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Chianciano Terme progetta il rilancio


Chianciano Terme.

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In un tempo non lontano cuore pulsante del turismo termale e località simbolo delle vacanze in Toscana, Chianciano Terme (Siena) prova a ridisegnarsi. La crisi economica del settore, con 110 strutture ricettive chiuse (per un totale di un milione di metri cubi di volumi), ha imposto al comune chiancianese, circa settemila abitanti nella Valdichiana senese che si affaccia sulla Val d’Orcia, di pensare a un futuro diverso.

Così è nato un progetto integrato di rigenerazione urbana funzionale agli obiettivi di sviluppo sostenibile e di rilancio turistico. E’ l’obiettivo che l’amministrazione, guidata dal sindaco Grazia Torelli, ha affidato al raggruppamento di professionisti capitanato dall’architetto Stefano Stanghellini. L’idea è uno sviluppo per il futuro di Chianciano Terme come destinazione turistica di alto profilo e in particolare nel segmento turistico Mice (meeting, incentives, conferences and exhibitions). Gli asset territoriali delle Terme e il patrimonio immobiliare alberghiero – dismesso, sottoutilizzato, dequalificato – devono diventare i protagonisti di una strategia integrata di rigenerazione fisica, attrazione di investimenti, nuovi modelli di gestione, partecipazione dei cittadini e delle imprese, funzionale allo sviluppo economico della città.

Si punta ri-valorizzare il brand turistico-termale

Il progetto, in fase di elaborazione, sarà in grado così di restituire un documento di visione e di strategie di breve, medio e lungo periodo. Molteplici gli obiettivi: rilanciare e valorizzare il brand turistico-termale di Chianciano Terme; fornire un masterplan riferito ad un vasto ambito urbano che comprende anche il Parco Fucoli e le strutture e gli immobili del Parco Acquasanta; uno studio con il cronoprogramma degli interventi pubblici da realizzare (di breve, medio, lungo periodo; trainanti e complementari) con la stima del loro costo (prezzo di acquisto dei beni, costo di realizzazione delle opere); il quadro delle fonti di finanziamento esistenti e le strategie di attrazione di ulteriori investimenti pubblici e privati con le modalità gestionali, gli indicatori per il monitoraggio dell’evoluzione della città.

“Può diventare un laboratorio di politiche territoriali”

“Chianciano Terme è unica in Italia e può rappresentare un laboratorio di politiche territoriali da promuovere tramite un progetto integrato di rigenerazione urbana – spiega il sindaco di Chianciano terme Grazia Torelli – Una strategia concreta, pensata per rilanciare la città a partire dai suoi asset territoriali. Occorre costruire una strategia di marketing innovativa e armonizzare le politiche pubbliche dei differenti livelli, comunale, regionale e nazionale. E ancora coordinare le richieste di finanziamento, indirizzare gli investimenti pubblici e privati e promuovere forme di partenariato pubblico privato e attrarre investimenti qualificati”.

Un progetto in tre fasi

La prima fase riguarderà l’audit e l’individuazione degli ambiti strategici a cui seguirà una seconda con attività di formazione di quadri di orientamento rispetto alle tipologie di turismo, ai nuovi abitanti, ai potenziali investitori, passando dall’analisi del settore privato e del terzo settore. Infine la terza fase, quella dell’analisi swot con i punti di forza e di debolezza, per arrivare alla progettazione del masterplan urbanistico e alla definizione della fattibilità economica.

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Saranno abbattute alcune strutture per far posto al verde

“Chianciano Terme ha avuto, dopo la metà del secolo passato, una grande espansione in termini sia economici che urbanistici ed oggi paga la sua storia – sottolinea il vicesindaco e assessore all’urbanistica e lavori pubblici Paolo Piccinelli – Infatti in seguito alla crisi economica degli ultimi trent’anni, ha visto la progressiva chiusura di molte strutture ricettive che oggi si trovano in uno stato di degrado”.

