I consiglieri Maida, Foti e Rauti chiedono trasparenza sull’utilizzo dei 267 mila euro destinati allo sviluppo delle aree interne
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L’opposizione consiliare accende i riflettori sulla gestione dei fondi per i comuni marginali. In una richiesta ufficiale inviata al sindaco, al segretario comunale e per conoscenza al Prefetto di Catanzaro, i consiglieri comunali di minoranza Vito Maida, Claudio Foti e Giuseppe Antonio Rauti chiedono “chiarimenti dettagliati sull’impiego delle risorse attribuite a Chiaravalle Centrale dal DPCM 30 settembre 2021”.
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel settembre 2021, ha istituito un fondo triennale per sostenere lo sviluppo economico e la coesione sociale nei piccoli comuni italiani colpiti dal fenomeno dello spopolamento. A Chiaravalle Centrale è stata assegnata una dotazione complessiva pari a 267.499,46 euro, ripartita in tre annualità di pari importo tra il 2021 e il 2023. Secondo quanto riportato dai consiglieri, l’amministrazione avrebbe attivato finora “solo le prime due annualità”, lasciando aperti interrogativi sull’utilizzo dell’ultima tranche.
Nella richiesta protocollata, Maida, Foti e Rauti sollecitano” l’elenco completo dei beneficiari che hanno ottenuto contributi, suddivisi in base alle tre misure previste dal decreto: la concessione in comodato gratuito di immobili comunali per l’avvio di attività economiche, i contributi a fondo perduto per nuove imprese, e gli incentivi per il trasferimento della residenza con ristrutturazione dell’immobile”. I tre esponenti di opposizione chiedono inoltre di conoscere “quali attività di controllo siano state svolte dall’amministrazione in merito alla permanenza dei requisiti da parte dei beneficiari, e se siano stati redatti verbali o atti ispettivi a seguito di verifiche”.
Un punto centrale della richiesta riguarda anche “l’eventuale revoca dei contributi in caso di irregolarità, come la cessazione anticipata delle attività o il mancato mantenimento della residenza, elementi che se accertati comporterebbero la restituzione delle somme percepite”.
L’iniziativa dei tre consiglieri si inserisce in un più ampio percorso di vigilanza istituzionale che, negli ultimi mesi, ha portato il gruppo di minoranza a denunciare “criticità nella gestione delle risorse pubbliche” e a sollecitare l’intervento delle autorità competenti. In questo caso, l’obiettivo dichiarato è fare “piena luce sulla destinazione di fondi statali nati per contrastare l’emarginazione e rivitalizzare il tessuto economico e sociale di un territorio già provato dalla crisi e dallo spopolamento”.
Il Comune, ora, è chiamato “a fornire risposte puntuali e documentate”. Ma l’iniziativa dell’opposizione – nel solco di un’azione politica incentrata su legalità, trasparenza e controllo – potrebbe avere ripercussioni anche oltre l’ambito amministrativo, contribuendo a riaccendere il dibattito pubblico sulla reale efficacia delle politiche per le aree interne.
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