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Sviluppo del territorio, così in Puglia si snellisce la partecipazione ai bandi


Lo sviluppo del territorio non si misura più soltanto sulla qualità delle infrastrutture o sull’abilità di attrarre investimenti, ma dalla capacità di generare innovazione diffusa, costruire reti collaborative e garantire un’elevata qualità della vita. In questo contesto, è interessante il caso di Regione Puglia, che sta delineando una nuova traiettoria di sviluppo fondata su ecosistemi territoriali dinamici, in cui imprese, centri di ricerca, terzo settore, PA e comunità locali operano in sinergia per creare valore condiviso e sostenibile.

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La strategia regionale si articola attorno ad alcuni pilastri chiave: attrazione e mobilità dei talenti, valorizzazione delle filiere produttive e digitali, promozione dell’open innovation, transizione verde e blu, e rafforzamento del ruolo dei territori come attori centrali del cambiamento. Per risolvere la complessità dei processi legati alla partecipazione ai bandi volti a concretizzare questi obiettivi, la Regione si è affidata a elixForms di Anthesi.

Sviluppo del territorio, perché digitalizzare i bandi

La strategia generale della Regione in tema di trasformazione digitale del territorio è definita nel documento programmatico #PugliaDigitale2030, una strategia con un doppio orizzonte temporale: di medio termine fino al 2026, in linea con le tempistiche del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di lungo termine coerentemente alla nuova strategia di specializzazione intelligente S3 - SmartPuglia2030, ed il ciclo di programmazione 2021-2027 di fondi di coesione europei e nazionali: “L’obiettivo è favorire un salto di qualità nell’utilizzo del digitale, creando le migliori condizioni per una di crescita intelligente, consapevole inclusiva e sostenibile, in grado di aumentare la competitività del territorio, attrarre investimenti e accrescere le competenze di base e specialistiche, senza lasciare nessuno indietro”, spiega Vito Bavaro, dirigente della Sezione crescita digitale delle persone, del territorio e delle imprese di Regione Puglia.

È chiaro come la digitalizzazione e l’innovazione necessitino di un quadro normativo solido e dinamico. La Regione Puglia ha scelto di rafforzare il proprio ecosistema dell’innovazione attraverso leggi che mirano al ad incentivare la cooperazione tra imprese, ricerca e pubblica amministrazione, nonché la promozione della cultura dell’innovazione aperta e dell’intelligenza artificiale. Queste sono la Legge 21 novembre 2024, n. 29 che istituisce l’Agenzia regionale per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l’innovazione, la Legge Regionale 4 aprile 2025, n. 4: Promozione dell’innovazione aperta e dell’AI e il Disegno di legge su attrazione, valorizzazione, mobilità circolare e permanenza dei talenti in Puglia (approvato dalla Giunta il 29 maggio 2025). In sinergia con la strategia #mareAsinistra, che ne ha favorito la genesi, il disegno di legge regionale propone una cornice legislativa unitaria e integrata che coinvolge università, centri di ricerca, Terzo Settore, imprese, pubbliche amministrazioni, persone. Leggi che “rappresentano una cassetta degli attrezzi per un futuro in cui la Regione, pur diventando uno dei protagonisti istituzionali della rivoluzione digitale e tecnologica, mantenga forte il legame con le proprie radici culturali e territoriali, con le persone. Un percorso che può ispirare altre regioni e confermare la Puglia come terra di innovazione, opportunità e crescita”, sottolinea Silvia Visciano, dirigente Sezione Ricerca e Relazioni Internazionali di Regione Puglia.

