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Politiche del lavoro nelle Marche, i dati al forum di Pesaro


Ad oggi 4363 i progetti complessivi per le politiche attive del lavoro nella Regione Marche, per oltre 46 milioni di impegni. Dati destinati a crescere con due Avvisi del Fondo di rotazione per assunzioni e stabilizzazioni dei contrati precari. 770 le imprese create; 2215 le work experience finanziate tra borse lavoro, borse ricerca e borse tematiche botteghe scuola; 115 i tirocini presso le cancellerie degli uffici giudiziari delle Marche.
Tra gli interventi ‘di nicchia’ e sperimentali, il sostegno alle start up innovative, 27 quelle finanziate, 8 i progetti ‘family friendly’ nelle imprese per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
I nuovi Avvisi in via di emanazione: sostegno ai processi di workers buyout con 1 milione di euro di fondi stanziati; attivazione del Fondo nuovo credito alle imprese (quasi 10 milioni di euro), riproposizione dell’intervento mirato all’inserimento nel mercato del lavoro delle donne colpite da una patologia tumorale.

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Nelle varie tipologie la formazione ha coinvolto sia occupati che disoccupati. Sono state formate complessivamente più di 19.000 persone. Forte sostegno alla formazione tecnica superiore (IFTS e ITS) che ha coinvolto oltre 3.000 allievi. L’85,2% dei diplomati ITS Marche hanno trovato un’occupazione entro 12 mesi dal conseguimento del diploma; sale al 93% la coerenza tra il percorso di studio e il ruolo occupazionale. Ampliata, come strumento di contrasto alla dispersione scolastica, l’offerta formativa duale con i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) anche grazie al sostegno delle risorse PNRR.

Sono i dati presentati nel forum sul lavoro che si è svolto a Pesaro. Un momento per fare il punto su quanto fatto e per costruire le politiche del futuro, come ha evidenziato l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Stefano Aguzzi.

Sia riguardo all’occupazione femminile, a quella giovanile che all’occupazione in generale, in questa fase si registra un trend positivo per le Marche. “Dati positivi che si devono, oltre a un buon trend nazionale, al lavoro della Regione. In questi anni abbiamo incentivato le nuove assunzioni, la formazione, la stabilizzazione dei contratti precari, la creazione di impresa, piani aziendali family friendly per la conciliazione vita-lavoro, attività formativo professionali per favorire l’inserimento nel mondo al lavoro. Al via borse lavoro, di ricerca e tirocini, per tanti giovani verso i quali, una volta fatto un percorso proficuo all’interno dell’azienda, il datore di lavoro, se interessato a trattenerlo in azienda, può farlo grazie ad incentivi sostenuti da fondi regionali, nazionali ed europei. Ribadisco dunque l’importanza del sostegno alle imprese che assumono e stabilizzano”.

Altro capitolo fondamentale è quello della formazione. “Tante persone dicono di cercare un lavoro ma di non trovarlo e paradossalmente tantissime imprese sostengono di avere lavoro da offrire ma di non trovare lavoratori. Ciò vuol dire che non coincide la domanda con l’offerta. Ci siamo impegnati per far avvicinare queste due esigenze attraverso la creazione di corsi di formazione, attraverso gli ITS, la promozione dell’istruzione e formazione professionale, la formazione continua per coloro che sono già inseriti all’interno dell’impresa. Su tutti questi aspetti abbiamo lavorato tantissimo”.

Nel suo intervento, Paolo Reboani, esperto del mercato del lavoro, ha elogiato le buone pratiche attivate dalla Regione Marche che hanno ottenuto ottimi risultati per l’occupazione, in particolare dei giovani, neo laureati e donne. Dati positivi perché si tratta di assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Si registra una gestione poi delle crisi industriali che ha permesso di superare le difficili situazioni con particolare riguardo al settore moda. Ad entrare nel dettaglio delle attività della Regione, sono stati Roberta Maestri, direttore del dipartimento politiche sociali, lavoro, istruzione e formazione e Massimo Rocchi, dirigente settore formazione, servizi per l’impiego e crisi aziendali. Simona Tironi assessore al Lavoro, formazione e istruzione della Regione Lombardia, ha confrontato l’esperienza e le misure attivate e si è complimenta con le Marche per aver messo al centro la persona e sviluppato misure di sostegno al mondo del lavoro.

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