Il commissario europeo di Giustizia, Michael McGrath, al Guardian: «Dobbiamo proteggere consumatori e imprese da piattaforme come Shein e Temu». Le iniziative Ue contro l’e-commerce a basso costo
Da mesi la Commissione europea sta attuando una stretta alle piattaforme di e-commerce low cost, come Shein e Temu. Lo scorso febbraio, ha inviato una comunicazione dal titolo «A comprehensive Eu toolbox for safe and sustainable e-commerce» a Parlamento e Consiglio Ue proponendo uno stop all’esenzione per i beni di valore inferiore a 150 euro, tenendo conto del recente aumento dell’import di beni «a basso costo». È in questo contesto che si inquadra l’intervista di Michael McGrath, commissario europeo alla Giustizia, al quotidiano inglese The Guardian, dove ha manifestato la sua preoccupazione in merito all’utilizzo di materiali tossici e pericolosi per la salute in molti dei prodotti venduti.
Prodotti tossici e rischiosi per la salute
Si stima che ogni giorno siano oltre 12 milioni i pacchi che arrivano in Unione europea da rivenditori come Shein e Temu. La volontà di McGrath sarebbe di reprimere totalmente questo genere di vendita, che viola molte leggi. Il commissario ha annunciato un’indagine europea di mystery shopping in corso per valutare lo stato effettivo di alcuni prodotti: alcuni esempi di prodotti estremamente rischiosi sono il ciuccio per bambini con incollate alcune perline che si staccano facilmente e rischiano di essere ingerite provocando il soffocamento; l’impermeabile realizzato con materiali chimici e quindi tossici; occhiali da sole senza filtro per i raggi UV; cosmetici contenenti sostanze ritenute dall’Ue «ad alto rischio» e vietate dal 2022 per i suoi effetti negativi sulla fertilità.
Concorrenza alle imprese locali
In tal senso si rende utile anche il servizio Safety Gate, che consente ad autorità e associazioni dei consumatori nazionali di segnalare agli europei competenti prodotti non alimentari ritenuti scarsamente o per niente sicuri. Ma secondo il commissario le piattaforme di e-commerce low cost generano un secondo problema: la concorrenza sleale verso le imprese locali. «Non si tratta solo di proteggere i consumatori, ma anche di garantire condizioni di parità molto importanti per le imprese europee, perché ci si aspetta che competano con venditori che non rispettano le nostre regole», ha affermato McGrath. Nel 2024 il totale è stato di 4,6 miliardi di spedizioni sotto i 150 euro, in crescita esponenziale rispetto ai 2,4 miliardi del 2023 e all’1,4 miliardi del 2022. Oltre all’esenzione doganale, l’Ue sta valutando anche l’introduzione di una tassa di gestione per ogni pacco, che si ipotizza possa avere un valore di circa 2 euro.
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