Certamente però la gestione di bandi e finanziamenti presenta spesso complessità, specialmente per le iniziative slegate dall’utilizzo delle risorse dei fondi coesione europei o nazionali con ridotto impatto finanziario ma alto ad valore di ritorno territoriale, per i benefici in termini economici e sociale. Queste iniziative spesso non dispongono di risorse sufficienti per poter sviluppare piattaforme digitali dedicate con conseguenti possibili ritardi, errori e procedure farraginose. La complessità amministrativa e la frammentazione delle attività richiedono competenze specifiche e un costante monitoraggio, rendendo difficile per i beneficiari, in assenza di soluzioni digitali user-friendly orientarsi e partecipare efficacemente con il rischio di escludere soggetti con minori competenze tecnologiche, In questo contesto, l’adozione di soluzioni smart e flessibili, immediatamente disponibili e facilmente adattabili ai singoli avvisiè cruciale per integrare innovazione, contenere i costi e garantire facilità d’uso. La digitalizzazione dei bandi non solo snellisce i processi, ma rende le opportunità più accessibili e trasparenti per tutti gli attori del territorio.

L’impatto di Anthesi per lo sviluppo del territorio in Puglia

Un esempio per capire come i processi reingegnerizzati in ottica digital by design abbiano un impatto importante non solo all’interno della PA ma anche sul territorio, è quello dell’uso della piattaforma elixForms di Anthesi per le istanze online gestite dal Dipartimento dello sviluppo economico della Regione Puglia. Come spiega la funzionaria Daniela Manuela Di Dio, il dipartimento governa le politiche di competitività ed innovazione dei sistemi produttivi pugliesi, l’attuazione, la gestione e il coordinamento degli interventi per la realizzazione e lo sviluppo di infrastrutture digitali a servizio del territorio regionale con particolare riferimento alle infrastrutture di connettività in favore di cittadini ed imprese del territorio: “L’adozione di processi di reingegnerizzazione guidati dal digitale sta dimostrando di essere un catalizzatore significativo per un cambiamento positivo, non solo all’interno delle pubbliche amministrazioni ma anche sull’intero territorio. La piattaforma elixForms ci è stata utile per supportare nella gestione di bandi annuali dedicati alla cooperazione internazionale e alle iniziative per la pace”.

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L’uso di elixForms ha migliorato l’operatività: “Prima la gestione tradizionale del processo, utilizzando ad esempio strumenti come la posta elettronica certificata, generava problemi di incompletezza documentale e rallentava l’istruttoria – racconta Di Dio -. Ora abbiamo ridotto la complessità e ottimizzato il processo, tagliando i tempi di gestione e gli aspetti di inefficienza”.

“Gli utenti ora beneficiano di un sistema trasparente in cui possono monitorare l’avanzamento della loro pratica attraverso un sistema di notifiche automatiche che segnala ogni cambiamento di stato – spiega Di Dio -. Dal punto di vista amministrativo, elixForms consente l’acquisizione snella ed efficiente delle informazioni essenziali. La commissione di valutazione ottiene accesso diretto alla piattaforma, dove tutti i documenti necessari sono prontamente disponibili in un formato ben strutturato, nel rispetto degli obiettivi realizzativi del Piano Triennale di riorganizzazione digitale”.

Inoltre, elixForms ha semplificato la cruciale fase di rendicontazione, un requisito per tutti i beneficiari dei finanziamenti. Il modulo integrato della piattaforma recupera automaticamente i dati già forniti durante la fase di candidatura, snellendo il processo. Questo approccio digitale migliora anche la sicurezza e minimizza gli errori: “La capacità del sistema di verificare la coerenza delle informazioni offre maggiore garanzia a coloro che gestiscono il processo di valutazione, poiché vengono inviate solo le domande di rendicontazione formalmente corrette,” spiega Di Dio. E aggiunge: “Se il responsabile del procedimento nota la mancanza di documenti durante il caricamento, può modificare lo stato della pratica, consentendo all’utente di riaprirla e allegare le correzioni o le integrazioni necessarie”.

“Il carico di lavoro per i responsabili del procedimento è stato significativamente semplificato e, con il tempo, il personale ha acquisito una crescente familiarità con la piattaforma”, osserva Di Dio. “La natura ricorrente dei programmi di finanziamento ha facilitato un progressivo affinamento del sistema, portando a una maggiore soddisfazione degli utenti e a un crescente apprezzamento per lo strumento digitale”, ha concluso la funzionaria.

Articolo realizzato in partnership con Anthesi



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