Arezzo, 12 luglio 2025 – Arezzo protagonista in Europa: OpenCom nel progetto Horizon Talent Pass da tre milioni per l’economia circolare
Il centro aretino tra i 10 partner del progetto Horizon Europe che punta a sviluppare mobilità dei talenti e trasferimento di conoscenze nel settore della sostenibilità OpenCom, il centro aretino specializzato nell’investigazione di nuove competenze e nella progettazione di curricula innovativi, è stato selezionato come partner del progetto europeo Talent Pass, un’iniziativa da 3 milioni di euro finanziata dal programma Horizon Europe per potenziare la mobilità dei talenti nell’economia circolare. Il progetto coinvolge 10 istituzioni di 7 paesi europei e durerà 48 mesi, dal giugno 2025 al maggio 2029.
Il coordinamento è affidato all’Istituto di Chimica Macromolecolare “Petru Poni” di Iași in Romania, mentre il consorzio include partner di Romania, Slovenia, Portogallo, Spagna, Italia, Regno Unito e Turchia. L’obiettivo principale è creare un ecosistema di innovazione più integrato, concentrandosi sui “widening countries” – i paesi europei con minori capacità di ricerca e sviluppo – per colmare il divario tra ricerca accademica e applicazione industriale. “La partecipazione a Talent Pass rappresenta un’opportunità strategica per mettere a disposizione del consorzio europeo la nostra esperienza nell’analisi dei fabbisogni formativi e nello sviluppo di percorsi di apprendimento innovativi”, ha dichiarato il Direttore Generale di OpenCom, Fabio Frangipani. “Il nostro contributo si concentrerà sulla progettazione di curricula specialistici per l’economia circolare e sul trasferimento di metodologie pedagogiche avanzate”.
La rilevanza di questa iniziativa va ben oltre i confini della ricerca accademica. In un momento storico in cui l’Europa affronta sfide epocali – dalla transizione energetica alla competizione tecnologica globale, dalla necessità di ridurre la dipendenza dalle materie prime all’urgenza di creare modelli economici sostenibili – progetti come Talent Pass rappresentano investimenti strategici nel capitale umano. La capacità di trattenere e valorizzare i talenti europei, particolarmente nei paesi con economie in transizione, diventa cruciale per mantenere la competitività del continente e realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo.
Il progetto si articola in quattro aree di intervento: formazione specialistica, programmi di secondment (distacchi temporanei), gestione e comunicazione. Particolare attenzione sarà dedicata alla riqualificazione del personale di ricerca in settori come gestione sostenibile dei progetti, trasferimento tecnologico, diritti di proprietà intellettuale e imprenditorialità. Tra gli obiettivi specifici figura il contrasto al “brain drain” – la fuga dei cervelli – aumentando le opportunità di carriera per i ricercatori nei loro paesi di origine.
Il consorzio riunisce istituzioni di eccellenza come l’Istituto Nazionale di Ricerca per l’Ecologia Industriale di Bucarest, l’Istituto Chimico di Lubiana, l’Associazione dell’Istituto Superiore Tecnico di Lisbona, l’Unismart di Padova, Crowdhelix Limited di Londra, oltre a partner industriali come Farplas (Turchia) e Chimcomplex (Romania). Questa diversità geografica e settoriale garantisce un approccio multidisciplinare che combina diversi livelli di expertise.
Talent Pass si allinea con il Piano d’Azione per l’Economia Circolare dell’UE e con l’Agenda Politica dell’Area Europea della Ricerca 2022-2024, puntando a sviluppare una massa critica di ricercatori competenti dotati delle conoscenze necessarie per guidare l’innovazione nel settore. Gli impatti attesi spaziano dal rafforzamento della comunità di ricerca europea all’incremento della competitività scientifica, dalla creazione di posti di lavoro sostenibili alla riduzione della pressione sulle risorse naturali. La partecipazione di OpenCom a questo progetto europeo conferma il ruolo del centro aretino nel panorama dell’innovazione pedagogica e della formazione professionale, posizionandolo come punto di riferimento per lo sviluppo di competenze emergenti nella transizione verso un’economia più sostenibile.
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