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Vittorio Alpi: “L’innovazione è il nostro orizzonte naturale”


Il Presidente di ALPI Wood Design ci racconta oltre un secolo di storia, valori e progetti che uniscono tradizione artigianale e visione moderna

Vittorio Alpi by Veronica Gaido

Da oltre un secolo rappresenta l’eccellenza nel settore del design e dell’arredamento in legno, parliamo di ALPI Wood and Design la cui storia inizia nel 1919, grazie alla visione artigianale del fondatore Pietro Alpi, evolvendosi nel tempo attraverso innovazioni tecnologiche e un forte impegno verso la sostenibilità.

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Oggi, l’azienda si distingue per la capacità di coniugare tradizione e modernità, offrendo superfici in legno di altissima qualità, personalizzate e rispettose dell’ambiente. La collaborazione con designer di fama internazionale e progetti innovativi come ALPI Agreste testimoniano la sua attenzione all’estetica, alla responsabilità sociale e alla tutela delle risorse naturali. Nel corso di questa chiacchierata, il presidente Vittorio Alpi ci racconterà come ALPI affronta le sfide del mercato globale, le sue strategie di innovazione e i valori che guidano ogni sua creazione, con l’obiettivo di continuare a essere un punto di riferimento nel mondo del design sostenibile.

Può raccontarci la storia di ALPI Wood and Design e come è nata l’azienda nel settore del design e dell’arredamento?

La storia di ALPI nasce dall’intreccio tra tradizione artigianale e visione industriale. Tutto ha inizio nel 1919, quando mio nonno, Pietro Alpi fonda un laboratorio di alta ebanisteria che, nel tempo, diventa la prima realtà al mondo a industrializzare la produzione del legno composto.

Il passaggio da laboratorio a industria avviene già dagli anni ’50 con mio padre Valerio Alpi che porta l’azienda a una distribuzione capillare su scala nazionale. Il vero salto, però, arriva nel 1961 con la nascita di ALPIlignum: il primo tranciato composto, un’intuizione resa possibile da una solida competenza artigianale e da un forte investimento in ricerca tecnologica.

Nel 1975, ALPI apre il primo stabilimento in Camerun per garantire una filiera trasparente e sostenibile nella fornitura del legno. E dagli anni ’80, con il mio ingresso in azienda, iniziano le collaborazioni con designer internazionali. Da quell’incontro tra mondo industriale e cultura del progetto è nata l’anima contemporanea di ALPI. Un’identità oggi rafforzata dalla direzione artistica di Piero Lissoni, che accompagna l’azienda dal 2015 in un percorso di stile, ricerca e coerenza estetica.

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Quali sono i valori fondamentali che guidano il vostro lavoro e la vostra produzione?

La nostra bussola è la responsabilità. Ogni scelta che facciamo, dalla gestione delle foreste al design del prodotto, è guidata da un impegno profondo per l’ambiente e per le persone.

Dal 1975 gestiamo direttamente oltre 360.000 ettari di foresta in Camerun, tutti certificati FSC®. Questo significa rispettare non solo le normative ambientali e sociali locali, ma anche promuovere sviluppo, formazione e tutela delle comunità che vivono in quei territori. Siamo convinti che la salvaguardia della natura sia fondamentale: per questo ALPI ha investito in un vivaio che ci permette di reimpiantare alberi e preservare la biodiversità.

 In che modo ALPI Wood and Design integra la sostenibilità e l’uso di materiali ecologici nelle sue creazioni?

Per noi la sostenibilità è uno dei capisaldi della produzione.  Un esempio recente è ALPI Agreste, una collezione nata nel 2025 in collaborazione con Estúdio Campana. È un omaggio alla Caatinga, il paesaggio secco e desertico del nord-est del Brasile, terra d’origine di Humberto Campana.

La superficie richiama le crepe del terreno arido, ma il vero messaggio è nella sostanza: questo progetto incarna l’arte dell’upcycling, dando nuova vita ai materiali di scarto, trasformandoli in superfici di grande valore estetico e narrativo.

Quali sono le tendenze più interessanti nel settore del design del legno e come si differenzia la vostra azienda rispetto alla concorrenza?

Il mondo del design oggi è spinto da due grandi forze: la personalizzazione estrema e il bisogno di sostenibilità concreta. Da una parte c’è la richiesta di superfici uniche, capaci di raccontare identità; dall’altra, una crescente attenzione a come e con che cosa vengono realizzati i prodotti.

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ALPI riesce a distinguersi proprio su questo doppio fronte. Grazie alla nostra esperienza nella composizione del legno e alla flessibilità produttiva, siamo in grado di offrire soluzioni su misura, con un alto livello di dettaglio, varietà cromatica e precisione.

Ma è soprattutto il nostro approccio etico a fare la differenza. Le nostre collaborazioni con designer come Lissoni, GamFratesi, Raw Edges o Estúdio Campana, non sono solo esercizi di stile, ma progetti che nascono da un dialogo profondo su valori e visione del futuro.

Potrebbe condividere alcuni dei progetti più significativi o innovativi che avete realizzato recentemente?

Tra i progetti recenti che più ci hanno emozionato ci sono sicuramente ALPI Kasumi e ALPI Futae, nati dalla collaborazione con nendo. Due collezioni che riflettono l’anima poetica e raffinata del design nipponico.

Kasumi, con le sue sfumature eteree in tonalità Grey e Blue, è frutto di un’inedita sovrapposizione cromatica che crea un effetto visivo quasi impalpabile. Futae, invece, gioca sulle dimensioni delle venature per evocare texture naturali come la corteccia o la pietra.

Questi progetti sono la dimostrazione di come tecnologia e sensibilità creativa possano fondersi in superfici che non sono solo funzionali, ma anche emozionali.

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 Come affrontate le sfide legate alla personalizzazione e alle richieste specifiche dei clienti?

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Assecondare la creatività dei nostri clienti è una delle sfide più stimolanti. Ogni progetto è una storia diversa, con esigenze uniche. Il nostro compito è tradurre quelle visioni in realtà, offrendo materiali che siano non solo belli, ma anche coerenti con il concept architettonico o industriale.

Per farlo, abbiamo sviluppato un modello operativo flessibile: affianchiamo il progettista fin dalle prime fasi, lavoriamo insieme sulle campionature, ottimizziamo la resa estetica, e assicuriamo supporto fino al post-vendita.

La nostra divisione R&D è in costante dialogo con le tendenze globali per anticipare esigenze ancora inespresse e trasformarle in soluzioni tangibili.

Quali sono i vostri obiettivi futuri e le innovazioni che intendete portare nel mondo del design e dell’arredamento?

L’innovazione è il nostro orizzonte naturale. Non la intendiamo solo in senso tecnologico, ma come un’attitudine continua a rimettere in discussione le certezze e a cercare nuove strade. Guardiamo al futuro con la volontà di ampliare il concetto stesso di superficie lignea, esplorando nuove lavorazioni e approcci inediti.

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