A Bergen l’azzurro domina negli 800 metri, migliorando il record dei campionati e il suo primato personale. Un tempo che lo porta a soli 37 centesimi dal leggendario record italiano di Marcello Fiasconaro, imbattuto dal 1973
Straordinaria impresa di un atleta azzurro negli 800 metri maschili agli Europei under 23 di Bergen in Norvegia. Ieri pomeriggio nella prima batteria il 22 enne bresciano Francesco Pernici classe 2003 si mette subito al comando del gruppo imponendo un ritmo velocissimo con passaggi da 50.90 ai 400 metri e di 1.17 ai 600 metri. Ma il vero capolavoro lo firma sulla retta d’arrivo. Quando, secondo logica, dovrebbe pagare il prezzo del suo coraggio. Invece il giovane azzurro stringe i denti resistendo al ritorno dei suoi più celebri avversari che gli finiscono tutti dietro sulla linea del traguardo.
risultato al top
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Il suo crono di 1.44.06, oltre al primato personale, è anche il nuovo record dei campionati. Un tempo a soli 37 centesimi dal primato italiano di 1.43.7 di Marcello Fiasconaro datato 27 giugno 1973. Un record che dura da oltre 52 anni. Un primato, allora mondiale, che incredibilmente ha resistito agli attacchi di ben cinque campioni dell’ atletica azzurra. Vedi l’1.43.74 di Andrea Longo (2000), l’1.43.75 di Catalin Tecuceanu (2024), l’1.43.88 di Donato Sabia (1984), l’1.43.92 di Andrea Benvenuti (1992) ed infine l’1.43.95 (1992) di Giuseppe D’Urso (1996). Cinque atleti arrivati ad un battito di ciglia dal primato di Fiasconaro. Francesco Pernici, classe 2003, bresciano di Esine, allenato da Dalmazio Bersini e tesserato per le Fiamme Gialle sembra avere le qualità, non solo per cancellare Fiasconaro dall’albo dei primati, ma anche per scendere sotto il muro dell’1.43.00.
grande testa
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Intanto la capacità di fare una gara di testa. Cosa possibile nel doppio giro di pista. Quindi la grinta per dare il meglio sulla retta finale. Poi senza dubbio la giovane età. Nelle classifiche mondiali della World Athletics attualmente è ventiduesimo, ma ha davanti un solo atleta più giovane di lui. Il keniota Emmanuel Wanyonyi classe 2004 capofila mondiale con 1.41.44. La carriera di Pernici sin dalle categorie giovanili è stata tutta in crescendo. Con una lunga serie di titoli nazionali. Anche con il primato juniores degli 800 metri con 1.46.87 e la medaglia d’argento agli europei di categoria sulla stessa distanza.
grande crescita
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Quest’anno il suo crescendo di condizione è stato davvero entusiasmante. Quattro gare. Quattro primati personali. Una serie iniziata il 6 giugno a Rovereto con 1.44.59. Proseguita il 27 giugno alla Coppa Europa di Madrid con 1.44.38 e poj il 4 luglio a Nancy con 1.44.28. Aggiornata ieri pomeriggio 18 luglio, in quel di Bergen, con il freschissimo 1.44.06. Adesso lo attende la durissima finale in programma alle ore 17 di domenica 20 luglio. Una gara a cui prenderà parte anche un altro azzurro, Giovanni Lazzaro, secondo nella terza batteria con 1.46.72. Una finale davvero da circolino rosso.
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