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Aumento dei prezzi sui libri scolastici per l’anno accademico 2025/2026


Libri scolastici più cari dall’anno 2025/2026: aumento dei prezzi che, secondo gli editori, rimane contenuto, ma con il peso che resta ancora tutto sulle spalle delle famiglie.

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Il diritto allo studio, ricordano gli esperti, non può essere subordinato alla capacità di spesa delle famiglie. Intervenire oggi, con misure strutturali e durature, significa investire nel futuro di tutti.

Aumento dei prezzi sui libri scolastici per l’anno accademico 2025/2026

Per l’anno scolastico 2025/2026, i prezzi dei libri di testo subiranno un leggero rincaro. A comunicarlo è l’Associazione Italiana Editori (AIE), sulla base dei listini ufficiali trasmessi dagli editori al Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’incremento sarà dell’1,7% per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per quella di secondo grado, in linea con l’inflazione registrata a maggio (1,7% su base annua secondo le stime preliminari dell’Istat).

L’AIE precisa che i prezzi vengono fissati a gennaio e rimangono bloccati per l’intero anno, senza possibilità di modifica, a tutela della trasparenza e della programmazione da parte delle famiglie e delle scuole. Nonostante l’aumento dei costi di produzione, gli editori avrebbero mantenuto una certa moderazione negli aggiornamenti dei listini: tra il 2021 e il 2024, infatti, i prezzi sono cresciuti del 7,5% per le medie e dell’8,2% per le superiori, contro un’inflazione cumulata del 14,7% nello stesso periodo.

«Negli ultimi anni – spiega Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo dell’AIE – l’editoria scolastica ha cercato di contenere gli aumenti per non pesare ulteriormente sui bilanci familiari, già sotto pressione. Tuttavia, l’incremento dei prezzi dei libri non ha ancora colmato la distanza con il tasso d’inflazione reale». Riva sottolinea l’urgenza di un duplice intervento pubblico: da un lato, la possibilità per tutte le famiglie di detrarre fiscalmente le spese scolastiche, sul modello di quanto avviene per sanità, attività sportive e animali domestici; dall’altro, una gestione più efficiente degli aiuti statali destinati ai nuclei in difficoltà economica, affinché i fondi raggiungano rapidamente chi ne ha diritto.

Un impegno ancora gravoso per le famiglie

A fronte di aumenti contenuti, la spesa per il corredo scolastico continua a rappresentare un impegno gravoso per molti genitori, in particolare per chi ha più figli. Il costo complessivo può facilmente superare alcune centinaia di euro, in un contesto in cui il caro-vita, l’aumento dei beni essenziali e la stagnazione dei salari rendono ancora più difficile far quadrare i conti.

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Da tempo, le famiglie chiedono un sostegno concreto. Sul tavolo del dibattito pubblico ci sono diverse proposte: l’introduzione di voucher per i testi scolastici destinati ai nuclei a basso reddito, l’incremento dei contributi regionali e comunali, incentivi fiscali per le spese educative e l’ampliamento dei sistemi di prestito gratuito, attraverso biblioteche scolastiche e strutture comunali.

Anche le scuole e le amministrazioni locali, spesso alle prese con risorse limitate, si trovano a dover gestire il crescente bisogno di supporto.

La questione del costo dei libri di testo è ormai considerata da molti addetti ai lavori una sfida prioritaria per il sistema educativo italiano, che deve garantire l’accesso all’istruzione senza creare barriere economiche.



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