L’AGCOM ha pubblicato la Relazione Annuale 2025 che descrive in dettaglio un anno di attività di vigilanza e regolamentazione in diversi settori, di seguito riportati nel dettaglio. Già la prima edizione dell’“Osservatorio annuale sul sistema dell’informazione” di AGCOM, pubblicata nel marzo 2025, aveva confermato che un italiano su due (il 52,4%) utilizza la rete per informarsi, con motori di ricerca, social media e siti web/app di quotidiani e periodici che sono diventate le principali porte di accesso all’informazione.
Comunicazioni elettroniche
Il settore delle comunicazioni elettroniche registra nell’anno 2024 un incremento, in termini di risorse complessive, del 3,4% rispetto al 2023, in un contesto macroeconomico caratterizzato da una crescita dei principali indicatori economici – prodotto interno lordo (PIL) e consumi delle famiglie – accompagnato dal persistere di dinamiche inflattive.
Il sistema delle comunicazioni elettroniche si conferma in costante evoluzione. Si conferma, in particolare, il progressivo ampliamento del gap (3,2 miliardi nel 2024) che, a partire dal 2018, vede la spesa complessiva degli utenti di servizi di rete fissa superiore a quella per i servizi di rete mobile, a causa della forte pressione competitiva esercitata sui prezzi dei servizi mobili dagli operatori storici (Mobile Network Operators – MNO), da quelli entrati più recentemente nel mercato come Iliad, e dagli operatori mobili virtuali (Mobile Virtual Network Operators – MVNO), in particolare Fastweb, PostePay e CoopVoce.
Media
Nel corso del 2024, l’economia mondiale ha registrato una moderata crescita, sostenuta dalla diminuzione dell’inflazione e dall’allentamento delle politiche monetarie, che hanno stimolato la domanda globale. Tuttavia, il perdurare delle tensioni geopolitiche ha continuato a generare instabilità, pesando sulla fiducia di famiglie e imprese. Fattore quest’ultimo avvertito maggiormente nell’Eurozona, dove la crescita è stata più contenuta.
In Italia, l’incremento del PIL è stato dello 0,7%, come nel 2023. In tale scenario, nonostante il permanere di elementi di debolezza già riscontrati negli anni precedenti, il settore dei media mostra segnali di ripresa.
Complessivamente, sono aumentati i ricavi rispetto al 2023 del 3,2%. A fronte di una perdurante perdita di risorse generate dalla diminuzione delle vendite di copie di quotidiani e periodici sono aumentati i ricavi da vendita di offerte televisive a pagamento, in particolare di quelle delle piattaforme online.
Una tendenza al rialzo si osserva anche per i ricavi da inserzioni pubblicitarie (+2,6%), determinata dalla crescita registrata dal mezzo televisivo e dalla radio, nonché per i ricavi provenienti dalle risorse pubbliche (+1,7%), il cui andamento è imputabile principalmente ai maggiori introiti derivanti dalla riscossione del canone per il servizio pubblico radiotelevisivo (circa 1,9 miliardi).
Servizi internet e piattaforme online
I servizi digitali, e in particolare le piattaforme online, svolgono un ruolo economico e sociale sempre più importante, ampliando per le imprese opportunità di scambi commerciali e di accesso a una base di clientela più vasta, e offrendo ai consumatori un’estesa gamma di canali di comunicazione e di modalità di soddisfazione delle esigenze di consumo di beni e servizi.
Considerando i ricavi da inserzioni pubblicitarie su tutti i mezzi di comunicazione, nel periodo 2020-2024, le piattaforme registrano un incremento della propria quota di circa 12 punti percentuali, superando ampiamente il 50% del totale dei ricavi pubblicitari.
Tale incremento è riconducibile principalmente alla componente pubblicitaria, in cui la progressiva concentrazione di risorse in favore delle piattaforme avviene a scapito degli operatori tradizionali (editori e concessionarie).
Anche con riferimento ai ricavi ottenuti nei servizi postali di consegna dei pacchi, emerge come il peso delle piattaforme sui ricavi totali sia cresciuto di circa 13 punti percentuali negli ultimi cinque anni, superando il 33% degli introiti. Tale fenomeno è legato ai processi di trasformazione dei modelli di produzione e di consumo in atto, quali la progressiva diffusione dell’e-commerce e la conseguente flessione dei servizi postali tradizionali, che hanno agevolato l’ingresso e l’espansione delle piattaforme globali.
Fonte: Relazione annuale 2025 AGCOM
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