Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

il nuovo Piano triennale spinge su sanità, sicurezza e imprese


Una strategia ambiziosa, quella tracciata dalla Regione Umbria con l’approvazione del Piano Digitale Regionale Triennale 2025–2027 (PDRT), che punta a rivoluzionare l’infrastruttura digitale dell’amministrazione pubblica umbra. Con oltre 52 milioni di euro stanziati, il piano interviene su sanità, protezione civile, turismo, cultura, imprese e sicurezza informatica. Ma al di là dei numeri, è interessante comprendere come questa iniziativa si posizioni rispetto alle criticità esistenti, all’impatto atteso nei territori e ai percorsi già intrapresi da altre regioni. 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La volonta è di costruire “una Pubblica Amministrazione moderna, sicura e accessibile, che semplifichi la vita dei cittadini, migliori i servizi e rafforzi i diritti digitali“, ha dichiarato il vicepresidente regionale con delega all’Innovazione, Tommaso Bori. Un’intenzione chiara che si accompagna a una visione di lungo periodo: digitalizzazione non come fine, ma come strumento per creare equità e qualità dei servizi pubblici.

Sanità digitale e cybersicurezza: due volti della stessa transizione

Il cuore del PDRT è rappresentato dalla sanità digitale, a cui la Regione dedica oltre 20,9 milioni di euro nel solo 2025. In Umbria, una delle sfide ricorrenti riguarda la frammentazione dei sistemi ospedalieri e la difficoltà nell’interoperabilità tra strutture sanitarie. Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 promette di risolvere questo nodo, integrando i dati clinici e migliorando la presa in carico dei pazienti. Sono previsti investimenti anche in biosorveglianza, diagnostica per immagini e piattaforme di telemedicina.

A fianco della sanità, la cybersicurezza diventa un pilastro trasversale. L’adeguamento alla direttiva europea NIS2 prevede azioni specifiche per rendere la PA più resiliente. Il confronto con regioni come l’Emilia-Romagna o la Lombardia, già da anni attive su sistemi avanzati di protezione, mostra quanto l’Umbria stia cercando un rapido allineamento con gli standard nazionali.

Il nodo infrastrutture digitali: tra innovazione e arretratezza

La seconda area chiave riguarda la modernizzazione dei sistemi informativi regionali. Qui il PDRT stanzia oltre 22 milioni per interventi che spaziano dalla creazione di un catalogo API alla migrazione in cloud, passando per la gestione documentale e l’identità digitale. La PA umbra però sconta ancora una certa arretratezza infrastrutturale, frutto di anni di sottoinvestimento tecnologico. La dismissione delle piattaforme obsolete e la razionalizzazione del parco applicativo non saranno solo aggiornamenti tecnici, ma vere e proprie azioni di riequilibrio.

È in questa cornice che il piano introduce anche strumenti di semplificazione per le imprese, con attenzione particolare al mondo artigiano e cooperativo. Il rifinanziamento del Fondo regionale per l’artigianato e il potenziamento degli SUAP (Sportelli Unici per le Attività Produttive) sono misure che potrebbero alleggerire il carico burocratico, a patto che vengano accompagnate da una reale interoperabilità tra gli enti coinvolti.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Protezione civile, cultura e mobilità: la sfida dell’integrazione

Oltre 6,8 milioni di euro andranno alla protezione civile, con lo sviluppo di software per le sale operative, la digitalizzazione degli archivi cartografici e il rafforzamento della rete informativa. È un ambito particolarmente delicato per una regione a rischio sismico, dove l’efficienza dei sistemi di allerta può fare la differenza.

Nel turismo e nella cultura, il potenziamento della piattaforma TOLM e lo sviluppo di un portale turistico multilingua vogliono migliorare l’accessibilità e la visibilità online dell’Umbria. In quest’ottica, il supporto alla candidatura di Norcia come Capitale Italiana della Cultura 2033 assume anche una valenza simbolica.

Circa 2,4 milioni saranno invece destinati alla digitalizzazione dei processi di appalto e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, un ambito che può trarre grandi benefici dall’applicazione di strumenti come il WebGIS.

Accessibilità e formazione: verso un digitale inclusivo?

Uno degli elementi più interessanti del piano è la componente inclusiva. “La Regione investirà nella formazione degli operatori e nell’alfabetizzazione digitale dei cittadini, in particolare i più fragili e anziani, estendendo servizi come i Digipass“, ha ricordato Bori. L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno nella trasformazione tecnologica, puntando su facilitatori digitali e percorsi di accompagnamento.

L’Umbria, in questo modo, cerca di colmare un divario accumulato nel tempo, ma lo fa con una visione che guarda sia all’efficienza sia alla coesione. L’orizzonte tracciato dal PDRT è chiaro, ma la sua reale efficacia dipenderà dalla capacità di attuazione, dalla collaborazione con gli enti locali e dalla fiducia che cittadini e imprese riporranno nei nuovi strumenti digitali.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!