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Intesa Sanpaolo rinforza l’asse col Regno Unito e guarda al Medio Oriente con l’occhio agli investimenti sostenibili


La Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha promosso a Londra un confronto tra istituzioni, aziende e investitori sulle prospettive di crescita legate al nuovo Piano infrastrutturale decennale del Regno Unito e all’area MEA

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Il ruolo delle infrastrutture, della transizione energetica e dell’innovazione come fattori chiave per la competitività del Regno Unito e dell’Europa è stato al centro della conferenza “Infrastructure and Growth Opportunities for Europe and the UK: Focus on the UK Infrastructure Strategy”, tenutasi a Londra e organizzata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. L’incontro ha riunito esponenti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico per analizzare il nuovo Piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito (2025-2035) e discutere delle opportunità connesse e delle iniziative utili per attrarre investimenti tra i diversi paesi.

La presenza della banca a Londra

La Divisione IMI CIB ha partecipato dal 2023 ad oggi a diverse operazioni internazionali originate nel Regno Unito, con il coinvolgimento di partner e investitori globali, per un controvalore complessivo di circa 11 miliardi di euro, consolidando quindi la propria presenza a supporto di progetti strategici nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni e transizione digitale. Tra questi, a titolo di esempio, il progetto di trasporto e stoccaggio di CO2 Liverpool Bay T&S (T&S), il perfezionamento dell’acquisizione di National Grid Transmission da parte di Macquarie AM, e operazioni nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica a fianco di TRIG e SEEIT. Queste iniziative confermano l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato dal CEO Carlo Messina, nell’affiancare la trasformazione sostenibile e digitale, favorendo la nascita di nuovi modelli di crescita in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025.

Gli scambi tra Uk, Ue e Medio Oriente

Sulla scia della recente approvazione del maxi piano decennale di investimenti da oltre 846 miliardi di euro del Regno Unito, la Divisione IMI CIB ha riunito a Londra aziende corporate, fondi infrastrutturali, investitori istituzionali provenienti da Italia, Regno Unito e Middle East per analizzare le opportunità offerte dal piano e allargare la visuale al Medio Oriente, un’area come è noto dal potenziale enorme, che già oggi insieme a Europa e Regno Unito rappresenta il 30% del Pil globale. L’UE è il secondo partner commerciale del Medio Oriente, rappresentando l’11,7% degli scambi totali di merci dell’area con il mondo nel 2024, pari a 161,7 miliardi, mentre il commercio del Regno Unito con il Gulf Cooperation Council (GCC) ammonta a circa 59 miliardi di sterline all’anno, rappresentando il settimo mercato d’esportazione per il Regno Unito. I singoli stati del Golfo perseguono specifici partenariati con il Regno Unito, e i fondi sovrani dei paesi del Golfo, tra cui quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, sono alcuni dei maggiori investitori stranieri nel Regno Unito.

Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, ha così commentato: “Siamo convinti che un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato sia la chiave per accelerare progetti che rafforzano la competitività del Regno Unito e dell’Europa. Il finanziamento delle infrastrutture sostenibili, oltre a supportare la cosiddetta twin transition (green e digital), continuerà a rappresentare un pilastro chiave della strategia della Divisione IMI CIB, per la distintiva capacità di mobilitare capitali di mercato a favore dell’economia reale e per le competenze tecniche e specialistiche di advisory e di strutturazione nel project e public financing. In questo ambito, nel 2024 i volumi del mercato Project Finance a livello globale hanno superato i 300 miliardi di euro, di cui 45 miliardi – pari a circa il 15% del mercato complessivo – hanno riguardato operazioni che hanno coinvolto la nostra Divisione. A conferma, siamo impegnati, con un ruolo di catalizzatori, nel sostenere gli investimenti, accanto a istituzioni, aziende, fondi e investitori per supportare i progetti chiave del nuovo piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito, collaborando per creare sinergie e opportunità di business, con l’obiettivo di migliorare la competitività, promuovendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile”.

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