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Raccontare i borghi non solo come luoghi da visitare, ma come spazi da vivere, in cui la tradizione incontra l’innovazione e l’identità si trasforma in opportunità. È questa la visione che ispira il progetto, finanziato con 1 milione di euro, “I Borghi del San Vicino: ospitalità, tradizione e buon vino”, nell’ambito del bando Borghi accoglienti della Regione Marche, che coinvolge i Comuni di Cupramontana (capofila), Apiro e Poggio San Vicino in un’azione congiunta per la valorizzazione culturale, turistica ed economica delle aree interne. L’iniziativa si inserisce all’interno di una più ampia strategia regionale che punta a invertire lo spopolamento e il declino delle aree marginali, sostenendo modelli di sviluppo sostenibile, partecipato e fondato sulla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale.
“Il progetto ‘I Borghi del San Vicino – spiega il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – rappresenta perfettamente la filosofia con cui la Regione ha voluto lanciare il programma Borghi accoglienti. Abbiamo investito 110 milioni di euro per dare nuova vita ai piccoli centri, rafforzare la coesione sociale, innescare nuove opportunità occupazionali e di sviluppo e attrarre nuovi flussi turistici. Crediamo fortemente che i borghi marchigiani, se messi in rete e valorizzati, possano diventare motore di sviluppo, innovazione e qualità della vita. I Comuni di Cupramontana, Apiro e Poggio San Vicino dimostrano che con visione, collaborazione e radicamento territoriale si può costruire un futuro concreto per le comunità delle aree interne”.
I sindaci di Cupramontana, Apiro e Poggio San Vicino da parte loro “rivolgono un sincero ringraziamento alla Regione Marche per aver creduto in questo progetto e per continuare a investire nella rinascita dei piccoli Comuni. Un ringraziamento speciale va anche ai tanti privati ed associazioni che, con coraggio e visione, hanno scelto di partecipare attivamente alla nostra iniziativa: è anche grazie a loro che stiamo scrivendo una nuova pagina di sviluppo e resilienza per i nostri territori”.
Nel Comune capofila, Cupramontana, il progetto prevede la nascita di due poli innovativi: il Museo Immersivo e il Museo Digitale delle Arti, spazi dedicati alla fruizione interattiva della storia e della creatività locale. Saranno inoltre attivati servizi turistici integrati, tra cui nuove Welcome Areas e strutture per l’ospitalità diffusa, per rafforzare l’attrattività del borgo.
Il sindaco Enrico Giampieri dichiara: “Con il progetto ‘I Borghi del San Vicino’, Cupramontana, insieme ad Apiro e Poggio San Vicino, si fa portavoce di una visione nuova e ambiziosa: restituire centralità e bellezza ai nostri centri storici, trasformandoli in laboratori di accoglienza, cultura e innovazione. Il nostro patrimonio non è fatto solo di mura antiche, ma di storie, sapori, tradizioni e persone. Vogliamo costruire un futuro che parli il linguaggio della sostenibilità, dell’autenticità e del buon vivere. ‘I Borghi del San Vicino’ è un invito a tornare, a scoprire, a lasciarsi incantare”.
Nel Comune di Apiro il progetto si concentra sulla riqualificazione della frazione di Frontale, con il rifacimento della piazza principale, che si integra con il Museo del Carbonaro e un percorso ciclabile che connette il lago di Castreccioni, l’Abbazia di Sant’Urbano, la riserva del Monte San Vicino e il centro storico. Di rilievo anche il ruolo dei privati cittadini, che grazie al bando ristruttureranno edifici abbandonati nel borgo, trasformandoli in strutture ricettive, contribuendo attivamente alla rinascita del tessuto economico locale.
Il sindaco Ubaldo Scuppa sottolinea: “Sono estremamente felice di poter realizzare un progetto che coinvolge il pubblico e il privato, grazie alla sinergia tra tre piccoli Comuni uniti da storia e valori condivisi. Frontale, con la sua piazza, diventa un simbolo di resilienza e rinascita. Questo intervento darà nuova linfa al nostro territorio, favorendo turismo e occupazione. Ringrazio i tanti cittadini che hanno creduto in questa visione e scelto di investire nel futuro del nostro borgo”.
A Poggio San Vicino, il progetto punta sulla valorizzazione del Museo della Cava di Manganese, memoria identitaria della comunità locale, e sulla creazione di nuovi spazi per l’accoglienza, capaci di integrarsi armoniosamente nel paesaggio e nella storia del territorio.
Il sindaco Sara Simoncini afferma: “I Borghi del San Vicino è un progetto, condiviso e unitario, volto a superare la visione individuale “del campanile”, con un percorso congiunto fra Comuni che da sempre rappresentano un territorio omogeneo. Un programma atto ad esaltare le singole peculiarità e metterle a sistema, con l’unico intento di creare un insieme che non è cancellazione del singolo, anzi, è esaltazione di ogni parte.
L’iniziativa si completa con un ampio piano di comunicazione e marketing territoriale, che prevede eventi tematici, percorsi esperienziali, attività culturali e promozione delle eccellenze enogastronomiche dei tre Comuni, con l’obiettivo di rafforzare la loro visibilità a livello regionale e nazionale.



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