro”.

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