La recente riforma fiscale offre un’importante opportunità di ottimizzazione dell’IRES per molte imprese italiane. Con la proroga stabilita al 21 luglio 2025, rispetto al tradizionale termine di fine giugno, si guadagnano tre settimane preziose per gestire al meglio i flussi di cassa. Nel panorama delle aziende coinvolte ci sono le società obbligate come S.p.A., S.r.l. e cooperative, nonché gli enti non residenti ma con redditi prodotti in Italia.
Le imprese in regime forfettario restano escluse da questa imposta, mentre le società di investimento immobiliare quotate godono di particolari esenzioni. Questo slittamento di scadenza tende a favorire una maggiore liquidità aziendale, dando tempo sufficiente per pianificare al meglio il pagamento e rispettare tutte le formalità previste dalla normativa.
Estensione e nuove scadenze IRES 2025
L’aspetto cruciale consiste nell’aver rinviato la scadenza dal 30 giugno al 21 luglio, fornendo una finestra più ampia per l’adempimento. L’aliquota IRES resta fissata al 24%, in linea con quanto stabilito dal legislatore. Per chi valuta la propria affidabilità fiscale attraverso gli ISA, questa proroga rappresenta un ulteriore vantaggio gestionale.
Infatti, la pianificazione economica può trarre beneficio da tre settimane aggiuntive per analizzare e correggere possibili incongruenze, provvedendo a eseguire tutti i calcoli necessari. Si ricorda che la determinazione della base imponibile IRES avviene secondo l’art. 75 del TUIR, includendo tutti i redditi di impresa, mentre per gli enti non commerciali si sommano differenti categorie di reddito in modo separato.
Dettagli sul pagamento tramite Modello F24
Dal punto di vista tecnico, il versamento deve essere effettuato soltanto con il Modello F24 telematico, utilizzando i codici tributo 2001, 2002 e 2003. In questo modo si assicura un controllo puntuale dell’operazione, riducendo errori e semplificando il riscontro contabile.
Per chi sceglie di sfruttare al massimo la flessibilità concessa, è possibile optare per la rateizzazione, articolata in un massimo di sei rate mensili che si concludono definitivamente il 16 dicembre 2025. Su ogni rata si applica una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse, utile a diluire l’impegno finanziario in un periodo più lungo. Questo meccanismo aiuta a scongiurare problemi di liquidità nel breve termine e a pianificare con maggiore serenità i flussi di cassa.
Regimi speciali e vantaggi strategici
Oltre alle imprese standard, si applicano regole ad hoc per i trust e specifiche esenzioni per le società di investimento immobiliare quotate (SIIQ), così da favorire il mercato immobiliare e sostenere settori strategici.
Inoltre, la gestione agile degli adempimenti fiscali permette di concentrare le risorse su altre aree di attività aziendale, come la ricerca di nuovi mercati o il potenziamento dei processi produttivi. Grazie anche alla proroga concessa, le realtà soggette alla IRES possono calibrare i propri versamenti in modo più efficace, evitando il sovraccarico di fine semestre. In definitiva, questa nuova calendarizzazione garantisce un equilibrio migliore tra conformità alle norme e operatività quotidiana, rappresentando un significativo vantaggio competitivo in un contesto economico sempre più esigente.
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