Promuovere il benessere dei lavoratori, rafforzare la coesione aziendale, contrastare il
dumping contrattuale e valorizzare la contrattazione collettiva genuina.
Sono stati questi gli obiettivi al centro dell’azione di Confcommercio Puglia, come ha commentato il segretario regionale Giuseppe Chiarelli, fatti valere nel confronto partenariale nella predisposizione dell’avviso “Welfare aziendale” della Regione Puglia.
La misura – approvata con Determina dirigenziale n° 734 del 26 giugno 2025 – è finanziata con risorse del Programma Regionale FESR-FSE+ 2021–2027 e rientra nell’ambito della Priorità 7 “Promuovere un’occupazione di qualità e sostenibile”, Azione 7.11. L’intervento consente alle imprese pugliesi di ottenere contributi a fondo perduto fino all’80%, fino a un massimo di 5.000 euro per ciascun dipendente con figli a carico, 2.500 euro per ciascun dipendente senza figli a carico. L’importo complessivo massimo concedibile per ogni impresa è pari a 100.000 euro.
Una delle novità più significative dell’avviso è la premialità riconosciuta ai progetti disciplinati da un accordo sottoscritto con un Ente bilaterale territoriale. Un riconoscimento formale al ruolo strategico degli organismi paritetici, fondamentali per sostenere il welfare contrattuale, garantire trasparenza e costruire soluzioni eque e condivise.
«Si tratta di un’opportunità concreta per le imprese pugliesi che vogliono investire sulla qualità del lavoro, con strumenti sostenibili e collaborativi» ha dichiarato Vito D’Ingeo, presidente di Confcommercio Puglia. «La scelta della Regione di valorizzare la bilateralità conferma la centralità del dialogo sociale, a tutela dei lavoratori ma anche della competitività aziendale, i nostri Ccnl garantiscono condizioni di lavoro eque, sostenute da servizi reali come la formazione, la sanità integrativa e il welfare. L’Ente Bilaterale è lo strumento più efficace per tradurre questi principi in misure concrete e personalizzate per ogni azienda del territorio e soprattutto per fidelizzare i dipendenti».
Ad approfondire gli aspetti operativi è intervenuto Mauro Portoso, direttore di Confcommercio Bari-Bat e dell’Ente bilaterale territoriale: «Abbiamo predisposto un modello di accordo aziendale già validato, pronto all’uso per le imprese che intendono accedere al bando. Offriamo consulenza, accompagnamento e supporto amministrativo. L’obiettivo è duplice: semplificare l’accesso ai fondi e garantire la coerenza con il contratto nazionale di riferimento. Così si crea un circolo virtuoso tra legalità, benessere e sviluppo».
Il fenomeno del dumping contrattuale rappresenta una delle principali distorsioni del mercato del lavoro: l’applicazione di contratti collettivi non rappresentativi determina retribuzioni inferiori, minori tutele per i lavoratori e una concorrenza sleale tra imprese.
Secondo i dati più aggiornati, lo scostamento salariale tra un contratto pirata e un Ccnl Confcommercio può superare gli 8.500 euro annui per dipendente, con conseguente danno per i lavoratori e per l’intero sistema di welfare pubblico e contrattuale. Confcommercio Puglia ribadisce quindi l’importanza di valorizzare i contratti nazionali genuini, che prevedono strumenti concreti come la bilateralità, la formazione continua, la sanità integrativa, la sicurezza e un sistema di welfare strutturato. Gli Enti Bilaterali di settore e territoriali rappresentano un presidio concreto di legalità, supportano le imprese nella corretta applicazione del contratto collettivo e rafforzano la qualità dell’occupazione.
L’avviso è a sportello con procedura valutativa e sarà attivo fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Confcommercio Puglia invita tutte le imprese a cogliere questa importante opportunità, rivolgendosi alle sedi territoriali e agli Enti Bilaterali del sistema Confcommercio per ricevere assistenza personalizzata nella redazione degli accordi aziendali e nell’attuazione dei piani di welfare.
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