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Artigianato, nuovi criteri per valorizzare mestieri, giovani e imprese


Un passo concreto per sostenere con più forza l’identità produttiva del Trentino e avvicinare le nuove generazioni alle professioni artigiane anche attraverso manifestazioni specifiche. È questo il cuore della delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’artigianato Roberto Failoni. Il provvedimento aggiorna in modo significativo i criteri per la concessione di contributi destinati a iniziative di valorizzazione dell’artigianato locale, recependo le novità introdotte alla legge di settore. Accanto ad associazioni ed enti senza scopo di lucro, ora anche le imprese artigiane potranno accedere ai contributi, fino a un massimo dell’80% della spesa ritenuta ammissibile. “Con questo intervento – spiega l’assessore Failoni – vogliamo rafforzare il sostegno all’artigianato non solo come settore economico, ma come patrimonio culturale, sociale e identitario del nostro territorio. Mettiamo in campo strumenti più efficaci e tempestivi per promuovere qualità, innovazione e trasmissione del sapere artigiano alle nuove generazioni”. La nuova disciplina ha visto il recepimento del parere favorevole dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese – Confartigianato Trentino.

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Foto Gianni Penasa]

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L’ambito di intervento non riguarda più solo la promozione della professione artigiana, ma anche la valorizzazione dell’artigianato trentino e dei suoi prodotti, dando pieno riconoscimento alla ricchezza e alla qualità di questo settore. Lo sguardo è rivolto in particolare ad iniziative di interesse provinciale con un elevato grado di rilevanza dal punto di vista professionale, culturale o formativo. Si guarda in particolare a manifestazioni o eventi che qualificano e promuovono l’artigianato trentino, le imprese, i prodotti artigianali trentini, o che si propongono di diffondere sul territorio provinciale tematiche riguardanti l’artigianato e l’avvicinamento alla professione dei giovani.
La delibera introduce importanti novità anche dal punto di vista operativo. Viene rivisto e potenziato il sistema di valutazione dei progetti, con parametri più specifici e adatti a valorizzare l’originalità, la qualità e l’impatto delle iniziative presentate. Sono stati aggiornati i massimali di spesa, portando il limite massimo da 200mila a 250mila euro, e fissata una nuova soglia minima di 5.000 euro, per garantire il sostegno a progetti di maggiore consistenza e valore. Migliora anche l’efficienza amministrativa: la procedura per la concessione dei contributi è stata snellita, con l’eliminazione del parere obbligatorio del comitato consultivo e una riduzione dei tempi di istruttoria da novanta a sessanta giorni.
Ulteriore elemento qualificante è la possibilità di distinguere e valutare separatamente iniziative dedicate alla promozione dell’artigianato, attività rivolte alla formazione e all’avvicinamento dei giovani alle professioni artigiane e progetti che integrano entrambe le finalità. Questo consente di premiare con maggiore precisione i contenuti più rilevanti e strategici.

(a.bg)



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