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a chi spetta minimo 603€


Una sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che l’importo dell’assegno ordinario della pensione di invalidità dal 2025 non potrà più essere inferiore a 603 euro mensili.

La misura riguarda anche i lavoratori che rientrano nel sistema contributivo puro, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1995 ma, tuttavia, non ha carattere retroattivo. Vuol dire cioè che quello che è stato deciso non vale per le prestazioni erogate prima della sentenza, ma si applica solo a quelle maturate a partire dalla data della pronuncia.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la sentenza e cosa cambia da quest’anno.

IMPORTO MINIMO DELLA PENSIONE DI INVALIDITÀ, NOVITÀ DAL 2025

Dal 10 Luglio 2025 l’importo dell’assegno di invalidità non potrà più essere inferiore a 603,4 euro mensili, anche per chi rientra nel sistema contributivo puro. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 94/2025, modificando una parte della Legge Dini del 1995.

La Corte ha sottolineato, infatti, che l’assegno di invalidità è destinato a chi ha perso una parte significativa della propria capacità lavorativa e non ha potuto accumulare un montante contributivo adeguato. Escludere questi lavoratori dall’integrazione al minimo avrebbe significato esporli al rischio di povertà, soprattutto in assenza di altri sostegni economici.

Vediamo a chi spetta il nuovo importo.

CHI HA DIRITTO ALL’INTEGRAZIONE AL MINIMO

Hanno diritto alla nuova soglia minima tutti i titolari di assegno ordinario di invalidità, compresi:

  • lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dal Gennaio 1996;

  • soggetti nel sistema contributivo puro, finora esclusi dall’integrazione. Infatti, prima della sentenza, l’integrazione al minimo era prevista solo per chi aveva pensioni calcolate con il sistema retributivo o misto.

L’importo sarà integrato fino a 603,4 euro mensili, anche se sulla base dei contributi versati risulta inferiore.

COME FUNZIONA L’ASSEGNO DI INVALIDITÀ

L’assegno ordinario di invalidità funziona come una prestazione previdenziale ordinaria erogata dall’INPS a chi ha una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo, a causa di infermità fisica o mentale. Come spieghiamo in questa guida, è destinato a persone in età lavorativa e si trasforma in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell’età pensionabile. L’importo minimo, dal 10 Luglio 2025, sarà pari a 603,4 euro al mese.

La decisione rappresenta una svolta nel sistema previdenziale italiano, ma non avrà effetto retroattivo. Infatti, come si legge nel testo della sentenza, la Corte ha accolto l’indicazione dell’INPS, secondo cui il riconoscimento degli arretrati avrebbe comportato un aggravio finanziario insostenibile per lo Stato. Di conseguenza:

  • chi ha ricevuto assegni inferiori al minimo prima del 10 Luglio 2025 non vedrà aumentato l’importo;

  • non sarà possibile richiedere il rimborso delle somme non percepite negli anni precedenti.

Le modalità applicative delle novità su questo tipo di pensione, le renderà note INPS e noi vi faremo sapere. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

DA QUANDO ENTRA IN VIGORE

La nuova soglia minima per la pensione d’invalidità entra in vigore dal 10 Luglio 2025. Infatti, la sentenza n. 94/2025 della Corte Costituzionale è stata pubblicata il 9 Luglio 2025 e gli effetti decorrono dal giorno successivo. Ribadiamo che la misura non è retroattiva, dunque, chi ha ricevuto assegni inferiori negli anni precedenti non riceverà arretrati.

GUIDA ALL’INVALIDITÀ CIVILE

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida all’invalidità civile aggiornata con tutte le novità. A vostra disposizione anche l’articolo dove vi spieghiamo nel dettaglio come fare domanda di invalidità civile, che illustra qual è la procedura per ottenere l’assegno ordinario della pensione di invalidità.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Interessante anche il focus sul nuovo accertamento della condizione di disabilità. Da leggere poi l’approfondimento sul nuovo congedo di 24 mesi per le patologie gravi e quello sui nuovi importi dell’indennità di accompagnamento.

Vi segnaliamo, infine, l’articolo sui nuovi aiuti regionali per caregiver familiari annunciati nel 2025 e l’approfondimento sull’Assegno mensile di 336 euro per gli invalidi tra il 74% e il 99% con reddito basso.

Inoltre, per conoscere tutte le novità sulle pensioni, potete visitare questa pagina.

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