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«Deve avere più potere nelle aziende»


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Acquisire autorevolezza e usare strumenti digitali per anticipare il cambiamento. È questo l’obiettivo dell’Hr manager del futuro, così come è stato delineato nella sede di Fòrema, a Padova, durante un recente incontro che ha coinvolto i responsabili risorse umane di 18 aziende venete, che assieme rappresentano più di seimila lavoratori, molte delle quali con responsabili del personale aderenti ad Aidp – Associazione italiana per la direzione del personale Veneto e Friuli Venezia Giulia, già partner del progetto Hr Plus.

Il confronto si inserisce nel più ampio progetto europeo Hr Plus, di cui Fòrema è capofila, e ha avuto l’obiettivo di identificare le competenze chiave che devono caratterizzare le nuove figure Hr nei prossimi anni. A fare gli onori di casa è stato Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema: «Oggi l’Hr è chiamato a superare il vecchio paradigma operativo per diventare protagonista del cambiamento. Con Hr Plus vogliamo definire un profilo europeo dell’Hr manager che sappia coniugare dati, sensibilità umana e visione strategica. Crediamo che la crescita delle imprese passi dal coraggio di rinnovare i ruoli chiave, a partire da chi gestisce le persone». La conduzione dell’incontro è stata affidata a Roberto Baldo, responsabile delle attività finanziate di Fòrema e coordinatore del progetto: «L’Hr manager deve tornare a essere una figura centrale, dotata di potere decisionale e capacità strategica. È l’unico modo per guidare con successo la trasformazione organizzativa che le imprese devono affrontare, tra digitalizzazione, sostenibilità e nuove esigenze culturali».

Durante la giornata di lavoro è emersa con chiarezza la necessità per gli Hr di acquisire autorevolezza all’interno delle imprese, abbandonando il ruolo di mera funzione di servizio per diventare architetti del cambiamento organizzativo. Solo così potranno incidere su modelli, gerarchie, pratiche e processi decisionali. Il secondo aspetto sottolineato è la competenza digitale e l’utilizzo di strumenti avanzati a presidio delle attività in ambito Hr, che permettono la raccolta e la gestione intelligente di dati a supporto delle decisioni strategiche. Non si tratta di diventare tecnologi, ma di saper usare il digitale per potenziare il capitale umano. Infine, il gruppo ha condiviso una convinzione: l’Hr del futuro deve saper anticipare il cambiamento, cogliere per tempo i segnali deboli, comprendere i bisogni emergenti delle persone, adattare le strategie interne alle evoluzioni del mercato del lavoro e della società. Ricordiamo che il progetto europeo Hr Plus – Innovative competencies for Hr manager among twin and social transition – è cofinanziato dal programma Erasmus+ e promosso da Fòrema assieme a partner di Ungheria, Spagna, Portogallo, Belgio e Italia.

Afferma Fabrizio Grisenti, membro del Consiglio Direttivo Aidp Veneto Friuli Venezia Giulia e socio sostenitore del progetto: «Il ruolo dell’Hr oggi è cruciale per affrontare la transizione digitale e sostenibile, ma serve un deciso cambio di passo. Come Aidp, sosteniamo progetti come Hr Plus perché costruiscono futuro e professionalità. Sempre di più, la funzione Hr deve ritagliarsi uno spazio autorevole e strategico, promuovendo iniziative che generano impatto reale sul business. Siamo convinti che programmi come Hr Plus creino le condizioni per formare Hr manager competenti, agili e influenti, capaci di valorizzare il capitale umano e stimolare innovazione nei territori». Il progetto, partito formalmente il 20 novembre 2024, prevede attività in presenza e online per tutto il 2025 e il 2026, con eventi internazionali già fissati in Spagna, Ungheria e Bruxelles. Al centro, la costruzione di un programma formativo europeo condiviso, che sarà certificato e spendibile nei paesi membri.

Durante l’incontro padovano è stata anche validata la Skillmatrix Hr+, una mappa che integra macro-competenze, trend sociali, digitali e ambientali, sfide e strategie per chi si occupa dello sviluppo dell’organizzazione e del personale. Tra le prossime tappe: a settembre il contest europeo per Hr manager e l’avvio dei corsi sperimentali a Padova, Vigo e Budapest, a ottobre la partecipazione al Festival Nazionale Ungherese degli Hr, e infine l’approdo a Bruxelles con la presentazione ufficiale del progetto al Comitato Economico e Sociale della Commissione Europea.

Roberto Baldo conclude: «È lì che vogliamo portare la voce delle imprese e degli Hr italiani. Perché il futuro del lavoro si scrive dove le visioni diventano politiche, e le competenze diventano motrici dello sviluppo».

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