Diventa operativo l’incentivo per l’assunzione di donne disoccupate destinato alle imprese.
Con la firma del decreto attuativo da parte dei Ministri del Lavoro e dell’Economia, l’incentivo fino a 650 euro previsto dal Decreto Coesione è stato finalmente sbloccato.
Il bonus, ricordiamolo, spetta ai datori di lavoro che hanno assunto a partire da 1° settembre 2024 o che assumono nel 2025 lavoratrici disoccupate a tempo indeterminato.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le condizioni per richiederlo e i tempi di riconoscimento.
COME FUNZIONA L’INCENTIVO PER ASSUNZIONI DI DONNE DISOCCUPATE
Il bonus per l’assunzione di donne disoccupate destinato alle imprese consiste in un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, pari a un importo massimo di 650 euro al mese per 24 mesi.
Previsto dal Decreto Coesione e pensato per stimolare l’occupazione femminile stabile, questo incentivo è retroattivo, perché coinvolge le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024 e attualmente attivo, ciò significa che vale anche per le assunzioni già realizzate quest’anno o che verranno effettuate nel corso del 2025.
Rientra nelle misure finanziate dal Programma “Giovani, Donne, Lavoro 2021-2027” e, inoltre, ha un doppio binario di applicazione, ovvero:
- su tutto il territorio nazionale, il bonus è pari a 500 euro;
- nelle Zone Economiche Speciali (ZES), ovvero Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, è previsto un beneficio maggiorato e l’importo sale a 650 euro al mese.
A CHI SPETTA
L’incentivo può essere richiesto da datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che hanno assunto dal 1° settembre 2024 in poi o assumono nel 2025 donne disoccupate da oltre 24 mesi, con un contratto a tempo indeterminato (anche come trasformazione di un contratto a termine).
Il beneficio si applica su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla residenza del lavoratore, grazie a un’intesa con la Commissione Europea che ha permesso di svincolare questa misura dal regime speciale previsto per le aree ZES.
Tuttavia, è prevista una maggiorazione per le assunzioni avvenute o che avvengono nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
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