La SSML San Domenico, nel cuore della città, ha annunciato l’arrivo di un nuovo corso per l’anno accademico 2025/2026. Un corso innovativo pensato per attrarre i giovani e per avvicinarli al mondo del lavoro.
La Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico di Fermo ha presentato qualche giorno fa un nuovo corso di laurea, primo del suo genere nella regione, che partirà già dall’anno accademico 2025/2026. Come ha spiegato il direttore Carlo Nofri durante la conferenza, il corso mira a creare un “capitale umano” di alto profilo al servizio delle filiere produttive della Regione Marche che si riconoscono nell’etichetta distintiva del “Made in Italy”. Il lavoro diventa il centro del piano formativo e si prevede anche l’attiva collaborazione con l’ITS Smart di Fermo e con Confindustria Fermo.
Il corso si propone di rispettare cinque obiettivi principali: formare e trattenere sul territorio con proposte occupazionali adeguate figure professionali di alto profilo che possano contribuire attivamente allo sviluppo delle principali filiere produttive delle Marche e all’internazionalizzazione delle imprese; creare un costante dialogo con le imprese e con i maggiori brand del territorio ai quali si chiederà di partecipare con propri esperti anche alla didattica; integrare il sapere accademico con il saper fare professionale maturato attraverso esperienze di tirocinio presso le imprese (learn by doing); collaborare con altri atenei marchigiani invitando ad insegnare docenti esperti di settori specifici secondo una logica inter-accademica e infine rafforzare la presenza di Fermo sul mercato nazionale e internazionale della formazione con una proposta in grado di attrarre non solo studenti italiani da fuori regione ma anche studenti stranieri richiamati dal fascino indiscusso del Made in Italy. «Il piano di studi – ha approfondito Nofri – pone un’attenzione particolare all’applicazione dell’intelligenza artificiale, una disciplina imprescindibile per rimanere al passo coi tempi, ma bisogna imparare a farne un uso ragionato». Le altre materie, oltre appunto all’informatica applicata e all’AI, riguardano ovviamente le lingue straniere (l’inglese e non solo), ma anche LIS, Sottotitolazione, Video-making, Comunicazione giornalistica, Laboratorio di teatro in lingua inglese, Storia, Cultura e Marketing del Made in Italy, Storia del costume e della moda, Eccellenze dell’enogastronomia italiana, Storia dell’Arte e dei Beni Culturali delle Marche, Geografia e marketing del Turismo.
«Speriamo di aprire in questo modo un dialogo con l’EUF – ha detto Nofri – su cui finora l’istituto non ha gravato e con cui spera di instaurare un rapporto di collaborazione, perché siamo diventati a tutti gli effetti parte integrante della rete formativa della città». L’assessora Micol Lanzidei ha dimostrato apertura: «Bisogna cercare i tasti giusti per dare il giusto valore a questo ente di ricerca, proviamo a sperimentare insieme cercando il benessere di tutti i cittadini. Non possiamo che essere orgogliosi di questa nuova proposta che offre una maggiore consapevolezza ai giovani». Vicinanza anche da parte della regione: «È importante che le istituzioni riconoscano il valore della San Domenico e di Ossmed – ha detto il consigliere regionale Marco Marinangeli – quello di oggi è un ulteriore nuovo inizio: un corso di questo tipo, che forma figure di alto profilo, crea una connessione con le aziende del nostro territorio e segue l’indirizzo del governo nazionale che ha istituito il liceo del Made in Italy. Grazie a corsi accademici come quello proposto oggi, i giovani hanno un’ulteriore opportunità di restare nelle nostre aree geografiche, e di questo ne abbiamo fortemente bisogno».
Anche Francesco Trasatti è intervenuto in conferenza: «Nofri ha creduto nella learning city prima di chiunque altro e l’amministrazione poi ha sostenuto l’intuizione. Ora è necessario uno scatto di qualità e di partecipazione, una presa di consapevolezza da parte della città».
Tutti i dettagli sul corso al sito https://www.ssmlfermo.it/mediazionelinguisticaperilmadeinitaly/
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