Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Economia in Umbria: export e occupati in crescita, ma restano zone d’ombra

di M.R. e C.P.

Nel complesso scenario che si profila per l’estate 2025 tra dazi, inflazione e massima prudenza, l’economia umbra dà segnali positivi, in particolare per quanto riguarda export e mercato del lavoro. Non mancano tuttavia le zone d’ombra: diverse le criticità per le piccole imprese legate all’accesso al credito e nel reperire lavoratori con competenze specifiche. Questi alcuni degli elementi emersi dal 34esimo report su trend, congiuntura e Mpi di Confartigianato Imprese presentato lunedì mattina a Terni.

Contabilità

Buste paga

 

Report Alla presentazione sono intervenuti il presidente di Confartigianato Imprese Terni, Mauro Franceschini, Lucia Ridolfi dell’Ufficio studi Confartigianato Imprese, il segretario della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, l’assessore regionale Francesco De Rebotti, Michele Medori, segretario Confartigianato Imprese Terni e l’amministratore unico di Sviluppumbria, Luca Ferrucci. Quest’ultimo in particolare ha detto: «Sul mercato energia serve recuperare leve di governo a vantaggio delle imprese. Immagino questo rappresenti un fattore di primaria importanza nell’agenda della giunta regionale». Poi ha aggiunto una considerazione sul mercato del lavoro in Umbria: «C’è una retribuzione bassa e una rarefazione di offerta di lavoratori in alcuni settori. Pochi i giovani, quelli qualificati se ne vanno. Quindi esiste un nodo demografico». Su un altro punto importante del report, quello legato al credito, Ferrucci: «Nel mercato del credito anche c’è da lavorare. Tassi d’interesse alti non aiutano e l’offerta è minima ma va anche capito se le imprese non chiedono, o le banche non erogano».

Credito e investimenti green Nonostante la buona tenuta dell’export, il credito rappresenta il tallone d’Achille delle piccole imprese umbre. Nel marzo 2025, i prestiti sono calati del -6,3%. Tuttavia, il calo dei prestiti alle piccole imprese umbre di marzo è meno intenso rispetto al -6,8% di dicembre 2024. Altro tema evidenziato nel report riguarda gli investimenti green delle imprese umbre. Nel 2024, circa una su quattro (ovvero il 25,4%) ha investito in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale. I lavoratori con competenze specifiche nell’ambito inoltre risultano difficili da reperire. Diverso il dato sul digitale: il 62,4% delle imprese ha effettuato investimenti in materia.

Umbria Partendo dal tema del credito, l’assessore De Rebotti: «C’è da lavorare anche facendo tesoro di esperienze già vissute all’interno di alcune categorie. Sull’energia, il grande lavoro fatto per l’Accordo di programma Ast è un punto di partenza significativo, un’opportunità per tutte le imprese del territorio. Va costruita in punta di diritto e con aspetti tecnici da tenere bene in considerazione ma con la responsabilità che si è assunta la Regione in tal senso. Altro aspetto da approfondire è quello dell’idrogeno». L’assessore regionale allo Sviluppo economico ha aggiunto: «Arpal, Gepafin e Sviluppumbria sono punti di riferimento ma hanno assunto ruolo autarchico, le distanze vanno accorciate. Occorre una metodologia condivisa. Occorre co-progettazione e condivisone». Poi l’annuncio: «Entro fine luglio convocherò un tavolo per ragionare sulla prossima stagione dei bandi. Bandi che vanno pensati in un contesto di filiera perché possano rispondere a una declinazione complessiva delle esigenze delle Pmi a cominciare dalle competenze». E, in questo contesto, «il Centro di formazione di Pentima va rilanciato». In generale, nota De Rebotti: «C’è timidezza delle imprese a scommettere su alte professionalità, perché costano e il timore che non portino valore aggiunto è ancora molto alto».

Export Passando invece ai risultati del report, nel primo trimestre del 2025, le esportazioni manifatturiere umbre verso l’estero sono cresciute del 5,9%, superando la media nazionale ferma al 3%. Numeri positivi soprattutto per l’export verso Germania e Stati Uniti. L’Umbria, in particolare, è la seconda regione italiana per crescita dell’export verso il primo paese (+ 14%), quinta verso gli Usa (+ 21,4%). Prendendo in esame lo stesso periodo, anche i settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese (Mpi) mostrano buone performance: l’Umbria è la seconda regione per crescita dell’export in questi comparti, con un aumento del 9,2%.

Lavoro Nel complesso cresce il numero degli occupati pari al 2,5%, superiore alla media nazionale (+1,8%), e anche quello dell’occupazione femminile (+4,6%). In controtendenza rispetto al dato nazionale (in calo dello o,4%), in Umbria aumentano i lavoratori indipendenti (+4,6%). In conclusione, come evidenziato nel report, nei prossimi 25 anni è previsto un calo a doppia cifra per la popolazione umbra in età lavorativa, ovvero si toccherà il -23,3%.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link


Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio