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Mattarella con un cerotto all’anniversario del disastro della Val di Stava: cos’è successo al Presidente


Alle commemorazioni per il 40° anniversario del disastro della Val di Stava, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è presentato con un vistoso cerotto sulla tempia destra. Nessuna ferita o contusione, ma un intervento per l’asportazione di un neo. Nel suo discorso, il Presidente ha parlato di sviluppo sostenibile e ambiente.

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L’anniversario del disastro della Val di Stava

Nella tarda mattinata del 19 luglio 1985 un’inondazione di fango avvenuto nella Val di Stava, in Trentino, provocò la morte di 268 persone, il ferimento di altre 20 e la distruzione di diverse infrastrutture del territorio, causando danni per centinaia di miliardi di lire.

La causa della tragedia fu il cedimento degli argini dei bacini di decantazione dell’impianto di trattamento presso la miniera di Prestavel, dal quale fuoriuscirono circa 180000 m³ di fango, che scesero a valle travolgendo l’abitato di Stava, nel comune di Tesero.

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ANSA

Il Presidente della Repubblica, Sergio mattarella, con un cerotto sulla tempia nel corso del discorso in commemorazione delle vittime del disastro della Val di Stava

In occasione delle commemorazioni per il 40° anniversario del disastro, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato al cimitero monumentale di San Leonardo, per rendere omaggio alle vittime della catastrofe.

Sergio Mattarella con un cerotto sulla tempia

Il Presidente Mattarella si è presentato in Trentino con un vistoso cerotto bianco sulla tempia destra. Sebbene qualche preoccupazione, come chiarito da Fanpage, non si è trattato di un incidente né di una contusione.

Sergio Mattarella si sarebbe difatti sottoposto a un intervento dermatologico di lieve entità per l’asportazione di un neo.

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Dopo aver deposto una corona di fiori davanti al monumento che ricorda la tragedia, il Presidente ha incontrato i familiari delle vittime, per poi rivolgersi ai cittadini con un discorso sull’importanza della memoria, dello sviluppo sostenibile e della riconciliazione con l’ambiente.

Il discorso del Presidente sullo sviluppo sostenibile

“Oggi siamo qui per rinnovare la memoria delle vittime e per riflettere insieme sul necessario impegno perché a prevalere siano sempre le ragioni della vita su quelle dello sfruttamento, sovente portato alle più estreme conseguenze” ha detto il Presidente nel corso del suo intervento a Tesero.

Mattarella ha ricordato che “qui è accaduto qualcosa di sconvolgente, di inaccettabile”, perché in Val di Stava “non è stata la natura a distruggere, a uccidere. Qui, a provocare la strage, è stata una calamità non di natura, causata artificialmente dall’uomo. Qui vi sono state responsabilità delle imprese coinvolte, incuria, mancata vigilanza delle autorità nella gestione del progetto minerario. In una parola, a determinarla fu l’indifferenza al pericolo per le persone”.

“È necessario riconciliarsi con l’ambiente – ha sottolineato ancora Sergio Mattarella – Un nuovo sviluppo sarà possibile solo facendo convergere equilibrio ecologico, equità sociale, armonia nei territori. Il progresso non si misura sulla base del profitto economico che se ne ricava, indifferenti ai costi sociali, ambientali, umani”.

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