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SCELTI DA NOI: LE NOTIZIE DEL 15 LUGLIO 2025


BancoBpm tra Agricole e UniCredit, nuovo balzo a Piazza Affari 

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La lettera della Commissione europea, la risposta interlocutoria del Governo, la sentenza del Tar del Lazio sul golden power e la richiesta di Crédit Agricole alla Bce di salire oltre il 20% nel capitale. Tutti fattori che hanno concorso ieri ad attirare gli acquisti sul titolo di Banco Bpm, oggetto dell’Ops di UniCredit. Le azioni di Piazza Meda hanno terminato la seduta in rialzo di quasi il 5% a quota 1o,54 euro, mentre l’istituto guidato da Andrea Orcel ha segnato un rialzo dello 0,59% a 58,28 euro. Ai corsi attuali, quindi, considerato il concambio di 0,166 azioni UniCredit per ogni azione Banco Bpm, l’offerta di scambio valuterebbe la banca guidata da Giuseppe Castagna 9,67 euro ad azione, con uno sconto dell’8,3% rispetto al valore di Borsa (una differenza di valore complessivo pari a 1,3 miliardi di euro).

Monica D’Ascenzo, Il Sole 24 Ore

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Mediobanca-Mps, via all’ops

 L’ops di Monte Paschi si apre e Mediobanca attacca a testa bassa, tirando in ballo anche la responsabilità dell’esecutivo Meloni. «Ci sono troppe anomalie» nella fusione tra le due banche, sostiene l’ad di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, in una call con gli analisti convocata per ribadire il niet del cda (con l’eccezione di due consiglieri indicati a suo tempo da Delfin) all’offerta di Siena. «Questa situazione, in cui il governo ha molteplici ruoli — principale azionista di Montepaschi, controllo del consiglio, uso del golden power — ha portato diversi attori in Italia, direttamente o indirettamente, a sostenere questa operazione».

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Andrea Rinaldi, Corriere della Sera

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Nell’unificazione dei mercati la Ue può trovare la forza

L’Ue per accorciare il divario e ridurre un po’ la propria dipendenza dagli Usa deve riuscire a convogliare il notevole risparmio privato europeo verso gli investimenti in Ai. L’Europa continua a essere troppo lenta a reagire, dovrebbe velocemente integrare i mercati del continente uniformando le norme e la fiscalità attraverso la sovra imposizione di regole europee su quelle nazionali e unificare il mercato dei capitali di rischio. Le aziende, soprattutto quelle più grandi, sono fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie Ai come risulta dai dati Usa dai quali emerge la prevalenza dell’industria sull’accademia nell’innovazione e strette collaborazioni tra i due settori. Per spingere le imprese europee a investire di più in innovazione tecnologica bisogna quindi favorirne la crescita dimensionale anche introducendo incentivi per le operazioni di fusione e acquisizione.

Paolo Gualtieri, Il Sole 24 Ore

Disclaimer: “Scelti da noi” è un servizio offerto ai lettori di focusrisparmio.com. La rubrica offre una rapida panoramica sulle notizie dell’industria del risparmio gestito, attraverso una selezione effettuata dalla redazione. Il servizio è disponibile nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì.

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