Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Camera Moda presenta le sue proposte in Senato


Di

Adnkronos

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Pubblicato il



11 luglio 2025

Camera nazionale della moda italiana ha trasmesso alla nona Commissione permanente del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) un contributo formale in merito al disegno di legge n. 1561, volto alla conversione del decreto-legge 92/2025 e contenente ‘Misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi’.

Carlo Capasa – DR

Il decreto, entrato in vigore il 27 giugno scorso, si propone di raggiungere quattro macro-obiettivi: garantire la continuità produttiva e la salvaguardia occupazionale nei poli industriali strategici; agevolare i processi di riconversione industriale; rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali e offrire un supporto mirato ai comparti in difficoltà, con particolare attenzione al settore della moda, riconosciuto come centrale per il Made in Italy.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Alla luce della fase congiunturale sfavorevole dovuta a diversi fattori e tra questi: nuovi dazi Usa, cambiamento di atteggiamento nei confronti dell’import in Cina, guerre che ostacolano la circolazione commerciale i dati aggiornati indicano, per i primi mesi del 2025, un calo del 5,8% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dunque un’impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per tale ragione Cnmi ha promosso un confronto interno con le imprese associate, giungendo alla definizione di un contributo articolato e propositivo in merito al disegno di legge n.1561 in corso di esame presso la 9a commissione permanente. 

“Abbiamo accolto con favore l’emanazione del decreto-legge 92/2025″, afferma Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, “perché rappresenta un concreto riconoscimento dell’importanza economica e culturale della moda italiana e dell’impegno profuso da Cnmi, in particolar modo nell’ultimo anno, per approfondire il dialogo con le Istituzioni. In questa fase complessa è fondamentale dotare il settore degli strumenti necessari per resistere, ripartire e innovare. Per questa ragione Cnmi ha formulato il proprio specifico contributo al Dl che tiene conto dell’ampiezza della filiera della moda e della sua centralità nel Made in Italy”.

Nel contributo trasmesso al Senato, Cnmi segnala alcune misure condivise in tutti i segmenti della filiera – in particolare quelle contenute all’art. 10 del Decreto – ma avanza anche tre proposte chiave per rafforzare l’efficacia dell’intervento: Semplificazione dell’accesso alla Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo), soprattutto per le pmi fino a 100 dipendenti, attraverso un’estensione delle durate e una gestione meno burocratica; introduzione di strumenti strutturali di sostegno al rilancio della Moda, sia fiscali che finanziari, che incentivino investimenti industriali senza vincoli territoriali o dimensionali; rilancio del credito d’imposta per design e ideazione estetica, prorogandone l’efficacia fino al 2027 (in scadenza a fine 2025) e incrementando l’aliquota ad almeno il 10%, per garantire competitività internazionale e innovazione creativa.

Cnmi segnala, inoltre, nel documento, un dato che fornisce una precisa idea della situazione attuale: nel 2024 il dato relativo al ricorso alla cassa integrazione delle imprese del settore è risultato quattro volte superiore a quello relativo all’annualità precedente.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita