Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Insurance Review | GEOPOLITICA E MERCATI NON FANNO MALE AL SETTORE ASSICURATIVO


Dazi o non dazi, guerre commerciali o reali, volatilità di breve termine: le polizze italiane non temono l’incertezza ma sembrano riuscire a cavalcarla. I rischi sembrano arrivare più che altro dalla revisione delle norme, che potrebbero penalizzare i campioni nostrani: l’Ivass è impegnata a tutto campo

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Come investitori istituzionali le compagnie italiane alla fine del 2024 presentavano investimenti per 1.000 miliardi di euro, mentre la percentuale dei premi raccolti sul Pil cresceva nello stesso anno dal 6,1% al 6,9%. “Finora il sistema assicurativo italiano, pur risentendo delle crisi degli anni scorsi ed esposto alle rinnovate incertezze di oggi, ha mostrato nel suo insieme robustezza e capacità di reagire”, ha commentato il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione della presentazione della relazione annuale sull’attività dell’Istituto. 

Gli impatti delle turbolenze geopolitiche e delle estemporanee scelte commerciali del presidente degli Stati Uniti si sono rivelati, tutto sommato, abbastanza limitati sui mercati finanziari. Il sistema assicurativo italiano ed europeo si presenta solido, le compagnie sono ben patrimonializzate, con un buon livello di liquidità. In prospettiva, tuttavia, permangono le incertezze. Bene, quindi, ma non si può abbassare la guardia.

STERILIZZAZIONE DELLE MINUSVALENZE: NON UNA BEST PRACTICE 

Tutti i numeri mostrano un generale miglioramento del settore assicurativo italiano a un anno di distanza dall’ultima assemblea dell’Istituto. L’utile complessivo delle compagnie assicurative è stato pari a 10,5 miliardi di euro (8 miliardi nel 2023), 4,5 miliardi riconducibili alla gestione danni e i rimanenti 6 a quella vita. 

Tuttavia, anche nel 2024 il risultato della gestione vita ha beneficiato per ben 4 miliardi (nel 2023 erano stati 7) della sterilizzazione delle minusvalenze latenti nel portafoglio degli investimenti non durevoli. 

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Signorini ha per questo ricordato come, in tema di regole contabili, Ivass abbia già manifestato “la preferenza per soluzioni più sistematiche, che, se adottate, non penalizzerebbero gli operatori e darebbero maggior certezza agli investitori e al mercato nel medio termine”, propedeutiche al passaggio a standard contabili internazionali anche per i bilanci individuali: “questa resta a nostro avviso la strada maestra”, ha detto. 

Luigi Federico Signorini, presidente di Ivass

© Ivass

RISCHIO DISALLINEAMENTO FRA ATTIVITÀ E PASSIVITÀ

Anche la situazione dei riscatti è migliorata: il canale bancario, ad esempio, è tornato a valori prossimi agli altri distributori; ora però occorre capire, anche attraverso un approfondimento a livello europeo, quali siano i reali incentivi o disincentivi al riscatto. Molto spesso le agevolazioni nel vita sono collegate a un periodo minimo di investimento assicurativo: “le agevolazioni civilistiche e fiscali applicate alle assicurazioni sulla vita – ha spiegato Signorini – potrebbero essere meglio calibrate, in armonia con i motivi che le giustificano, in maniera da premiare le caratteristiche assicurative di questi prodotti e contribuire così a mitigare, in ultima analisi a beneficio degli assicurati, il rischio di un disallineamento di fatto fra attività e passività del settore”. 

Un’altra buona notizia che riguarda le polizze d’investimento è l’ufficialità della chiusura definitiva del caso Eurovita. L’Ivass ha autorizzato Cronos Vita a redistribuirle tra le cinque imprese assicurative partecipanti al salvataggio (Generali, Intesa Sanpaolo, Poste Vita, Unipol e Allianz). “È l’ultimo atto della vicenda – ha assicurato Signorini – l’operazione avrà formale efficacia il prossimo primo ottobre. Gli assicurati sono stati pienamente tutelati, senza riflessi negativi sulle compagnie interessate o sul mercato”. 

A questo si collega la creazione l’anno scorso del Fondo di garanzia vita: gli organi provvisori hanno raccolto i contributi del 2024 e avviato le attività amministrative necessarie per garantirne “al più presto” la piena operatività. 

LE CAT NAT TRAINANO LE POLIZZE INCENDIO

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Il tema forte nei rami danni è ovviamente quello delle catastrofi naturali. Proprio grazie all’obbligo di polizza per le imprese, il ramo incendio ha conosciuto una crescita super, pari al 27% nel primo trimestre 2025. 

“All’Ivass – ha spiegato il presidente – sono state attribuite in questa materia nuove responsabilità, che riguardano sia la tutela degli assicurati e la trasparenza delle condizioni contrattuali sia gli imprescindibili aspetti prudenziali, cioè la necessità di assicurare la sostenibilità tecnica delle coperture da parte delle compagnie”. 

