La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato un nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro con istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali a sostegno degli sforzi di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina
Roma/Bruxelles. Si è tenuta a Roma il 10 e l’11 luglio la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, dedicata al sostegno internazionale per gli investimenti per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese.
Si è discusso sul ruolo dell’imprenditorialità nell’afflusso di capitali privati indispensabili alla ricostruzione dell’Ucraina; la reintegrazione dei cittadini, per ricostituire il tessuto sociale del Paese a partire dalle infrastrutture civili; il coinvolgimento delle Autorità locali e regionali nel processo di ripresa; inoltre di riforme, intese a promuovere l’avanzamento del processo di adesione di Kiev all’Unione Europea.
Questo è il quarto appuntamento dopo Lugano (2022), Londra (2023) Berlino (2024).
Intanto, il nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro, firmato con Istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali nell’ambito del Quadro di Investimento per l’Ucraina, include 1,8 miliardi di euro in garanzie sui prestiti e 580 milioni di euro in sovvenzioni.
Inoltre, la Presidente von der Leyen ha annunciato, in un approccio di Team Europe, la creazione del più grande fondo azionario in Ucraina: un nuovo Fondo Bandiera Europeo per la Ricostruzione dell’Ucraina, sostenuto dalla Commissione Europea – tramite la Banca Europea per gli Investimenti – da Francia, Germania, Italia e Polonia.
Gli accordi odierni includono: – Sostegno alle PMI: 500 milioni di euro in garanzie e sovvenzioni per aiutare le piccole imprese ucraine, comprese le start-up e quelle che impiegano veterani e sfollati. – Mobilitazione di investimenti strategici: 600 milioni di euro per progetti privati su larga scala in settori chiave come energia, trasporti e produzione manifatturiera.- Ricostruzione di città e comunità: 520 milioni di euro per infrastrutture municipali nelle zone colpite dalla guerra, tra cui assistenza sanitaria, mobilità urbana e edilizia abitativa. – Sicurezza energetica e transizione verde: 265 milioni di euro per stabilizzare la rete energetica ucraina, ricostruire la capacità di produzione di energia rinnovabile e migliorare l’efficienza energetica. – Infrastrutture critiche: 310 milioni di euro per riparare e ricostruire infrastrutture critiche, tra cui alloggi, ospedali e strutture mediche.
L’UE sta inoltre intensificando le iniziative di difesa, tra cui il programma Strategic Armaments Facilitation Europe (SAFE) e le riforme del Fondo europeo per la difesa, che andranno a beneficio dell’industria e degli sforzi militari dell’Ucraina.
Come è emerso dalla Conferenza di Roma, all’Italia toccherà la ricostruzione di Odessa, di cui restaurerà il patrimonio culturale ed in particolare la cattedrale della Trasfigurazione, la Filarmonica ed il museo delle belle arti.
In aggiunta, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha firmato altresì un accordo con il Viceministro per lo Sviluppo delle Comunità e dei Territori Alona Shkrum per l’avvio di una cooperazione strategica tra Italia e Ucraina nel settore dei trasporti marittimi e dello sviluppo portuale, definendo una collaborazione di lungo termine finalizzata alla ricostruzione, alla modernizzazione e all’infrastrutturazione dei porti ucraini danneggiati dal conflitto.
Abele Carruezzo
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