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requisiti, importi e funzionamento (Ultime novità INPS luglio 2025)


Con il comunicato dell’11 luglio 2025, l’INPS ha chiarito requisiti e modalità di accesso alla nuova Prestazione universale per anziani, più conosciuta come bonus anziani 2025. La misura rappresenta un cambio di passo nelle politiche di assistenza per le persone anziane non autosufficienti, introducendo un sostegno economico strutturato, mirato e vincolato.

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Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 è attiva una fase sperimentale rivolta agli over 80 in condizione di non autosufficienza. L’obiettivo è duplice: rafforzare l’assistenza domiciliare e promuovere l’autonomia personale delle persone più fragili.

Il bonus anziani si configura come un contributo economico mensile, finalizzato a sostenere le famiglie e i caregiver nella cura quotidiana. L’erogazione è subordinata a specifici requisiti sanitari, sociali ed economici, che verranno valutati dall’INPS in collaborazione con le strutture socio-sanitarie territoriali.

Nuovo assegno anziani non autosufficienti: requisiti e importi del bonus nel dettaglio

Se c’è una carenza strutturale nel sistema previdenziale italiano, è l’assenza di strumenti economici e assistenziali adeguati per chi vive condizioni di non autosufficienza. La nuova Prestazione universale per anziani, avviata in via sperimentale dall’INPS, va in questa direzione, ma la platea dei beneficiari resta limitata: il bonus è infatti riservato agli over 80, escludendo così molti cittadini fragili che, pur avendone bisogno, non rientrano per età nei criteri di accesso.

La misura prevede un sostegno mensile articolato in due componenti: una quota fissa e una quota integrativa, in funzione delle condizioni assistenziali e del contesto familiare. Entrambe sono erogate direttamente in favore dell’anziano, non del caregiver.

Per accedere al bonus è necessario soddisfare requisiti precisi:

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  • aver compiuto almeno 80 anni;
  •  trovarsi in condizione di non autosufficienza certificata;
  •  essere titolari di indennità di accompagnamento;
  •  possedere un ISEE socio-sanitario inferiore a una certa soglia (da definire).

La domanda può essere presentata online tramite il portale INPS o con l’assistenza di un patronato. L’Istituto ha inoltre attivato nuove funzionalità digitali per semplificare l’iter, rendendo l’accesso più rapido, trasparente e tracciabile.

Requisiti per accedere al bonus anziani

Nel dettagliare le condizioni per accedere alla prestazione universale per anziani, nota anche come bonus anziani, l’INPS ha indicato tre requisiti principali, ciascuno con precise specificazioni di natura anagrafica, sanitaria, sociale ed economica.

Il primo requisito è l’età: possono presentare domanda solo i cittadini con almeno 80 anni compiuti.

Il secondo riguarda lo stato di salute. L’accesso al beneficio è riservato a chi si trova in una condizione di gravissimo bisogno assistenziale, ovvero una situazione di disabilità tale da richiedere assistenza continuativa nelle 24 ore, anche da parte di più persone. Questa condizione è definita dall’articolo 3 del decreto ministeriale del 26 settembre 2016.

A questa valutazione sanitaria si aggiunge un’analisi del contesto sociale e familiare, condotta attraverso un questionario compilato durante la fase di richiesta. Tale strumento consente di accertare le reali condizioni di fragilità dell’anziano nel proprio ambiente di vita.

Il terzo criterio è di natura economica: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), nella sua versione sociosanitaria, deve essere in corso di validità e non superiore a 6.000 euro.

È inoltre obbligatorio che il richiedente sia titolare dell’indennità di accompagnamento. Va precisato che, in caso di sospensione o revoca di tale indennità da parte dell’INPS, la domanda per la prestazione non può essere accolta.

Struttura economica della prestazione bonus anziani

Per migliorare concretamente la qualità della vita delle persone anziane non autosufficienti, il legislatore ha previsto un’erogazione mensile articolata in due componenti distinte: una quota fissa e una quota integrativa.

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La quota fissa corrisponde all’attuale importo dell’indennità di accompagnamento, pari a 542 euro al mese. A questa si aggiunge un ulteriore contributo, denominato “assegno di assistenza”, che ammonta a 850 euro mensili. Quest’ultima somma, tuttavia, non viene erogata liberamente al beneficiario, ma è vincolata a due specifiche finalità.

Può essere utilizzata esclusivamente per il pagamento dei lavoratori domestici regolarmente assunti, impiegati nell’assistenza alla persona, oppure per acquistare servizi professionali di cura non sanitaria, erogati da imprese qualificate operanti nel settore dell’assistenza sociale a domicilio.

Novità INPS per facilitare la procedura di domanda

Con l’obiettivo di ridurre i tempi di lavorazione delle richieste, semplificare l’accesso alla prestazione e garantire maggiore trasparenza nella valutazione, l’INPS ha introdotto alcune importanti innovazioni nel processo di presentazione della domanda.

Una delle principali novità riguarda il questionario per la valutazione del bisogno assistenziale gravissimo. La compilazione è ora guidata da un sistema semplificato, basato su domande a risposta chiusa (Sì/No), con un calcolo automatico del punteggio che tiene conto dell’età anagrafica e di altri criteri rilevanti ai fini dell’istruttoria.

Un’ulteriore miglioria è stata apportata alla gestione dei documenti allegati. I richiedenti possono ora caricare in modo diretto e ordinato tutta la documentazione necessaria: contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture relative ai servizi di assistenza e certificazioni medico-sanitarie.

FAQ sul bonus anziani 2025

  1. Chi può presentare domanda per il Bonus Anziani? Possono fare richiesta solo gli ultraottantenni non autosufficienti che risultano titolari dell’indennità di accompagnamento e con un ISEE socio-sanitario valido e inferiore a 6.000 euro.
  2. Come si presenta la domanda per il Bonus Anziani? La domanda può essere presentata online attraverso il portale INPS oppure con l’assistenza di un patronato, che supporta nella compilazione e nella raccolta della documentazione necessaria.
  3. Come viene utilizzata la quota integrativa dell’assegno? La quota integrativa, pari a 850 euro mensili, può essere utilizzata esclusivamente per pagare lavoratori domestici regolarmente assunti o per acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate.



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