La sostenibilità tecnica va bilanciata con l’obbligo a contrarre: le imprese definiscono la loro tolleranza al rischio e Ivass ha il compito di verificarla. Altro tema cruciale è la celerità dei ristori. Secondo l’istituto occorre che le imprese colpite da un evento calamitoso abbiano presto le risorse per ripartire: per questo Ivass ha messo a fattor comune le buone pratiche del 2023, anno in cui le compagnie hanno ricevuto un numero eccezionale di denunce di sinistro da catastrofi naturali. Terzo elemento essenziale è l’adeguatezza del contratto: se la norma è attuata in modo formale non serve a nulla. I valori assicurabili devono essere ragionevoli così come i risarcimenti. 

© Animaflora – iStock

OCCHIO A UNA SOLVENCY II TROPPO LEGGERA

Allargando lo sguardo alle normative sovranazionali, ma che insistono sul mercato italiano, Ivass si è concentrata ancora una volta sulla revisione di Solvency II, che troverà applicazione a partire dal 30 gennaio 2027. La revisione, che consentirà un rilascio di capitale, potrebbe determinare in media, a parità di rischi, un aumento di 14 punti percentuali dell’indice di solvibilità delle compagnie italiane (sulla base di uno studio di Ivass). Quindi, un output più solido ma con una riduzione delle riserve tecniche. 

Altra questione non ancora compiutamente definita, ma ormai diventata un classico, è il funzionamento del nuovo volatility adjustment. Come noto, il meccanismo non funziona perché interviene troppo tardi e in modo troppo brusco. La revisione dovrebbe portare a un funzionamento più utile ma la sensazione del regolatore è che nelle norme attuative si stia andando oltre, con una sovrastima dell’effetto di correzione rispetto al rischio che va a correggere. 

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“Sarà opportuno tornare ancora una volta in argomento l’anno prossimo, quando tutti i dettagli saranno noti”, ha precisato Signorini, facendo capire bene l’orientamento di Ivass sull’argomento: “ci attendiamo dalle compagnie e dai gruppi assicurativi una conduzione prudente e lungimirante, che valorizzi, accanto alla forza patrimoniale, l’attenta gestione del rischio: condizione essenziale per poter continuare a navigare con successo in acque che potrebbero non essere in futuro meno tempestose di quelle percorse negli ultimi tempi”.

PROPERTY ED RCA, PREZZI SOTTO CONTROLLO?
“L’Ivass dovrà anche predisporre un portale informatico per la comparazione delle polizze contro le calamità naturali offerte dalle compagnie, nonché fornire supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi ai fini del monitoraggio del costo delle coperture”, ha annunciato il numero uno di Ivass, Luigi Federico Signorini. L’autorità sta anche definendo un sistema per rilevare i prezzi effettivamente applicati, analogamente a quanto già avviene per l’Rc auto con l’indagine Iper. Per i tempi di realizzazione si parla di una prima fotografia appena prima, o appena dopo, l’estate. 
A proposito di Rca, la crescita dei prezzi che si era registrata in connessione con l’effetto dell’inflazione sui costi dei sinistri è rallentata nel corso del 2024 e si è sostanzialmente fermata alla fine dell’anno. Nel primo trimestre 2025, i prezzi si sono ridotti dell’1,7% rispetto al trimestre precedente.

CHI ARRIVA E CHI PARTE
Prima della relazione annuale di Ivass, durante il briefing con la stampa, c’è stata anche l’occasione per la prima uscita pubblica del nuovo segretario generale, Ida Mercanti, intervenuta in videocollegamento. “Arrivo in Ivass con grande entusiasmo e spero di accrescere il ruolo dell’istituto”, ha commentato Mercati parlando della sua nuova carica.
Nel capitolo saluti e ringraziamenti, il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, ha dedicato un pensiero a Stefano De Polis, ex segretario generale, che va in pensione e per Riccardo Cesari e Alberto Corinti, giunti alla fine del proprio secondo mandato come consiglieri e membri del direttorio integrato. “Saluto con stima e riconoscenza Stefano De Polis”, ha detto, sottolineando il “grande ricordo” che lascia allo stesso presidente, ai colleghi e all’industria assicurativa in generale. 
Cesari e Corinti, ha aggiunto il presidente, per dodici anni, hanno rappresentato “per me e per i presidenti che mi hanno preceduto, così come per gli altri componenti del direttorio integrato, un punto di riferimento essenziale, distinguendosi per la competenza tecnica, la visione strategica e l’equilibrio istituzionale con cui hanno affrontato le varie, difficili fasi che hanno caratterizzato l’evoluzione del mercato assicurativo e le notevoli trasformazioni dell’attività dell’istituto”. Le due nuove consigliere  di Ivass sono Maddalena Rabitti e Rita Laura D’Ecclesia. Rabitti è ordinaria di Diritto dell’economia presso la facoltà di Economia aziendale dell’Università Roma Tre, mentre D’Ecclesia è ordinaria di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie all’Università La Sapienza.

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