“Stiamo parlando di circa 110 strutture perse per un totale di un milione di metri cubi di volumi – ricorda Piccinelli – Questa crisi, tuttavia, ci offre la grande opportunità, con coraggio, di guardare ad un futuro improntato alla transizione ecologica, proprio perché molte di queste strutture potranno essere abbattute per far spazio al verde o a parcheggi a servizio delle strutture che, anche se ancora da riqualificare, ne potranno beneficiare”.

Le Terme di Chianciano.

Secondo Piccinelli “il progetto di agenda urbana prevede una pianificazione urbanistica di visione, ma anche di fattibilità pratica e immediata che, grazie ad un’attenta analisi, ci guiderà nel capire quali di queste strutture potranno essere demolite, riqualificate o trasformate in una tipologia abitativa ad oggi non presente in città”. “Potremo avere effetti positivi – auspica – in termini di attrattività di investitori, di crescita del numero dei residenti e di miglioramento della qualità ricettiva”.

Terme e polo congressuale saranno centrali

Il masterplan urbanistico seguirà ambiti di azione con interventi di trasformazione urbana, di ripristino del decoro urbano, di urbanismo tattico e di manutenzione straordinaria, alla definizione delle strategie urbanistiche e territoriali. Centrali, ovviamente, le terme di Chianciano e il polo congressuale. Sono previste analisi del patrimonio immobiliare con schedature, definizione delle vocazioni e delle potenzialità in relazione al comparto urbano e di immobili abbandonati, con strategie di rigenerazione dello spazio urbano. 

Allo studio anche percorsi per turismo sostenibile

E’ molto recente il progetto per la realizzazione di un convitto a servizio dell’istituto alberghiero Pellegrino Artusi, che si inserisce nel piano della riqualificazione di edifici pubblici, per l’istruzione, di aree per lo sport, per le attività sociali e sociosanitarie, per la salute e il wellness. Infine, la mobilità sostenibile: idee per mobilità dolce, ciclabilità, sharing e smart mobility. Da portare avanti connessioni territoriali con i percorsi trekking e turistici e con i cammini della Toscana.

Previste anche riconversioni immobiliari

“Alcuni dei volumi attuali, non più utilizzati come strutture ricettive – spiega ancora il vicesindaco e assessore all’urbanistica e lavori pubblici del comune di Chianciano Terme Paolo Piccinelli – potranno essere riqualificati per far fronte alle politiche della casa tese ad attrarre nuove famiglie e nuovi residenti con differenziazione di unità abitative in linea con le richieste attuali. Altri volumi immobiliari potranno essere demoliti per realizzare spazi verdi, piccoli parchi o giardini attrezzati, parcheggi, o semplicemente spazi di libera fruizione. L’obiettivo, inoltre, è garantire l’accompagnamento e il sostegno agli operatori della ricettività per realizzare innovazione e rigenerazione della struttura con maggiore accessibilità, utilizzo di fonti energetiche alternative e sviluppo tecnologico per rendere le strutture più competitive e all’altezza delle aspettative di tutte le categorie di turisti”.

Comune “pilota” sulla transizione energetica

Parlando di transizione energetica, il comune di Chianciano Terme nei giorni scorsi ha sottoscritto un accordo con Intesa come comune pilota, il primo tra quelli soci, per la realizzazione di un masterplan che consentirà di accedere a competenze specialistiche e strumenti strategici per realizzare interventi di efficientamento energetico e produzione da fonti rinnovabili, a beneficio dell’intera comunità.

Grazia Torelli, sindaco di Chianciano Terme.

“Con il programma di mandato – insiste il sindaco di Chianciano Terme Grazia Torelli – ci siamo impegnati nella creazione di nuovi modelli di economia sostenibile basati sulla generazione distribuita, sul consumo consapevole di energia e sul contrasto alla povertà energetica, nonché come efficace contributo al conseguimento degli obiettivi fissati dalla Commissione Europea di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 per rispondere ai cambiamenti climatici.

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