I prodotti di Shein e Temu, due delle piattaforme di vendita online cinesi più popolari in Europa, sono al centro di un’attenzione crescente da parte delle autorità dell’Unione Europea. Michael McGrath, commissario europeo per la Giustizia, ha infatti espresso profonda preoccupazione per i rischi associati a molti articoli venduti su questi siti, che sembrano non rispettare le norme di sicurezza europee e rappresentano un pericolo concreto per i consumatori. La situazione ha portato a un’intensificazione dei controlli e a un’indagine a livello comunitario per verificare la reale entità del fenomeno.
Con oltre dodici milioni di piccoli pacchi provenienti da rivenditori online extra-UE che ogni giorno entrano nel mercato europeo, la portata del problema è enorme e in continua crescita. Secondo McGrath, molti di questi articoli violano in modo palese le regolamentazioni europee, mettendo a rischio la salute soprattutto dei più piccoli. Tra gli esempi più allarmanti, infatti, si segnalano ciucci per neonati con piccole perline facilmente staccabili che possono provocare soffocamento, perché privi delle misure di sicurezza necessarie per garantire la respirazione in caso di ingestione accidentale.
Oltre ai rischi immediati per la sicurezza, i prodotti di Shein e Temu sollevano anche questioni di carattere economico e sociale. Le autorità europee temono che la crescita rapida e incontrollata di queste piattaforme stia creando un mercato sleale, danneggiando i commercianti locali che invece devono rispettare costosi requisiti normativi. McGrath ha sottolineato che la difesa dei consumatori deve andare di pari passo con la tutela di un sistema economico equo, dove chi rispetta le regole non sia penalizzato dalla concorrenza di chi le aggira impunemente.
Un’operazione di controllo, condotta in segreto a livello europeo con l’utilizzo di “mystery shoppers”, è ormai prossima ai risultati. Questo monitoraggio si aggiunge alle numerose segnalazioni raccolte negli ultimi mesi, che hanno evidenziato la presenza sul mercato di prodotti pericolosi o non conformi: dagli impermeabili per bambini contaminati da sostanze tossiche a occhiali da sole senza filtro UV, fino a capi d’abbigliamento con dettagli che possono provocare inciampi. Un ulteriore allarme è stato lanciato riguardo a cosmetici contenenti un ingrediente vietato dall’UE per i suoi effetti nocivi su fertilità e sviluppo fetale.
Il quadro che emerge è quello di un mercato online in rapida espansione, ma ancora poco controllato, che sta mettendo a dura prova le strutture nazionali di tutela del consumatore. L’EU Safety Gate, il sistema di allerta rapido per prodotti non alimentari non sicuri, ha registrato un numero record di segnalazioni lo scorso anno, con una significativa percentuale riferita proprio a cosmetici. Questo sistema, aperto anche alle denunce dei consumatori, è uno degli strumenti chiave per garantire la sicurezza e informare tempestivamente il pubblico sui rischi.
Il commissario McGrath ha ribadito la volontà dell’UE di intensificare l’applicazione delle leggi esistenti, non solo per proteggere chi acquista ma anche per salvaguardare le imprese europee. Il bilanciamento tra sicurezza e concorrenza leale diventa così il nodo centrale su cui si giocherà il futuro del commercio elettronico. L’invasione di articoli a basso costo ma non conformi rischia infatti di creare un mercato distorto, dove la regola è aggirata e i più deboli, come le aziende locali, subiscono le conseguenze più gravi.
I controlli sugli articoli venduti da queste piattaforme rappresentano un passo fondamentale per garantire che il boom delle vendite online non si traduca in un pericolo per i consumatori europei e in un’ingiustizia per il tessuto economico comunitario.
Con l’aumento degli acquisti online di articoli a basso costo, in particolare provenienti da piattaforme internazionali, il ruolo delle autorità di controllo diventa sempre più centrale e strategico. Sarà infatti fondamentale intensificare i meccanismi di vigilanza e applicazione delle normative esistenti per garantire che il mercato digitale europeo si sviluppi nel rispetto delle regole.
Attraverso un’azione coordinata e costante sarà possibile assicurare un ambiente commerciale online che sia non solo sicuro per i consumatori, ma anche trasparente e realmente competitivo per tutte le imprese coinvolte, senza vantaggi indebiti per chi elude le normative.
Elena Caccioppoli
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