PIOMBINO. I simboli in politica hanno un peso. Sono parte di una liturgia che punta a sottolineare l’importanza di ciò che si compie. Nella giornata romana in cui si traccia la rotta del polo siderurgico di Piombino ce n’è più di uno. Il primo segno sono le firme dell’accordo quadro, nell’ambito dell’accordo di programma del polo siderurgico di Piombino, per la gestione del personale. Arriva nella tarda mattinata, dopo un ultimo confronto tra le parti. Non sono ammessi rinvii.
Si è scelto di organizzare il tutto in occasione della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina 2025, l’evento è co-organizzato dall’Italia e dall‘Ucraina. Quelle firme sono il semaforo verde per firmare nel pomeriggio l’accordo di programma tra Metinvest-Danieli e le istituzioni italiane per la realizzazione del progetto Digital Steel Project. E lo si è fatto nella cornice della “Nuvola” di Fuksas, il centro congressi nel quartiere romano dell’Eur.
Gli attori in gioco nel percorso di rilancio del polo siderurgico si ritrovano al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). È una partita di incastri ed equilibri.
Ma anche una sfida, in cui il tempo non è una variabile indipendente. Intanto, c’è la garanzia per i 1.295 lavoratori del bacino che fa capo a Jsw di venire tutti rioccupati entro il 2028. Di questi 500 sono legati al progetto di revamping del treno rotaie che fa capo al gruppo Jindal, gli altri con l’avanzare dei lavori verranno inseriti nella nuova acciaieria elettrica targata Metinvest Adria. «L’intesa raggiunta rappresenta un passaggio cruciale non solo per Piombino e per l’industria siderurgica italiana, ma per tutta l’Europa che crede nella solidarietà e nella ricostruzione – spiega il ministro delle Imprese Adolfo Urso – con l’accordo di programma avviamo un progetto strategico che rilancia il sito produttivo, facendone un polo di avanguardia con tecnologie verdi, sostenibilità ambientale e nuova occupazione». Secondo il ministro «è il risultato di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e comunità locali, un esempio virtuoso di cooperazione internazionale. Piombino si affermerà come un asset fondamentale anche per la rinascita dell’Ucraina perché, di fatto, lì sarà realizzato un polo siderurgico che in qualche misura sostituirà quello che è stato distrutto a Mariupol».
A firmare l’intesa Metinvest Adria – joint venture tra Metinvest Group e Danieli Group – insieme al Mimit e ai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, del Lavoro e delle Politiche sociali, Regione Toscana e Comune di Piombino. Inoltre, è stato definito l’accordo di sviluppo con il Mimit, strumento fondamentale per accompagnare l’investimento industriale con misure di supporto pubblico. Ed è stata ottenuta, contestualmente, la garanzia assicurativa Sace, che sarà operativa con il via libera da parte del ministro dell’Economia e della finanze.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani non ci gira intorno: «È un punto di svolta». E si trova d’accordo con il sindaco di Piombino Francesco Ferrari: «Una data storica per la nostra città».
Il presidente Giani rivendica il ruolo «fondamentale della Regione per giungere al traguardo, compresa una presa di posizione ferma che ha favorito la chiusura dell’accordo sindacale». E ricorda che «l’approvazione nei tempi richiesti di tutti gli atti necessari ha favorito un’intesa sindacale innovativa, che vede coinvolte ben due aziende, una con lavoratori alle proprie dipendenze e una che si farà carico di una parte di questi ultimi in futuro». Ma soprattutto, sottolinea Giani, «in questi anni abbiamo garantito l’attrattività del sito, investendo sul porto, nelle bonifiche, favorendo la realizzazione della bretella tra porto e Aurelia, non facendo mai mancare il sostegno ai lavoratori in cassa integrazione». Un lavoro dunque non ancora terminato, fa notare Giani: «Ora dobbiamo arrivare all’accordo di programma con Jsw, perché vogliamo giungere anche a un investimento sui laminatoio da parte degli Indiani, oltre agli ulteriori impegni programmatici contenuti nell’accordo di programma su cui occorrerà lavorare assieme a enti locali e alle agenzie tecniche nazionali».
Il piano Metinvest Adria prevede la realizzazione nelle aree industriali di Ischia di Crociano – dove insistono gli impianti dismessi da Jsw- di un impianto siderurgico di nuova generazione, per un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi relativi alla fornitura tecnologica di Danieli. Si tratta di un progetto strategico per l’Italia, che consentirà di rilanciare l’intero polo industriale. Il progetto prevede la creazione di circa 1.100 posti di lavoro stabili tra diretti e indiretti. Si arriverà alla realizzazione di una moderna acciaieria elettrica capace di produrre 2, 7 milioni di tonnellate annue di coils.
«Non firmiamo solo un accordo – sostiene Yuriy Ryzhenkov, Ceo di Metinvest Group – , ma diamo il via a un progetto che parla di ricostruzione, resilienza e cooperazione internazionale. Il polo di Piombino diventerà un punto di riferimento per l’industria italiana e un pilastro per la ripresa dell’Ucraina. Siamo orgogliosi di contribuire a entrambe queste missioni».
L’amministratore delegato di Metinvest Adria, Luca Villa ricorda che la firma «è il frutto di oltre un anno di lavoro e rappresenta un passo fondamentale verso la positiva realizzazione del nostro progetto. Aver concluso in parallelo tre snodi decisivi come l’accordo sindacale, l’accordo di sviluppo con Invitalia e la copertura assicurativa di Sace, conferma quanto il progetto sia solido e ben strutturato. Ora abbiamo imboccato il rettilineo finale verso l’avvio concreto delle attività».
Mentre Giacomo Mareschi Danieli, Ceo di Danieli Group sottolinea che «Danieli metterà a disposizione le sue tecnologie più avanzate, con l’obiettivo di costruire un impianto sostenibile, ad alta efficienza energetica e orientato all’industria green. Questo progetto dimostra come innovazione e reindustrializzazione possano andare di pari passo».
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